L'invito del Battista alla conversione è il tema centrale della meditazione che il Papa ha offerto ai fedeli in occasione dell'Angelus della II Domenica di Avvento.
Sono necessari ed urgenti “più inclusivi e giusti modelli economici”. Lo ha ribadito stamane Papa Francesco ricevendo in udienza gli imprenditori partecipanti al Fortune-Time Global Forum sul tema: “La sfida del 21° secolo: creare un nuovo patto sociale”.
Ricorre domani il 53/mo anniversario della promulgazione della costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium sulla liturgia, la prima delle 4 costituzioni frutto del Concilio Vaticano II. Il testo ha dato il via alla riforma liturgica messa in atto al termine dei lavori conciliari.
“Lo Spirito Santo non è un parente povero nella Trinità, non è un semplice modo di agire di Dio, una energia o un fluido che pervade l’universo come pensavano gli stoici; è una relazione sussistente, dunque una persona. E non tanto la “terza persona singolare” quanto piuttosto “la prima persona plurale”: il “noi” del Padre e del Figlio”. E’ il pensiero che Padre Raniero Cantalamessa rimarca lungo tutto il filo della sua prima predica di Avvento.
“Voi non siete stati fondati per altra grandezza che quella della piccolezza, per farvi bambini con i bambini e poveri con i poveri”. Sono l’esortazione e l’auspicio di Papa Francesco in un messaggio indirizzato al preposito generale dei Padri Scolopi, padre Pedro Aguado Cuesta. L’occasione è data dall’Anno Giubilare Calasanziano, inaugurato il 27 novembre scorso nella Chiesa di San Pantaleo a Roma, con una Messa presieduta dal cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Il Giubileo, che si concluderà il 25 novembre del 2017, cade a 400 anni dalla nascita delle Scuole Pie come Congregazione religiosa, creata da san Giuseppe Calasanzio.
Quaranta minuti di incontro, anche per parlare dell’apertura degli archivi vaticani del tempo della dittatura urugayana. Papa Farncesco e il presidente dell’Uruguay Tabaré Vazquez si incontrano per quaranta minuti, senza interprete, in un colloquio a tutto campo.
Sono dodici i decreti della Congregazione della Cause dei Santi che il Papa ha approvato ieri pomeriggio primo dicembre. Dieci tra venerabili, e beati e diversi martiri, alcuni della guerra civile in Spagna e uno del regime comunista in Lituania.
Quindici minuti di udienza personale, un abbraccio con il vescovo di Tbilisi Giuseppe Pasotto, il saluto agli organizzatori del viaggio, i benefattori, i volontari: due mesi dopo, quanti hanno contribuito a organizzare il viaggio di Papa Francesco in Georgia vengono a trovare il Papa, per un dialogo breve, ma – come lo definiscono i partecipanti – molto bello.
No agli intellettuali impegnati nella ricerca di se stessi. Sì a un modello di intellettuale più solidale, che si adoperi per il bene comune e per la pace. Perché “solo così il mondo intellettuale diventa capace di costruire una società più sana”.
Con un messaggio inviato al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, Papa Francesco rinnova il suo impegno per il dialogo ecumenico, loda gli sforzi che si stanno facendo nel cammino verso l’unità, e segna la strada del dialogo, come al solito con tre temi principali: la preghiera, i lavori per il bene comune e il dialogo. Perché solo questi tre passaggi – scrive Papa Francesco – ci “permetteranno di superare la divisione e crescere più vicini l’uno all’altro”.
La dimensione missionaria della chiamata cristiana. E’ il punto centrale del Messaggio che Papa Francesco ha scritto in occasione della 54/ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sul tema: Sospinti dallo Spirito per la missione, che si celebrerà il prossimo 7 maggio.
Con la catechesi di oggi si conclude il ciclo dedicato alla Misericordia. “Ma la misericordia deve continuare - afferma Francesco nell’Udienza Generale in Aula Paolo VI - Ringraziamo il Signore per tutto questo e conserviamolo nel cuore come consolazione e conforto”. Il Papa parla ai presenti dell’ultima opera di misericordia spirituale: pregare per i vivi e i defunti. Ad essa si può affiancare l’ultima opera di misericordia corporale: seppellire i morti.
“Vorrei, insieme con i Vescovi di Francia, sottolineare la necessità “in un mondo che cambia, di ritrovare il senso della politica”. E’ l’invito di Papa Francesco espresso in udienza ai 260 partecipanti al pellegrinaggio dei politici francesi eletti nella Regione di Rhône –Alpes.
Poco meno di mezz’ora con un interprete per l’incontro tra il Papa e Taoiseach (Primo Ministro) d’Irlanda Enda Kenny.
Con un messaggio al Preposito Generale della Compagnia di Gesù, Padre Arturo Sosa, Papa Francesco - come è noto gesuita - ha espresso il suo cordoglio per la morte dell'ex Generale dei Gesuiti, Padre Peter Hans Kolvenbach.
“La Porta della misericordia aperta in tutte le cattedrali e nei santuari ha consentito che i fedeli non trovassero alcun ostacolo per sperimentare l’amore di Dio. È successo qualcosa di veramente straordinario che ora richiede di inserirsi nella vita di ogni giorno per fare diventare la misericordia un impegno e uno stile di vita permanente per i credenti”. Il Giubileo della Misericordia è terminato e il Papa, in occasione dell’Udienza agli Organizzatori e ai Collaboratori del Giubileo Straordinario della Misericordia per la conclusione dell’Anno Santo, fa un bilancio.
Oggi è "evidente la missione della scienza al servizio di un nuovo equilibrio ecologico globale. E al tempo stesso si sta manifestando una rinnovata alleanza tra la comunità scientifica e la comunità cristiana, che vedono convergere i loro diversi approcci alla realtà verso questa finalità condivisa di proteggere la casa comune, minacciata dal collasso ecologico e dal conseguente aumento della povertà e dell’esclusione sociale". Lo ha detto il Papa, salutando i partecipanti alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze che si sta svolgendo in Vaticano.
La preghiera per le popolazioni del Nord Italia, colpite dalle alluvioni causate dal maltempo, arriva al termine di un Angelus tutto dedicato alla fine dei giorni. È tempo di Avvento, tempo di attesa della venuta del Signore. Lo ricorda Papa Francesco durante l’Angelus, sottolineando che questo è “uno dei temi più suggestivi” del periodo che comincia proprio oggi. E rimarcando che “il Vangelo ci apre ad na dimensione più grande” quando parla dei segni dei tempi.
Un momento indimenticabile, che rende ancora più speciale la loro esperienza. E’ l’incontro dei giovani del Servizio Civile Nazionale con Papa Francesco in Aula Paolo VI. Sono circa 7000 i ragazzi che attraverso alcuni progetti di lavoro hanno contribuito alla riuscita del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto dal Pontefice. “La gratuità del volontariato anche per un tempo determinato – ha detto loro Francesco -rappresenta una ricchezza non solo per la società e per coloro che godono della vostra opera, ma anche per voi stessi e per la vostra maturazione umana”.
Per la prima volta, Papa Francesco consegna il Premio Ratzinger, il “Nobel della teologia”. E rende omaggio al pensiero di Benedetto XVI, che “ci aiuta a rimanere aperti all’orizzonte dell’eternità”, e la suo “magistero fecondo” che ha saputo concentrarsi sui fondamentali della nostra vita cristiana, e per questo “tutta la Cheisa gliene sarà eternamente grata.