Il Cardinale peruviano Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo metropolita emerito di Lima, compie 80 anni ed esce pertanto dal novero dei cardinali elettori in un futuro conclave: è infatti nato il 28 dicembre 1943 a Lima.
"San Giuseppe è un giusto, esemplare ancora dell’Antico Testamento. Ma qui vi è un pericolo e insieme una promessa, una porta aperta".
Ancora un appello per la pace e per la fine di tutte le guerre da parte di Papa Francesco. Al termine dell’udienza generale, dopo aver salutato i pellegrini (sacerdoti e seminaristi focolarini, parrocchie di Supino e San Vito dei Normanni), e aver chiesto che “il bambino di Betlemme doni la sua luce a tutti voi perché possiate ispirare al Vangelo le vostre azioni”, Papa Francesco ha ribadito il suo appello per la pace.
“Con il diavolo non si deve mai discutere. Egli è astuto e intelligente. Per tentare Gesù ha usato addirittura le citazioni bibliche! È capace di travestire un male sotto un’invisibile maschera di bene. Ecco perché si deve stare sempre allerta, chiudendo subito il minimo spiraglio, quando cerca di penetrare in noi”. Papa Francesco comincia un ciclo di catechesi dedicato ai vizi e alle virtù, e scandaglia l’idea di peccato, che non nasce con l’atto stesso del peccato, ma molto prima, ed è per questo che si deve sempre stare allerta, per evitare di peccare.
Santo Stefano testimonia “ciò che ha di più prezioso: la sua fede in Gesù, e questo scatena l’ira dei suoi avversari, che lo uccidono lapidandolo senza pietà”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo l’Angelus in occasione della Festa di Santo Stefano protomartire.
“Dire sì al principe della pace significa dire no alla guerra, a qualsiasi guerra”. Papa Francesco lo ribadisce con forza nel messaggio urbi et orbi di Natale, che contiene anche un appello perché “si scriva e si parli” degli interessi che muovono le guerre. Quello del Papa è un appello accorato per la pace, per fine di ogni ostilità, ma soprattutto per aprire le porte a Cristo, unica vera fonte di pace e di gioia “non passeggera”.
Dio entra nel mondo “quasi di nascosto; mentre chi comanda cerca di assurgere tra i grandi della storia, il Re della storia sceglie la via della piccolezza. Nessuno dei potenti si accorge di Lui, solo alcuni pastori, relegati ai margini della vita sociale”. Lo ha detto Papa Francesco, nel corso dell’omelia pronunciata in San Pietri durante la Messa della Notte di Natale.
Oggi, IV Domenica di Avvento, Papa Francesco ha commentato il Vangelo dell’Annunciazione e ha focalizzato l’attenzione sulle parole pronunciate dall’Angelo: la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.
dobbiamo fare del tutto per tenere il nome di Cristo Gesù ostinatamente presente.
E arriva puntuale dalla Santa Sede il telegramma di cordoglio per le vittime della sparatoria alla “Charles Universiy” di Praga, inviato - a nome di Papa Francesco - dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Purtroppo è di 15 morti e 24 feriti il bilancio della sparatoria causata da uno studente di 24 anni di nazionalità ceca che voleva togliersi la vita.
Papa Francesco ha nominato Prelato del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta Monsignore Luis Manuel Cuña Ramos, del clero della Diocesi di Orense.
Il bene non fa rumore
Nel consueto discorso per lo scambio di auguri natalizi con la Curia Romana il Papa stamane ha proposto tre verbi - ascoltare, discernere, camminare - associandoli ad alcuni personaggi principali del Santo Natale.
Non dimentichiamo la gente, i popoli che soffrono in mare e per la guerra.
Udienza dedicata al Natale quella di oggi per Papa Francesco in Aula Nervi. Una catechesi che ricorda gli 800 anni del presepe,
La Corte di Appello dello Stato di Città del Vaticano si è già vista recapitare le prime richieste di appello dopo la sentenza di primo grado del processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato. Non poteva essere altrimenti. Non tanto perché, come ha detto il presidente del Tribunale Giuseppe Pignatone nell’udienza finale (la numero 86) del processo “nessuna sentenza accontenta tutti”. Piuttosto, è la sentenza stessa a lasciare dei buchi, dei coni d’ombra nelle ricostruzioni e anche nel castello delle accuse provate e non provate.
Il motu proprio numero 62 di Papa Francesco è stato firmato lo scorso 4 dicembre, ed è una legge, la DCXXVI (626) che definisce il trattamento economico e dei magistrati ordinari e dei membri dell’ufficio del Promotore di Giustizia dello Stato di Città del Vaticano. Nel motu proprio, il Papa parifica questi magistrati a dirigenti secondo il Regolamento Generale della Curia Romana, e stabilisce che il governatorato si fa carico anche della pensione non maturata di magistrati e promotori.
Si chiama Fiducia Supplicans ed è una dichiarazione in 45 punti in cui, sostanzialmente, il Dicastero per la Dottrina della Fede riprende la questione delle benedizioni alle coppie formate da persone dello stesso sesso e ribadisce che no, non si può definire matrimonio ciò che non lo è, né legittimarlo, ma che la cura pastorale è fondamentale. E, in effetti, la dichiarazione è definita una “dichiarazione sul senso pastorale delle benedizioni”, e include un approccio che permette una benedizione delle coppie irregolari senza, a detta del Cardinale Victor Manuel Fernandez, prefetto del Dicastero, andare a cambiare la dottrina tradizionale.
Papa Francesco ha ricevuto in Udienza la rappresentanza dell’Ospedale “Francesco Miulli” di Acquaviva delle Fonti, di Bari.
In occasione della III Domenica di Avvento come da tradizione Piazza San Pietro si è riempita di bambini romani per la benedizione dei Bambinelli. L’occasione è stata come sempre l’Angelus recitato da Papa Francesco che proprio oggi compie 87 anni.