Avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 26 luglio il Cardinale Gilberto Agustoni, morto ieri a Roma. Originario della Svizzera, venne ordinato sacerdote nel 1946, quando aveva poco meno di 24 anni.
“Mi arrivano delle cose”. Papa Francesco saluta così il presidente palestinese Mahmoud Abbas, meglio conosciuto con il nome di battaglia Abu Mazen, appena sedutosi nello studio per una udienza privata. E il gesto si riferisce alle informazioni che arrivano da Israele e Palestina, da quel conflitto che la Santa Sede guarda con attenzione e di cui Papa Francesco ha chiesto la risoluzione anche nel suo recente discorso al Corpo Diplomatico.
No alla disumana economia dello scarto, con una considerazione amara: che quanti causano lo scarto di altri uomini accettano il principio che saranno presto a loro volta scartati. È questo il senso del discorso proposto di Papa Francesco ai partecipanti della “tavola rotonda” promosso dalla Global Foundation, organizzazione australiana senza scopo di lucro impegnata a rafforzare il dialogo e la comprensione reciproci fra le comunità nell’interesse di uno sviluppo sostenibile a lungo termine.
Francesco porta nel cuore i giovani ed è a loro dedicato il Documento Preparatorio della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in programma per l’ottobre 2018. Le cose si possono cambiare? Chiese il Pontefice ai giovani durante la GMG di Cracovia e un invito a rispondere è in questo documento, presentato in Sala Stampa Vaticana dal Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il Cardinale Lorenzo Baldisseri. Riconoscere, interpretare e decidere il percorso della vita di ogni giovane del mondo.
Il grazie del Papa agli “angeli custodi” di Piazza san Pietro arriva anche quest’anno ed ha un valore speciale.
Una fotografia della realtà giovanile, spesso concentrata soprattutto sulla mancanza di opportunità, e con l’invito ai vescovi ad “uscire, vedere, chiamare”: si presentano così i lineamenta del prossimo sinodo dei vescovi, che ha per tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Un testo breve, dal sapore molto sociologico, che si conclude con un questionario, il quale cerca di scattare una fotografia della situazione dei giovani diocesi per diocesi e che alla fine divide le domande per aree continentali.
Un bussola sul cammino verso il prossimo sinodo.
Sarà Papa Francesco a presiedere, sabato 21 gennaio alle 16 a San Giovanni in Laterano, la solenne liturgia eucaristica di chiusura del Giubileo per gli 800 anni di fondazione dell’Ordine dei Predicatori, a ricordo della bolla istitutiva Gratiarum Largitori Omnium di Papa Onorio III del 21 gennaio 1217.
Sperare è un bisogno primario dell’uomo: sperare nel futuro, credere nella vita. Papa Francesco continua il ciclo delle catechesi sulla speranza cristiana e nell’Udienza Generale di oggi in Aula Paolo VI rammenta ai fedeli di “pensare positivo”. E mette in guardia dai falsi idoli e dalle “false speranze”.
“Sono qui, in Sala Stampa Vaticana, per rallegrarmi per questa novità editoriale, sono qui perché ho la responsabilità editoriale e l’indirizzo politico dipende dalla Segreteria di Stato e quindi mi rallegro e mi complimento per la nuova veste del giornale settimanale”. Così l’Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, ha presentato ai giornalisti nella Sala Stampa Vaticana la nuova edizione settimanale de L’Osservatore Romano.
L’ultima arrivata è la Repubblica Islamica di Mauritania, che ha stretto relazioni bilaterali con la Santa Sede lo scorso 9 dicembre. E sono così 182 i Paesi nel mondo con cui la Santa Sede ha piene relazioni diplomatiche, cui si aggiungono l’Unione Europea e il Sovrano Ordine di Malta. C'è tutto il mondo di una diplomazia nata per servire il bene comune e la dignità dell'essere umano dietro il discorso del Papa al corpo degli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, per tradizione il primo dell'anno.
La pace non è un bene scontato o un diritto acquisito, bensì per molti è ancora “soltanto un lontano miraggio. Milioni di persone vivono tuttora al centro di conflitti insensati. Anche in luoghi un tempo considerati sicuri, si avverte un senso generale di paura”. Lo ha detto il Papa, ricevendo stamane in Vaticano il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede in occasione degli auguri di inizio anno.
Annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione: è l’invito che Papa Francesco fa nell’Angelus di oggi, giorno del Battesimo di Gesù. Al mattino, Papa Francesco ha battezzato 28 bambini nella Cappella Sistina, in cui ha ricordato l’importanza di testimoniare la fede.
E’ la festa del Battesimo di Gesù e come da tradizione, per la quarta volta nel suo Pontificato, Papa Francesco battezza 28 bambini. Nella Cappella Sistina, nel giorno in cui termina il Tempo di Natale, Francesco amministra il Sacramento del Battesimo a 13 bambine e 15 bambini. “Mi piace pensare che la prima predica di Gesù nella stalla sia stato un pianto”, dice il Pontefice riferendosi ai pianti dei neonati.
Un tramezzino e una bevanda per i poveri. E’ il dono e la ricompensa di Papa Francesco ai più bisognosi, nel giorno dell’Epifania del Signore. Saranno loro a distribuire in Piazza San Pietro, dopo l’Angelus, il libretto “Icone di Misericordia”. Il piccolo opuscolo tascabile, distribuito gratuitamente come regalo di Papa Francesco, ha come protagonista la misericordia infinita di Dio. Il Papa, prima della preghiera mariana, continua la riflessione sulla stella seguita dai Re Magi. E racconta le diverse luci che si incontrano nella vita di ogni giorno.
Gerusalemme e Betlemme. La distanza tra due città e tra due cuori. In una c’è chi non riesce ad adorare il Bambino Gesù, come Erode, e chi invece, ha il coraggio di camminare e prostrarsi davanti ad una nuova promessa, come i Magi.
Pregare, ascoltare i giovani e metterli in movimento. E’ quanto raccomanda Papa Francesco che ha consegnato il testo scritto e si è rivolto con un discorso a braccio ai circa 800 partecipanti al Convegno promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni della Conferenza episcopale italiana.
C’è gioia nonostante tutto in Aula Paolo VI tra la gente colpita dal terremoto in Centro Italia. Testimonianze, racconti, spaccati di vita, vite spaccate.
“Il “sì” totale e generoso di una vita donata è simile ad una sorgente d’acqua, nascosta da tanto tempo nelle profondità della terra, che attende di sgorgare e scorrere all’esterno, in un rivolo di purezza e freschezza”. Parla di servizio e di missione il discorso consegnato da Papa Francesco ai partecipanti del Convegno promosso dall’Ufficio nazionale per la Pastorale delle vocazioni della Conferenza episcopale italiana, sul tema “Alzati, va’ e non temere. Vocazioni e Santità: io sono una missione”, a Roma dal 3 al 5 gennaio. Il Papa li ha ricevuti, circa 800 persone, in udienza nella mattinata in Aula Paolo VI.
E’ la prima Udienza Generale di Papa Francesco in questo nuovo anno 2017. Francesco incontra fedeli e pellegrini di tutto il mondo in Aula Paolo VI e continua il ciclo di catechesi sulla speranza cristiana. Questa volta la protagonista è Rachele, la sposa di Giacobbe e la madre di Giuseppe e Beniamino, colei che, come ci racconta il Libro della Genesi, muore nel dare alla luce il suo secondogenito. Inoltre il Papa, nel corso dell’udienza, rivolge un invito alla preghiera per il massacro avvenuto nel carcere di Manaus in Brasile.