Hanno molto in comune Papa Francesco e San Pio X di cui ieri si ricordava la memoria liturgica. E forse è proprio per questo che la devozione di Bergoglio al santo Papa è così grande da farlo decidere di scendere nella basilica di San Pietro alle 7 di mattina per unirsi alla messe celebrata da monsignor Lucio Bonora all’altare del santo.
“La collaborazione e le buone relazioni tra Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli possono trovare oggi con l’enciclica di Papa Francesco una buona continuazione e possono aiutare molto nel contesto ecumenico”. Lo spiega il cardinale Kurt Koch in un’ampia intervista all’Osservatore Romano. Certamente la Laudato Si’ tocca un tema fondamentale per le Chiese: “La tematica del creato e della sua salvaguardia indubbiamente accomuna tutti i cristiani”, ha spiegato il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.
“Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia”. Il tema che Papa Francesco ha scelto per la Giornata mondiale del Migrante e del rifugiato è legato al Giubileo della Misericordia che si svolgerà tra l’8 dicembre 2015 e il 20 novembre 2016.
“Il dramma di oggi consiste nel pericolo incombente della negazione dell’identità e della dignità della persona umana. Una preoccupante colonizzazione ideologica riduce la percezione dei bisogni autentici del cuore per offrire risposte limitate che non considerano l’ampiezza della ricerca di amore, verità, bellezza, giustizia che è in ciascuno”.
La mattina in Vaticano ha avuto al centro della attenzione la udienza generale di Papa Francesco. Al termine il Papa ha salutato la Comunità di Taizè ricordando i 75 anni della nascita e i 10 anni della morte tragica del fondatore, frère Roger Schutz. Oggi è stato anche pubblicato il messaggio del Papa alla comunità con la gratitudine a Dio, che fa nascere “sempre nuovi testimoni fedeli fino alla fine”. Citando Benedetto XVI, Francesco definisce frère Roger "testimone instancabile del Vangelo della pace e della riconciliazione, animato dal fuoco di un ecumenismo della santità "
Dopo la festa il lavoro. Papa Francesco oggi nella catechesi dell’udienza generale ha ricordato ai fedeli presenti nell’ Aula Paolo VI il significato vero e cristiano del lavoro. Uno stile di vita laborioso si impara in famiglia, dice il Papa: “ La famiglia educa al lavoro con l’esempio dei genitori: il papà e la mamma che lavorano per il bene della famiglia e della società.”
“Mi ha rattristato di apprendere la notizia della morte di Sua Eminenza il Cardinale László Paskai, OFM”.
“La comunione è assimilazione: mangiando Lui, diventiamo come Lui. Ma questo richiede il nostro “sì”, la nostra adesione di fede.” Papa Francesco prima della recita dell’ Angelus domenicale ha commentato la liturgia domenicale.
“La fede è il cuore di tutta la storia di Maria; lei sa – e lo dice – che nella storia pesa la violenza dei prepotenti, l’orgoglio dei ricchi, la tracotanza dei superbi. Tuttavia, Maria crede e proclama che Dio non lascia soli i suoi figli, umili e poveri, ma li soccorre con misericordiosa premura, rovesciando i potenti dai loro troni, disperdendo gli orgogliosi nelle trame del loro cuore”.
Papa Francesco ha nominato Vicario Apostolico di Anatolia in Turchia il gesuita Paolo Bizzeti, finora Rettore della Patavina Residentia Antonianum e Direttore del Centro Antonianum per la formazione del laicato a Padova, assegnandogli la Sede titolare di Tabe.
“La festa è un’invenzione di Dio, un prezioso regalo che Dio ha fatto alla famiglia umana: non roviniamolo!”. Con queste parole, stamane, Papa Francesco ha aperto nel corso dell'udienza generele un nuovo ciclo di catechesidedicato alle tre dimensioni tipiche del ritmo della vita della famiglia: la festa, il lavoro, la preghiera.
“La carità non fa differenze di colore, razza o religione; non fa distinzioni di luoghi di provenienza; va incontro a chi è nel bisogno in qualunque momento e in qualunque occasione: la carità di Papa Francesco è per tutti i bisognosi di Roma, che è la sua diocesi: sia che vivano da tempo nell’Urbe, sia che siano appena arrivati come rifugiati, immigrati, richiedenti asilo”. A ribadirlo è Monsignor Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità
“Vinci l’indifferenza e conquista la pace”. E’ il tema che Papa Francesco ha scelto per la Giornata Mondiale della Pace, la quarantanovesima, che si svolgerà come di consueto il prossimo primo gennaio.
Papa Francesco ha accolto la proposta della Chiesa Ortodossa e ha deciso di indire per la Chiesa Cattolica la celebrazione della “Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato che, a partire dall’anno corrente, sarà celebrata il 1° settembre”.
I giovani non devono“conformarsi a una vita mediocre e senza aspirazioni”, devono puntare invece “a crescere in una profonda vita di amicizia con Cristo, a prendere coscienza ogni giorno di più del dono immenso ricevuto nel Battesimo e nella Cresima, che ci spinge a portare l’amore di Cristo ai nostri fratelli”.
“La fede, che è come un seme nel profondo del cuore, sboccia quando ci lasciamo ‘attirare’ dal Padre verso Gesù, e ‘andiamo a Lui’ con animo aperto, senza pregiudizi; allora riconosciamo nel suo volto il Volto di Dio e nelle sue parole la Parola di Dio, perché lo Spirito Santo ci ha fatto entrare nella relazione d’amore e di vita che c’è tra Gesù e Dio Padre”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’Angelus di oggi in Piazza San Pietro.
Papa Francesco ha nominato il suo medico personale: sarà il prof. Fabrizio Soccorsi ad assumere l'incarico di Archiatra pontificio. Funzione che, stando alla nomina resa nota oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede, non coinciderà con quella di Direttore dei Servizi Sanitari, come avvenuto fino a qualche giorno fa con il suo predecessore, il prof. Patrizio Polisca.
Un lungo dialogo con parole improvvisate al momento come ha detto proprio Papa Francesco. L’incontro con 1500 ragazzi del Meg,i movimenti eucaristici giovanili di spiritualità ignaziana si è svolto in Aula Paolo VI. Il Papa ha voluto rispondere alle domande dei ragazzi con il suo stile immediato e familiare.
Un nuovo inno per il “Giubileo della Misericordia”. Lo ha pubblicato ieri la Radio Vaticana sul suo sito e su Youtube. Registrato totalmente “in house” grazie alla collaborazione tra la Cappella Musicale Pontificia e la stessa Radio pontificia, è stato scritto da Paul Inwood, che ne ha curato la musica, e dal padre gesuita Eugenio Costa, autore del testo. Tutti i diritti sono stati ceduti al Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione, che si occupa di tutta l’organizzazione del prossimo Anno Santo
“Per molti anni è stato devoto appuntamento per tanti che coltivavano affetto, gratitudine e stima per Paolo VI ritrovarsi in questo giorno di festa nella basilica vaticana per una santa messa celebrata nell’anniversario della sua ‘pasqua’ da questa terra al cielo. Ora, che egli è già stato proclamato beato, la nostra non è più una preghiera di suffragio, ma una domanda d’intercessione presso Dio”. Sono le parole di monsignor Marcello Semeraro, che ieri ha presieduto la celebrazione eucaristica nelle grotte vaticane, nell’anniversario della morte di Paolo VI.