Non ci sarà più il giovedì del Corpus Domini la processione del Papa da san Giovanni a Santa Maria Maggiore, ufficialmente per favorire la partecipazione dei fedeli, si farà do domenica e quest’anno in particolare sarà domenica 18 giugno secondo il calendario italiano.
L’impegno è quello di non nascondersi più. Lo dice Papa Francesco, con forza, ai malati di corea di Huntington che numerosi hanno affollato l’Aula Paolo VI. E lo dice lo slogan dell’iniziativa che riunisce in Vaticano quanti sono affetti da questa malattia degenerativa, che è appunto HDdennomore – pronunciato Hidden No More, Oculta Nunca Mas in spagnolo e Mai Più Nascosta in italiano.
E’ confermata la visita di Papa Francesco il prossimo 21 maggio alla comunità di via Guido Biagi, a Casal Bernocchi. Ad accoglierlo ci saranno il cardinale vicario Agostino Vallini, titolare della parrocchia di San Pier Damiani, il vescovo ausiliare del settore Sud monsignor Paolo Lojudice, il parroco don Lucio Coppa.
E’ Maria Maddalena la protagonista nell’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro. L’apostola della speranza, come ama definirla il Pontefice. E’ lei a vedere Cristo appena Risorto. “Nel suo tragitto verso il sepolcro – dice il Papa - si rispecchia la fedeltà di tante donne che sono devote per anni ai vialetti dei cimiteri, in ricordo di qualcuno che non c’è più. I legami più autentici non sono spezzati nemmeno dalla morte: c’è chi continua a voler bene, anche se la persona amata se n’è andata per sempre”.
Meno segnalazioni di attività sospette, ma di maggiore qualità, con un incremento delle segnalazioni anche da parte dei dicasteri vaticani. Maggiore consolidamento del quadro di regole. E una sempre più rafforzata cooperazione internazionale. Sono questi i tre elementi chiave del quinto rapporto dell’Autorità di Informazione Finanziaria Vaticana.
Come ormai è tradizione Papa Francesco ha ricevuto stamane in Vaticano le due squadre finaliste di Coppa Italia: quest'anno Juventus e Lazio. "Mi congratulo con le due squadre, Juventus e Lazio, che - ha detto il Papa - oltre a raggiungere ottimi risultati, sono molto amate dagli sportivi".
Dopo due anni Papa Francesco ricambierà la visita del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e sabato 10 giugno si recherà al Quirinale in visita ufficiale.
“A Fatima mi sono immerso nella preghiera del santo Popolo fedele, preghiera che là scorre da cento anni come un fiume, per implorare la protezione materna di Maria sul mondo intero. Rendo grazie al Signore che mi ha concesso di recarmi ai piedi della Vergine Madre come pellegrino di speranza e di pace”. Con queste parole di ringraziamento stamane Papa Francesco ha esordito introducendo la preghiera mariana del Regina Coeli.
Aveva già l’incarico di delegato apostolico di Mauritania, e ora viene elevato al rango di nunzio: l’arcivescovo Michael Banach, nunzio apostolico in Senegal, Cabo Verde e Guinea Bissau, diventa così il primo rappresentante del Papa in Mauritania da quando la Santa Sede e la Mauritania hanno stretto piene relazioni diplomatiche.
Al termine della celebrazione, Papa Francesco incontra i malati. E a loro ripropone la domanda che Maria fece a Giacinta e Francesco, appena proclamati santi: “Volete offrirvi a Dio?”
Giacinta e Francesco, i due pastorelli di Fatima, vengono canonizzati. E Papa Francesco li pone come esempio per il mondo. I più giovani santi non martiri, con la loro preghiera, con il loro offrire la loro grande sofferenza offerta per tutti, sono stati una speranza. E noi, ammonisce il Papa, “non vogliamo essere una speranza abortita”.
Siamo giunti all’ultimo momento importante della prima giornata a Fatima con Papa Francesco: la benedizione delle candele e la recita del Santo Rosario.
E’ ormai una consuetudine per Papa Francesco incontrare prima di ogni viaggio internazionale u piccolo gruppo di persone in difficoltà di cui si prende cura l’ Elemosineria pontificia. Cosi, prima di andare a pregare ai piedi di Maria a Fatima il Papa ha salutato sei donne con storie personali di sofferenze e disagi. Due di loro sono in stato interessante, altre erano accompagnate dai loro figli.
Prima di partire per Fatima, Papa Francesco incontra i membri della Specola Vaticana, riuniti in una conferenza su “Buchi Neri, Onde Gravitazionali e Singolarità dello Spazio-Tempo” a Castel Gandolfo. E, guardando all’universo, fa risuonare la domanda del salmista: “Che cosa è l’uomo perché te ne curi?” e sottolinea che il caso non spiega l’esistenza dell’universo.
Tre incontri con il Papa: tanti sono stati quelli che hanno avuto i vescovi del Canada, zona Quebec, durante la visita ad limina che si sta svolgendo in questi giorni. Lo racconta ad ACI Stampa il vescovo Thomas Dowd, ausiliare di Montreal. Che sottolinea che “solo il nostro gruppo di vescovi dal Canada ha avuto questo trattamento”.
“Caro popolo portoghese! Mancano pochi giorni al mio e il vostro pellegrinaggio alla Madonna di Fatima, li vive in felice attesa del nostro incontro nella casa madre. So che avreste voluto che fossi in ogfni vostra casa e villaggio, l’invito mi ha raggiunto. Inutile dire che avrei accettato, ma non posso!”
“Desidero rinnovare la mia profonda riconoscenza per l’ospitalità che mi ha offerto, così come per il nostro toccante incontro e per la preghiera comune, condivisa come fratelli in Cristo”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto a Tawadros II, Patriarca della Chiesa Ortodossa Copta, in occasione della giornata di amicizia tra Copti ortodossi e cattolici.
Maria, Madre della Speranza. E’ lei la protagonista dell’Udienza Generale odierna in Piazza San Pietro. Per Francesco è la donna del coraggio, come tutte le mamme del nostro mondo, “coraggiose fino all’estremo quando si tratta di accogliere nel proprio grembo la storia di un nuovo uomo che nasce”.
Una udienza iniziata con il canto dell’ Ave Maria che accompagna le fiaccolate a Fatima. Il Papa ha ricevuto oggi la Comunità del Pontificio Collegio Portoghese di Roma.
Papa Francesco ha accolto ieri la rinuncia - presentata lo scorso febbraio - del Patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti Gregorio III Laham per raggiunti limiti di età. In attesa dell'elezione del suo successore, che dovrà ricevere dal Papa la comunione ecclesiastica, la Chiesa Greco-Melkita sarà retta da Mons. Jean-Clément Jeanbart, Arcivescovo di Aleppo dei Greco-Melkiti, Vescovo più anziano per ordinazione del Sinodo Permanente.