Tre giorni di lavoro sul motu proprio di Paolo VI “Apostolica Sollicitudo” che istituì il Sinodo dei Vesovi, per approfondire il discorso che il Santo Padre Francesco ha pronunciato il 17 ottobre 2015 in occasione della commemorazione del cinquantesimo anniversario del documento. Il Seminario si è svolto a Roma e vi hanno partecipato numerosi docenti di ecclesiologia e di diritto canonico provenienti da diverse Università e Facoltà ecclesiastiche del mondo.
Non sarà al Sinodo Pan-Ortodosso, anche se gli sarebbe piaciuto. Ed è ben consapevole che la dichiarazione congiunta firmata con il Patriarca Kirill ha lasciato amarezza nella Chiesa greco-cattolica ucraina. Ma Papa Francesco non vuole fare un passo indietro rispetto al suo abbraccio con il patriarca Kirill. Perché “l’incontro è cosa buona, e dobbiamo andare avanti”. Tutto il resto si può invece discutere.
Sul volo che lo ha riportato in Italia dal Messico Papa Francesco ha “affrontato” la consueta conferenza stampa con i giornalisti ammessi sull’aereo papale. Un lungo e intenso botta e risposta in cui Papa Bergoglio ha affrontato i temi di più stretta attualità. Dalla lotta alla pedofilia all’incontro con il Patriarca Kirill e alle reazioni dei cattolici ucraini fino al disegno di legge sulle unioni civili in Italia passando per la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti ed il tema dell’immigrazione.
"I crimini e i peccati degli abusi sessuali sui bambini non devono essere tenuti segreti mai più. Garantisco la zelante vigilanza della Chiesa per proteggere i bambini e la promessa della piena responsabilità per tutti". Lo aveva detto Papa Francesco negli Stati Uniti e ora lo rilancia il presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, cardinale Sean O’Malley. In una nota insieme agli altri membri dell'organismo, ribadisce l'obbligo di segnalare sospetti abusi sessuali alle autorità civili.
Conoscere la figura, la dottrina e la spiritualità del teologo Joseph Ratzinger attraverso le sue opere e il suo ministero. Sono queste le finalità del Master “Joseph Ratzinger. Studi e spiritualità”, organizzato dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI e dall’Istituto Patristico Augustinianum di Roma, che avrà inizio domani presso l’Augustinianum. Ce ne parla in questa intervista il direttore del Master, padre Mauricio Saavedra, sacerdote agostiniano.
Offrire a tutti l’opportunità di essere protagonisti del proprio destino. Papa Francesco si rivolge alla Società Civile e al Corpo Diplomatico accreditato in Messico, nel primo discorso di questo viaggio in Terra Messicana. E chiede non solo leggi, ma anche formazione, affinché i giovani, “la principale ricchezza del Messico”, possano avere opportunità e contribuire al bene comune.
Famiglia e vita al centro della dichiarazione congiunta di Papa Francesco e il Patriarca Ortodosso Kirill. I quali, oltre a parlare di cristiani perseguitati, oltre a sottolineare l’importanza della libertà religiosa, mettono un punto preciso sui temi che più toccano il mondo occidentale. Ovvero che la famiglia è quella che si crea da un unione tra un uomo e la donna, protesa alla vita. E che la vita umana è sempre più minacciata dalla pratica dell’aborto, dell’eutanasia e della procreazione medicalmente assistita.
"Qui a Mosca vi è stata una risposta estremamente positiva all’annuncio dell’incontro, anche da parte dei media locali. SuPervyj kanal, la principale emittente televisiva del paese, vengono trasmesse costantemente immagini di Papa Francesco". Così Petr Humeniuk, responsabile internazionale di Aiuto alla Chiesa che Soffre per i progetti nella Federazione russa, commenta la reazione nel paese al prossimo incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill.
Il Patriarca Cirillo di Mosca ha definito il suo viaggio a Cuba “lungo e difficile”. É partito ieri 11 febbraio alla volta dell’isola con un centinaio di persone al seguito tra cui 30 giornalisti e 20 coristi. Undici giorni di viaggio e soprattutto per i media occidentali, l’incontro con il Papa si Roma. Anche il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, è arrivato a Cuba ieri accompagnato dal domenicano Hyacinthe Destivelle, officiale del dicastero. “Sicuramente - ha detto in una intervista alla Radio Vaticana - si parlerà delle questioni che riguardano i due capi delle Chiese, da un punto di vista personale ed ecclesiale”.
Mezzo milione per Padre Pio e Padre Leopoldo. Lo comunica il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. “Il primo grande evento previsto dal calendario del Giubileo- si legge in un comunicato ufficiale- ha riscontrato un flusso di pellegrini sopra ogni aspettativa”. Inoltre “la presenza costante dei mass media - ai quali vorremmo rivolgere un ringraziamento particolare - ha permesso anche ai malati, ai carcerati, agli anziani costretti a casa di seguire le celebrazioni attraverso la televisione e le dirette radiofoniche”.
Il Signore sa quanto abbiamo bisogno di perdono per questo sa che ci occorre sentirci amati per compiere il bene. Papa Francesco lo ha ripetuto ai missionari della misericordia riuniti con gli altri fedeli nella Basilica vaticana intorno alle spoglie di due santi confessori, Pio e Leopoldo.
Inizia la Quaresima. E a Roma inizia a Santa Sabina all’ Aventino fin dai primi secoli della vita della Chiesa.
È stato un incontro breve, nello studio dell’Aula Paolo VI, quello che Papa Francesco ha avuto con Haydar al-Abadi, primo ministro dell’Iraq. Un incontro che è servitor per fare il punto dei rapport tra Iraq e Santa Sede e per comprendere quale è la situazione nel Paese. Dopo l'incontro con il Papa, il primo ministro ha anche incontrato il Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e l'arivescovo Paul Richard Gallagher, "ministro degli Esteri" della Santa Sede.
Per il Mercoledì delle Ceneri, Papa Francesco concentra l’udienza generale sul significato del Giubileo, partendo da quel passaggio del libro del Levitico che istituì il Giubileo tra gli ebrei. E chiede che il Giubileo porti condivisione, perché la condivisione è misericordia, rinnovando l’appello per un mondo più giusto ed equo ed attaccando con forza “il grave peccato dell’usura”.
Sono piu di mille , arrivano da tutte le parti del mondo e sono i “missionari della misericordia”. Il Papa ha affidato loro il compito di essere confessori speciali che possono assolvere qualsiasi peccato, anche quelli che richiedono normalmente proprio l’intervento del Papa.
“Davanti a noi c’è una persona nuda, con la sua debolezza e i suoi limiti, con la vergogna di essere un peccatore. Non dimentichiamo: dinanzi a noi non c’è il peccato, ma il peccatore pentito”. Papa Francesco incontra i poco più di mille missionari della misericordia nella Sala Regia del Palazzo Apostolico, e a loro, in un breve discorso, offre alcune riflessioni sulla confessione e sul modo in cui va svolta. E menziona anche la confessione del 21 settembre del 1953, “che ha riorientato la mia vita. Non ricordo cosa ha detto, ma solo un sentimento di pace. Per me quel ricordo è fonte di gioia”.
"Quando dei popoli si uniscono insieme per pregare, allora perfino la realtà può essere cambiata". Con queste parole monsignor Jean Sleiman, arcivescovo di Bagdad dei latini, invita i "cristiani e gli uomini di buona volontà" di tutto il mondo a partecipare alla giornata mondiale di preghiera e digiuno per la Pace in Siria e in Iraq, promossa da Aiuto alla Chiesa che Soffre in occasione del prossimo mercoledì delle ceneri, 10 febbraio.
Si libera un’altra casella nella Segreteria di Stato di Papa Francesco. Il Papa infatti ha nominato oggi Nunzio Apostolico in Sud Africa e in Botswana monsignor. Peter Bryan Wells, finora Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
L’evento è importante, storico per certi versi, delicatissimo per altri. L’ incontro del Papa argentino con il Patriarca di Mosca in terra cubana avviene lontano da gli sguardi dei fedeli.
“Io voglio bene al popolo turco e lo apprezzo”. Lo ha detto Papa Francesco a Rinaldo Marmara, presidente di Caritas Turchia e addetto culturale della Conferenza Episcopale Turca. Marmara ha incontrato Papa Francesco al termine dell’udienza generale del 3 febbraio, e gli ha presentato il libro “La squadra pontificia ai Dardanelli 1657”. Una presentazione che ha creato l’occasione di un comunicato stampa più ampio sulla storia della Turchia, in cui la Santa Sede parlava dei “tragici fatti” del 1915 in relazione al massacro degli armeni. Il fatto che non si sia parlato più del termine genocidio ha di fatto creato il disgelo delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Turchia, la quale ha reinviato in Italia il suo ambasciatore accreditato presso la Santa Sede.