La lotta al terrorismo, con una particolare sensibilità per la persecuzione dei cristiani, ma con lo sguardo ben puntato sulla situazione generale. Il lavoro diplomatico, necessario per aiutare le missioni sul territorio. Lo sforzo umanitario. Sono questi i tre poli sui quali si concentra la diplomazia pontificia, secondo la sintesi che l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, ha fatto di fronte ai membri della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice lo scorso 20 maggio.
Due udienze brevi – di 20 e 15 minuti l’una – senza discorsi: come ogni anno, il Papa riceve i presidenti di Bulgaria e Macedonia in occasione della festa dei Santi Cirillo e Metodio, che secondo il calendario giuliano ricorre il 24 maggio. Quest’anno, si è tenuto il 26 per non accavallarsi con l’incontro del Papa con il presidente Trump. I due santi sono considerati patroni d’Europa.
Audace e creativo, libero, abitato dallo Spirito, fondato su Cristo e profeta della misericordia: così devono essere i missionari secondo Papa Francesco. Il Papa ha descritto le cinque caratteristiche del missionario, concedendo udienza alle Piccole Suore Missionarie della Carità riunite nel loro XII capitolo generale.
Discreto ma presente. Si può definire così il lavoro che il cardinale Agsotino Vallini ha svolto come Vicario del Papa per la Diocesi di Roma.
“Don Angelo – sono le parole del Papa a Mons. De Donatis alla conclusione degli Esercizi Spirituali 2014 – io vorrei ringraziarla a nome mio e di tutti noi, per il suo aiuto in questi giorni, il suo accompagnamento, il suo ascolto … Noi adesso torniamo a casa con un buon seme: il seme della Parola di Dio. E’ un buon seme, quello
"Un libro molto moderno". Ecco come l'arcivescovo Gaenswein presenta l'ultimo libro del Cardinale Sarah "La forza del silenzio". Dal sogno di diventare certosino fino alla prefazione di Benedetto XVI.
Da una parte, il presidente Trump che regala a Papa Francesco una scatola di libri di Martin Luther King. Dall’altra, Papa Francesco che ricambia con un medaglione per la pace, e il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace dedicato al tema della non violenza. L’atteso incontro tra Papa Francesco e il presidente statunitense Donald Trump, durato 31 minuti in tutto, si può riassumere in questo scambio di doni.
Per Papa Francesco il cammino della speranza è Emmaus. Nell’Udienza Generale odierna il Pontefice racconta l’esperienza dei due discepoli di Emmaus, di cui parla il Vangelo di Luca: “due uomini che camminano delusi, convinti di lasciare alle spalle l’amarezza di una vicenda finita male”.
E’ l’Apostolo Paolo il personaggio principale dell’omelia del Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, che ha presieduto la celebrazione della Santa Messa nella Basilica Vaticana nell’ambito dei lavori per la 70esima Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Un “attacco barbaro”, una “violenza senza senso”. Sono le parole di cordoglio di Papa Francesco, in un telegramma inviato dal Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin, dopo l’attacco terroristico avvenuto ieri sera al termine di un concerto per giovani e giovanissime all'Arena di Manchester, il più grande spazio per il divertimento della città.
Papa Francesco incontra in Vaticano il Presidente Irlandese Michael Higgins. Un colloquio privato di 15 minuti basato su argomenti quali la salvaguardia dei diritti dell’uomo e della sua dignità in ogni stadio e condizione di vita, la questione migratoria e l’accoglienza dei rifugiati, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.
“Che questo tempo forte che è il Capitolo Generale porti abbondanti frutti evangelici nella vita del vostro Istituto”. Inizia con un augurio il discorso di Papa Francesco alle partecipanti al Capitolo Generale delle Pie Discepole del Divin Maestro, incontrate oggi nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico. Il Papa auspica nel loro cammino frutti “di comunione con i fratelli e le sorelle della famiglia Paolina e con gli altri carismi e gli altri cristiani”.
I cinque nuovi cardinali scelti da Papa Francesco non raccontano solo l’attenzione di Papa Francesco per le periferie. Raccontano anche il lavoro missionario della Santa Sede.
Il quarto concistoro di Papa Francesco - annunciato ieri - somiglia moltissimo all'ultimo di Papa Benedetto XVI. Per quattro elementi. La sorpresa, l'esiguo numero di porpore, l'assenza di ultraottantenni e di cardinali italiani.
Con la promessa dello Spirito Santo Gesù ci assicura che non resteremo orfani. Sono parole che “trasmettono la gioia di una nuova venuta di Cristo”. Lo ha detto Papa Francesco introducendo il Regina Coeli della VI Domenica di Pasqua.
Il Papa ha nominato Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio per il Santuario Lauretano, nonché Delegato Pontificio per la Basilica di Sant'Antonio in Padova, Monsignor Fabio Dal Cin, della Diocesi di Vittorio Veneto, finora Officiale della Congregazione per i Vescovi.
“La lotta contro la povertà esige una migliore comprensione di essa come fenomeno umano e non meramente economico. Promuovere lo sviluppo umano integrale richiede dialogo e coinvolgimento con i bisogni e le aspirazioni della gente, richiede di ascoltare i poveri e la loro quotidiana esperienza di privazioni molteplici e sovrapposte, escogitando specifiche risposte a situazioni concrete. Ciò richiede di dar vita, all’interno delle comunità e tra le comunità e il mondo degli affari, a strutture di mediazione capaci di mettere insieme persone e risorse, iniziando processi nei quali i poveri siano i protagonisti principali e i beneficiari”. Lo ha detto il Papa, stamane, nel corso dell’udienza alla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.
Ancora una volta un Venerdì della Misericordia per Papa Francesco. Questo pomeriggio il Pontefice, come segno di vicinanza alle famiglie residenti nella periferia di Roma, ad Ostia, ha deciso che avrebbe benedetto casa per casa le loro abitazioni, come fa il parroco ogni anno, proprio durante il periodo pasquale.
"Con il cardinale Sarah, un maestro del silenzio e della preghiera interiore, la Liturgia è in buone mani". Lo scrive il Papa emerito Benedetto XVI nella prefazione al libro "La force du silence” - non ancora tradotto in italiano - e che sarà presentato prossimamente a Roma. La prefazione a firma di Benedetto XVI è stata pubblicata nella giornata di ieri su diverse testate on line di Stati Uniti, Germania e Italia.
Mauritania, Nepal, Trinidad e Tobago, Sudan, Kazakhstan e Niger, sei paesi i cui ambasciatori, non residenti, oggi hanno portato le loro credenziali al Papa che li ha ricevuto con un breve discorso: