Un incoraggiamento alle famiglie, perché chiedano “una educazione integrale”, la richiesta di “non svedere mai i valori umani e cristiani di cui siete testimoni nella famiglia, nella scuola, nella società” e l’invito a non farsi prendere dalla “tentazione dei grandi numeri” nel momento in cui molte scuole paritarie chiudono o rischiano di chiudere. Papa Francesco incontra l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche per i quaranta anni della fondazione, e il suo discorso è uno sprone alla difesa della libertà di educazione.
Si chiama “Contemplate” ed è la terza Lettera Circolare dell’Anno della Vita Consacrata, che si è da poco concluso. Viene pubblicata adesso dalla Libreria Editrice Vaticana, e rappresenta una delle risorse dell’Anno della Vita Consacrata appena trascorso. Un anno passato un po’ in secondo piano, sul quale però Papa Francesco puntava moltissimo: religioso lui stesso, spesso parla dell’impegno dei religiosi. Nell’ultima udienza generale ha chiesto ai giovani di considerare l’idea di farsi missionari.
E’ la Lumen Gentium il filo rosso che guida le tre prediche di Avvento alla Curia Romana. Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, parte dalla costituzione conciliare Lumen Gentium per dare un affresco della Chiesa di oggi. Perché “non si accetta Cristo per amore della Chiesa, ma si accetta la Chiesa per amore di Cristo”. Anche di fronte – afferma – ad una Chiesa “sfigurata dal peccato di tanti suoi rappresentanti.”.
Il Papa ha ricevuto questa mattina il Presidente della Repubblica delle Filippine, Benigno Aquino III.
Saranno 800 i missionari della misericordia che potrenno confessare i cinque paccati riservati al Papa. E dal giorno delle ceneri, con un madato speciale, potranno essere invitati a partecipare a celebrazioni speciali per il Giubileo.
Ieri pomeriggio Papa Francesco ha preso parte alla riunione del Consiglio per l’Economia. Ne da notizia un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.
Bisogna “affermare il ruolo insostituibile della donna nella famiglia e nell’educazione dei figli, come pure l’essenziale contributo delle donne lavoratrici alla edificazione di strutture economiche e politiche ricche di umanità”. Lo afferma il Papa, in un messaggio formato dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, inviato al Seminario internazionale di studio promosso a Roma dal Pontificio Consiglio per i Laici dedicato al tema donne e lavoro.
Papa Francesco ha ricevuto stamane nel Palazzo Apostolico Vaticano il Primo Ministro di Samoa, Tuilaepa Lupesoliai Sailele Malielegaoi.
In Africa ho “toccato con mano il dinamismo spirituale e pastorale di tante giovani Chiese di quel Continente, come pure le gravi difficoltà in cui vive buona parte della popolazione. Ho potuto constatare che, laddove ci sono necessità, c’è quasi sempre una presenza della Chiesa pronta a curare le ferite dei più bisognosi, nei quali riconosce il corpo piagato e crocifisso del Signore Gesù. Quante opere di carità, di promozione umana! Quanti anonimi buoni samaritani lavorano ogni giorno nelle missioni!”. Lo ha detto il Papa stamane ricevendo in udienza la Plenaria della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
“Miei cari giovani amici, se voi vedeste la mia Bibbia, forse non ne sareste affatto colpiti. Direste: Cosa? Questa è la Bibbia del Papa? Un libro così vecchio, così sciupato!. Potreste anche regalarmene una nuova, magari anche una da 1.000 euro: no, non la vorrei. Amo la mia vecchia Bibbia, quella che ha accompagnato metà della mia vita. Ha visto la mia gioia, è stata bagnata dalle mie lacrime: è il mio inestimabile tesoro. Vivo di lei e per niente al mondo la darei via”. Lo scrive Papa Francesco nella prefazione alla Bibbia per i giovani.
Dell’Africa, a Papa Francesco sono rimaste negli occhi soprattutto i giovani. E così, nell’udienza generale che come di consueto al termine di un viaggio apostolico fa il bilancio del viaggio stesso, il Papa si rivolge direttamente ai giovani. “Dovete chiedere: cosa devo fare della mia vita? E vi prego, non escludete la possibilità di diventare missionari”.
“La sfida più impegnativa che si pone allo storico al livello dell’interpretazione dell’evento conciliare è quella del cambiamento di maggioranza tra l’inizio e la fine del concilio. Per spiegare questa "inversione di tendenza", senza cadere nella trappola dell’ipotesi complottistica, il ricorso alla categoria dell’“esperienza conciliare” appare fondamentale”.
É stato inaugurato questo mattina il Centro di accoglienza dei pellegrini , e il Media center per il prossimo Giubileo della Misericordia. Il centro di accoglienza è nel Palazzo San Pio X in via della Conciliazione 7, mentre al Media center si accede da Via dell’ Ospedale.
La lotta alla corruzione, cominciata con Benedetto XVI. L’ammonimento ai giornalisti, perché agiscano con professionalità. E poi, i prossimi viaggi, un bilancio di quest’ultimo, l’attacco all’idolatria del denaro, le possibilità del dialogo interreligioso. Nella consueta intervista a tutto campo sul volo papale, Papa Francesco non si sottrae a nessuna domanda. Nemmeno quelle, scomodissime, sul secondo Vatileaks.
Un “momento di grazia che mi ha permesso di rinnovare e di approfondire, in preghiera condivisa e di incontro personale, i legami di amicizia con voi e con la Chiesa che si presiedono”. Così Papa Francesco ha salutato nel suo messaggio il Patriarca di Costantinopoli per la festa di Sant’ Andrea apostolo patrono della Chiesa di Costantinopoli.
Il Papa che dice di essere in Centrafrica come “apostolo di speranza” è accolto in maniera semplice al campo profughi “Giovanni XXIII” di Bangui, una delle dozzine di campi che accolgono i rifugiati nel territorio della capitale.Visita breve di Papa Francesco al campo profughi Giovanni XXIII, dove viene accolto con canti e balli. Il Papa ha preso il microfono, e in italiano (tradotto in lingua locale) ha chiesto a tutti di impegnarsi per la pace, perché “la pace senza amore, senza amicizia, senza tolleranza, senza perdono non è possibile”
“Memoria, fedeltà e preghiera.” In un breve discorso tutto a braccio, Papa Francesco dà il suo mandato a sacerdoti e seminaristi dell’Uganda, accorsi per incontrarlo nella Cattedrale di Kampala. E la preghiera include il “riconoscersi peccatori”, aggiunge Papa Francesco, ammonendo i sacerdoti “non vivere una doppia vita”. Tre pilastri sui quali basare la Chiesa ugandese, in modo che “la perla d’Africa continui ad essere la perla d’Africa”.
Nel luogo del martirio di Andrea Kaggwa e compagni, Papa Francesco incontra i catechisti ugandesi, li affida ai vescovi per la formazione pastorale spirituale e dottrinale, li mette sotto la protezione dei martiri dell’Uganda. E spiega loro: “Il vostro è un lavoro Santo”.
Papa Francesco arriva in Uganda con nel cuore i martiri ugandesi, con l’ansia di incontrare i giovani e con la volontà di mettere l’accento su un mondo più solidale. Sono questi i temi che affronta nell’incontro con il Corpo Diplomatico, il primo appuntamento dopo l’arrivo in terra ugandese. Si è incontrato già, privatamente, con il presidente dell’Uganda Yoweri Museveni, cui ha donato un prospetto della Basilica di San Pietro. Ora è il momento del primo incontro pubblico.
Il tema è “La sfida della realtà”, e caratterizza la V edizione del Festival di Dottrina Sociale della Chiesa, in programma a Verona dal 26 al 29 novembre. E, in un videomessaggio destinato al Festival, Papa Francesco ha delineato che “la sfida della realtà richiede anche la capacità di dialogare, di costruire ponti al posto dei muri. Questo è il tempo del dialogo, non della difesa di rigidità contrapposte”. Ma ci vuole però “un cambiamento”.