Siete qui per “riflettere insieme sull’etica del fare impresa; insieme avete deciso di rafforzare l’attenzione ai valori, che sono la spina dorsale dei progetti di formazione, di valorizzazione del territorio e di promozione delle relazioni sociali, e che permettono una concreta alternativa al modello consumistico del profitto a tutti i costi. Fare insieme è l’espressione che avete scelto come guida e orientamento. Essa ispira a collaborare, a condividere, a preparare la strada a rapporti regolati da un comune senso di responsabilità. Questa via apre il campo a nuove strategie, nuovi stili, nuovi atteggiamenti. Come sarebbe diversa la nostra vita se imparassimo davvero, giorno per giorno, a lavorare, a pensare, a costruire insieme!”. Lo ha detto Papa Francesco agli imprenditori di Confindustria ricevuti stamane in udienza.
In una atmosfera assolutamente formale Papa Francesco ha ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico Vaticano il Presidente della Repubblica Argentina Mauricio Macrì, eletto lo scorso mese di novembre e succeduto a Cristina Fernandez de Kirchner. 22 i minuti di colloquio privato.
Al momento si sta guardando intorno, cercando di capire quale sarà il suo compito. Ma per monsignor Paul Tighe, che il 28 febbraio verrà ordinato vescovo, è già molto importante che una persona con il suo profilo, un sacerdote con la passione della comunicazione, sia stato elevato al rango di vescovo per un compito non eminentemente pastorale. “E’ il segnale che il tema è importante per la Chiesa di oggi”, dice ai microfoni di CNA, intervistato da Elise Harris.
Come si forma e si sviluppa nell’epoca contemporanea una teologia della carità?
Dio non è come gli idoli pagani, ma è uno che parla. Padre Cantalamessa ha tenuto questa mattina la predica di Quaresima per il Papa e per la Curia sul tema della comunicazione di Dio, che cambia del tutto con Geù: la Parola si fa carne, Dio parla anche con voce umana.
“La carità sta al centro della vita della Chiesa e ne è veramente il cuore”. Papa Francesco ne ha parlato con i partecipanti alla Conferenza internazionale promossa da Cor Unum a dieci anni dalla pubblicazione della enciclica Deus caritas est di Benedetto XVI.
La Deus Caritas Est compie dieci anni, e mantiene intatta la sua attualità. Per due giorni, esponenti di tutte le religioni ne parlano in un convegno organizzato dal Pontificio Consiglio Cor Unum. E Benedetto XVI ha plaudito alla dimensione interreligiosa in una lettera a monsignor Pietro dal Toso, segretario del Pontificio Consiglio.
É una lettura della Deus caritas est alla luce dell’ Anno santo della misericordia quella che il cardinale Gerhard Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede offre in apertura della conferenza internazionale promossa da Cor Unum a dieci anni dalla pubblicazione della prima enciclica di Benedetto XVI. Dio è amore, e l’ amore e la verità, spiega il cardnale, creano un mondo nuovo.
Duecento copie tirate a mano, saranno un dono che il Papa farà ai Capi di Stato in visita in Vaticano, ma si potrà anche acquistare tramite la Biblioteca Vaticana per 500 euro. E’ la stampa calcografia commemorativa dell’ Anno santo della Misericordia e si chiama proprio Misericordiae vultus. Un’opera da collezione e per gli archivi storici secondo la più classica delle tradizioni che è stata presentata al pubblico dal cardinali Parolin, segretario di stato, e Bertello, presidente del Governatorato, nel Salone Sistino della Biblioteca.
Nabot non vuole vendere la sua vigna al re Acab. E la moglie di Acab lo fa uccidere, con accuse false. Ma Acab si pente di quello che è successo, si converte. “Che bello se i potenti sfruttatori facessero lo stesso”, chiosa Papa Francesco. Che poi aggiunge: “La misericordia può cambiare la storia”.
C’è bisogno “ora più che mai” di dialogo interreligioso. Ne è convinto il Cardinal Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che è intervenuto a Doha alla XII conferenza sul dialogo tra le fedi intitolata “Sicurezza spirituale e intellettuale alla luce delle dottrine religiose”.
“Ma queste domande sono difficili!” Così commento Papa Francesco le domande che gli avevano inviato alcuni bambini, quando gliele presentò padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica. Il libro che è nato da quel dialogo a distanza tra Papa Francesco e i bambini si chiama “L’amore prima del mondo” (in Italia edito da Rizzoli), e sarebbe stato presentato il 22 febbraio a Papa Francesco da padre Spadaro e da otto dei giovani protagonisti del volume.
L’Europa delle libertà, dove pure la religione è messa da parte nella vita pubblica. E l’Europa dell’Est, che ha vissuto la pioggia acida del comunismo, dove invece la religione ha ancora il suo ruolo nella vita pubblica. Il paradosso europeo è stato descritto da Eduard Habsburg-Lothringen, ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede, in un discorso tenuto il 17 febbraio al secondo incontro del Ciclo “Religioni e diplomazia” promosso dall’Associazione Carità Politica.
La notizia era nell’ aria da almeno un mese, ma la conferma è arrivata oggi. Padre Federico Lombardi lascia la Radio Vaticana. Era arrivato 25 anni fa nel 1991 dopo essere stato provinciale d’ Italia. Direttore dei programmi, poi direttore generale.
“Lasciamo che il Signore ci liberi da ogni tentazione che allontana dall’essenziale della nostra missione, e riscopriamo la bellezza di professare la fede nel Signore Gesù”. Papa Francesco lo ricorda a tutta la curia romana riunita nel giorno della festa della Cattedra di San Pietro per celebrare il Giubileo della misericordia.
22 febbraio, Cattedra di San Pietro. E Papa Francesco ha scelto questa data per la celebrazione del Giubileo della Misericordia. Prima della Messa solenne, meditazione del gesuita Marco Rupnik, alla presenza del Pontefice nell’Aula Nervi, sul tema della misericordia nel quotidiano.
“Il Signore ci ha mostrato la luce della sua gloria attraverso il corpo della sua Chiesa, del suo Popolo santo che vive in quella terra. Un corpo tante volte ferito, un Popolo tante volte oppresso, disprezzato, violato nella sua dignità”.
Rientrato da meno di 48 ore dal viaggio apostolico in Messico, Papa Francesco ha tenuto stamane in piazza San Pietro la seconda udienza generale giubilare dell’Anno Santo della Misericordia.
“Ogni celebrazione liturgica, in quanto opera di Cristo sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azione sacra per eccellenza e nessun'altra azione della Chiesa ne uguaglia l'efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado. È nei soggetti, o negli attori, della liturgia che oggi siamo in grado di notare una lacuna in questa descrizione. I protagonisti qui messi in luce sono due: Cristo e la Chiesa. Manca ogni accenno al posto dello Spirito Santo. Anche nel resto della costituzione, lo Spirito Santo non è mai oggetto di un discorso diretto, solo nominato qua e là, e sempre in obliquo”. Sono parole di Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, nel corso della I predica di Quaresima tenuta stamane nella Cappella Redemptoris Mater alla presenza di Papa Francesco.
É stato un viaggio molto religioso quello di Papa Francesco in Messico, ma allo stesso tempo molto politico.