Il ritorno di Papa Francesco in Cile, dove è stato da studente nel Centro Hurtado negli anni Sessanta, è cominciato con la preghiera sulla tomba del vescovo dei poveri Enrique Alvear Urrutia. Ed è questa fermata che dà il tono della visita di Papa Francesco, a partire dal suo primo incontro ufficiale, con le autorità del Paese. Cui dà il mandato di continuare a lavorare perché la democrazia sia veramente luogo di incontro per tutti. Con una nota a margine nel discorso, significativa: la richiesta di perdono per le vittime di abusi.
Appuntamento consueto il 25 gennaio alle ore 17.30, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, per Papa Francesco he presiederà la celebrazione dei Secondi Vespri della solennità della Conversione di San Paolo Apostolo, a conclusione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani sul tema: «Potente è la tua mano, Signore» (cfr. Es 15, 6).
È l’itinerario di fede dei discepoli di tutti i tempi, quello che seguono i primi apostoli, i quali vanno ad incontrare personalmente Gesù. Perché – sottolinea il Papa – “soltanto un incontro personale con Gesù genera un cammino di fede”. E questo incontro, nutrito con la preghiera e la meditazione, ci fa superare la “religiosità abitudinaria e scontata” da cui Francesco mette in guardia.
Nella Giornata Mondiale del Migrante, Papa Francesco lancia un appello affinché dubbi e timori sull’arrivo di migranti e rifugiati non “determinino le nostre risposte e condizionino le nostre scelte”.
Quale è la situazione dei cristiani perseguitati del mondo? Uno dei compiti della diplomazia pontificia è, appunto, quella di occuparsi dei cristiani sul territorio. E così diventano fondamentali i rapporti e i numeri, che aiutano a dare le dimensioni del rapporto sul campo. Questa settimana è stato pubblicato il rapporto di Open Doors. La sua classifica delle nazioni più a rischio è uno strumento di riflessione.
Il prossimo 28 gennaio Papa Francesco potrebbe sostare in preghiera davanti alla tomba del vescovo Stephan Chmil. Perché fu il vescovo Chmil a insegnare al giovane Papa il rito orientale, e creare quelle connessione con l’Est della Chiesa che sono così cruciali per il Pontificato. Sarà questo pezzo di storia che si concretizzerà con la visita di Papa Francesco alla Basilica di Santa Sofia della Chiesa Greco-Cattolico Ucraina, a Roma.
ll 2018 "sarà caratterizzato proprio da una speciale concentrazione dell’attenzione della Chiesa a tutti i suoi livelli sui giovani, quindi sulle loro attese, sulle loro aspirazioni, sulle sfide che devono affrontare e anche sulle speranze che portano con sé, come sulle debolezze e sulle paure. Quindi sarà un anno importante. La Chiesa vuole entrare veramente in dialogo con la realtà giovanile, vuole capire i giovani e vuole aiutare i giovani". Così il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, in una intervista rilasciata a Vatican News.
Papa Francesco continua il suo ciclo di catechesi sulla Santa Messa spiegando il significato del canto del “Gloria” e l'importanza dell'orazione della colletta.
Come di consueto, nell'approssimarsi di un viaggio apostolico, Papa Francesco ha rivolto un videomessaggio di saluto ai popoli di Cile e Perù. Il Pontefice tornerà in America Latina dal 15 al 22 gennaio.
I problemi che i giovani devono affrontare in una realtà globalizzata, il futuro dell’Unione europea nel dopo Brexit, la lotta alle mafie. E ancora, le minacce poste dal terrorismo internazionale, le questioni dell’ambiente e dell’invecchiamento demografico, l’indebitamento dei paesi in via di sviluppo.
L’ultima domenica del mese di gennaio Roma da secoli celebra la festa della traslazione dell’Icona della Salus Populi Romani. Quest’anno sarà Papa Francesco a celebrare la messa alle 9 di mattina nella Basilica di Santa Maria Maggiore per celebrare questo anniversario.
Pace, famiglia e migrazioni: Papa Francesco centra il suo discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede su questi tre pilastri, dopo una panoramica su alcune delle situazioni nel mondo che destano più preoccupazione.
Nel giorno del Battesimo di Gesù comprendiamo la grande umiltà del Nostro Signore. Lo ha detto Papa Francesco durante la preghiera mariana dell’Angelus in Piazza San Pietro. Dopo aver battezzato 34 bambini nella Cappella Sistina, Francesco si affaccia dalla finestra del Palazzo Apostolico e parla ai fedeli della solennità di oggi, il Battesimo di Gesù, “Colui che non aveva peccato, nel mettersi in fila con i penitenti, mescolato fra loro per essere battezzato nelle acque del fiume”.
E’ la festa del Battesimo di Gesù e come da tradizione, per la quinta volta nel suo Pontificato, Papa Francesco battezza 34 bambini. Nella sublime cornice della Cappella Sistina, nel giorno in cui termina il Tempo di Natale, Francesco amministra il Sacramento del Battesimo a 18 bambine e 16 bambini; ai genitori dei neonati Papa Francesco raccomanda: “Il vostro compito è trasmettere la fede e farlo con il dialetto dell’amore, della vostra casa, della famiglia”.
Subito dopo la celebrazione della Messa nella Basilica Vaticana, Papa Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico per recitare l’Angelus con i fedeli in Piazza San Pietro. Dopo aver riassunto in tre gesti l’opera dei Re Magi nell’omelia odierna, il Papa, nell’Angelus, presenta tre atteggiamenti con i quali è stata accolta la venuta di Gesù e la sua manifestazione al mondo: ricerca premurosa, indifferenza, paura.
E’ il Giorno dell’Epifania del Signore, il giorno dell'annuncio del calendario liturgico, c’è la proclamazione della Pasqua, che quest'anno cade il 1 aprile. Papa Francesco celebra la Messa nella Basilica Vaticana e nella sua omelia riassume in tre gesti l’opera dei Magi, i quali orientano il nostro percorso incontro al Signore: vedono la stella, camminano e offrono doni.
Papa Francesco inizia il nuovo anno con una bella sorpresa. Il Pontefice ha fatto visita ai 120 piccoli ricoverati presso la struttura dell’Ospedale Bambino Gesù di Palidoro, a 30 chilometri da Roma. Il Papa, per questo “Venerdì della Misericordia”, si è fermato con i bambini e ha benedetto tutte le famiglie che si trovano a trascorrere con i piccoli le feste del Natale nella sede dell’Ospedale creata da Paolo VI nel 1978. Francesco ha assicurato a tutti la sua preghiera e ha donato alle famiglie parole di conforto.
La cultura dell’incontro, l’alleanza tra scuola e famiglia e l’educazione ecologica. Sono i tre punti di riflessione che Papa Francesco propone all’Associazione Italiana Maestri Cattolici, ricevuti oggi presso la Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
Papa Francesco oggi ha ricevuto le credenziali del nuovo ambasciatore del Libano Antonio Raymond Andary.
E’ nato a Montevideo nel 1936 il nuovo ambasciatore dell’ Uruguay che questa mattina ha presentato le sue lettere credenziali al Papa. In effetti si tratta di un ritorno per Mario Juan Bosco Cayota Zappettini che è già stato ambasciatore presso la Santa Sede tra il 2005 e il 2011.