Il fenomeno migratorio è una opportunità “che richiede di essere compreso e affrontato con sensibilità e senso di giustizia. La Chiesa è chiamata a proclamare e testimoniare l’accoglienza del migrante in spirito di carità e di rispetto della dignità della persona umana, nel contesto di una necessaria osservanza della legalità”. Lo ha detto il Papa nel discorso consegnato ai Vescovi della Conferenza Episcopale Slovacca, ricevuti in visita ad limina.
Dichiarazione del P.Lombardi sulle indagini in corso in Vaticano
Nei giorni scorsi sono apparsi su agenzie e organi di stampa articoli che riferiscono in maniera parziale e imprecisa il contenuto di un documento confidenziale, ipotizzando che in passato l’APSA sia stata strumentalizzata per un’attività finanziaria illecita.
“Ancora io custodisco nel mio cuore tante cose grandi e belle che ho imparato da voi”, così Papa Fracesco ha salutato il presidente di turno della Presidenza collegiale della Bosnia ed Erzegovina, Dragan Čović, con la delegazione del Comitato organizzativo dello Stato e della Chiesa per la visita pastorale a Sarajevo il 6 giugno scorso, presente anche il cardinale Vinko Puljić, arcivescovo di Sarajevo.
In famiglia “la condivisione del pasto – e dunque, oltre che del cibo, anche degli affetti, dei racconti, degli eventi – è un’esperienza fondamentale. La convivialità è un termometro sicuro per misurare la salute dei rapporti: se in famiglia c’è qualcosa che non va, o qualche ferita nascosta, a tavola si capisce subito. Una famiglia che non mangia quasi mai insieme, o in cui a tavola non si parla ma si guarda la televisione, o lo smartphone, è una famiglia poco famiglia. Gesù insegnava volentieri a tavola, e rappresentava talvolta il Regno di Dio come un convito festoso. Gesù scelse la mensa anche per consegnare ai discepoli il suo testamento spirituale, condensato nel gesto memoriale del suo Sacrificio”. Lo ha detto il Papa aprendo l’Udienza Generale in piazza San Pietro.
“Parole che sono un commento del Vangelo, in cui si dice o Dio o mammona, non ci può essere un compromesso, bisogna scegliere il Signore”. Così il Segretario di stato vaticano Pietro Parolin ha commentato ieri sera incontrando i giornalisti a margine della XX Seduta pubblica delle Pontificie accademie, il discorso del Papa a Firenze.
“Nihil Caritate dulcius”, niente è più dolce dell’ amore. Il motto episcopale scelto di Angelo De Donatis è anche un programma della sua vita pastorale. Nel pomeriggio di oggi nella Basilica del Laterano, la cattedrale di Roma il Papa vescovo di Roma, nel giorno della dedicazione della basilica Francesco ha ordinato il suo vescovo ausiliare. Con lui il cardinale vicario Agostino Vallini e il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero. Tra i concelebranti anche Matteo Zuppi, nuovo arcivescovo di Bologna e finora ausiliare per il settore Centro.
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano il Presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda. Il colloquio, alla presenza di un interprete, è durato oltre 20 minuti.
Il 18 novembre 1965 papa Paolo VI “unitamente ai padri del Sacro Concilio» promulgava «a perpetua memoria” la costituzione dogmatica Dei Verbum sulla divina Rivelazione, una delle colonne portanti del concilio Vaticano II, approvata praticamente all’unanimità (2.344 voti favorevoli - 6 contrari). In occasione del suo 50° anniversario la Pontificia Università Gregoriana ha organizzato, in stretta collaborazione con la Congregazione per la Dottrina della Fede, un convegno che si svolgerà lungo l’arco di tre giornate (18-19-20 novembre 2015).
Siete degli “artefici di pace”, il vostro è un lavoro “fatto con le mani e con il cuore”. Così, secondo quanto riporta la Radio Vaticana, il Papa ha salutato il Quartetto per il Dialogo in Tunisia, vincitore del Premio Nobel per la Pace 2015. Francesco si è congratulato con Mohamed Fadhel Mahfoudh, Abdessatar Ben Moussa, Wided Bouchamaoui e Houcine Abbassi e si intrattenuto con loro per circa 15 minuti.
“La custodia del diritto al riposo”. E’ è di questo secondo Papa Francesco si occupa l’INPS, l’Istituto nazionale di previdenza sociale. Questa mattina in Piazza San Pietro a mezzogiorno il Papa ha incontrato circa trenta mila dipendenti dell’ INPS che per la prima volta sono stati ricevuti in Vaticano.
E’ la festa dalla luce, della vittoria del male sul bene, dalla vita sulla morte: la festa di Diwali è celebrata da tutti gli Indù ed è conosciuta come Deepavali ossia “fila di lampade ad olio”. Tre giorni di celebrazioni che segnano l’inizio di un nuovo anno, la riconciliazione familiare, specialmente tra fratelli e sorelle, e l’adorazione a Dio. Da molti anni la Santa Sede invia un messaggio speciale per la occasione e così anche oggi in previsione della festa che cade l’11 novembre, il Presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, il cardinale Jean-Louis Tauran e del Segretario P. Miguel Angél Ayuso Guixot, MCCJ.
“Vi incoraggio a proseguire la vostra importante opera in favore della vita dal concepimento al suo naturale tramonto, tenendo conto anche delle sofferte condizioni che tanti fratelli e sorelle devono affrontare e a volte subire. Il vostro non è solo un servizio sociale, pur doveroso e nobile. Per i discepoli di Cristo, aiutare la vita umana ferita significa andare incontro alle persone che sono nel bisogno, mettersi al loro fianco, farsi carico della loro fragilità e del loro dolore, perché possano risollevarsi”. Lo ha detto il Papa stamane incontrando in Vaticano i partecipanti al convegno dei Centri di Aiuto alla Vita.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia dell’Arcivescovo di Barcellona, Cardinale Lluís Martínez Sistach, nominando al suo posto Monsignor Juan José Omella Omella, finora Vescovo di Calahorra y La Calzada-Logroño. Sempre questa mattina il Papa ha anche accettato la rinuncia dell’Arcivescovo di Mechelen-Bruxelles Monsignor André Léonard, che lascia anche l’incarico di Ordinario Militare per il Belgio. Gli succede Monsignor Jozef De Kesel, finora Vescovo di Brugge.
“Il Dicastero della Rota Romana da più di un decennio è umile e insieme storico luogo di memoria e di celebrazione di persone ed eventi, tutti protesi a offrire una riflessione profonda del nostro essere al servizio del Successore di Pietro”. Lo dice il decano della Rota romana Pio Vito Pinto in apertura dell'atto accademico di inizio attività 2015-2016 dello Studio rotale, che si è svolto ieri pomeriggio.
“La Chiesa deve parlare con la verità e anche con la testimonianza: la testimonianza della povertà. Se un credente parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone: questo non si può fare. Questa è la prima tentazione. L’altra tentazione è di fare accordi con i governi. Si possono fare accordi, ma devono essere accordi chiari, accordi trasparenti. Perché c’è sempre la tentazione della corruzione nella vita pubblica. Sia politica, sia religiosa”. Lo ha detto il Papa in una intervista – riportata integralmente dalla Radio Vaticana – al giornale olandese Straatnieuws.
Le pubblicazioni di questi giorni? “Si può dire che in buona parte si tratta di informazioni già note, anche se spesso con minore ampiezza e dettaglio, ma soprattutto va notato che la documentazione pubblicata è perlopiù relativa a un notevole impegno di raccolta di dati e di informazioni messa in moto dal Santo Padre stesso per svolgere uno studio e una riflessione di riforma e miglioramento della situazione amministrativa del Vaticano e della Santa Sede”.
“L’Assemblea del Sinodo dei Vescovi, che si è conclusa da poco, ha riflettuto a fondo sulla vocazione e la missione della famiglia nella vita della Chiesa e della società contemporanea: è stato un evento di grazia. Al termine i Padri sinodali mi hanno consegnato il testo delle loro conclusioni. Ho voluto che questo testo fosse pubblicato, perché tutti fossero partecipi del lavoro che ci ha visti impegnati assieme per due anni. “Non è questo il momento di esaminare tali conclusioni, sulle quali devo io stesso meditare”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo l’Udienza Generale in Piazza San Pietro.
Lo chiamavano “il contabile di Dio,” e lui faceva sempre un gesto di disappunto. Monsignor Lucio Vallejo Balda, segretario della Prefettura degli Affari Economici, aveva però avuto una brillante carriera nel campo economico. E dire che non era nemmeno il suo campo. Ci veniva da studi di teologia spirituale, svolti dopo una vocazione precoce. Ma da economo, la stella del giovane monsignore spagnolo era destinata a brillare. Fino a crollare vertiginosamente, quando fece filtrare l’idea che sarebbe stato lui il segretario della neonata Segreteria per l’Economia. Quel posto andò a monsignor Alfred Xuereb. Da allora era un po’ scomparso dai radar.
Questo pomeriggio alle 18.00 il Papa si è recato in visita alle tombe dei suoi predecessori nelle Grotte vaticane per un breve momento di preghiera nel giorno in cui la liturgia ci invita a ricordare i fedeli defunti