La commemorazione comune della Riforma "rimane una feconda opportunità per l’ecumenismo, perché ha segnato non un punto di arrivo, ma un punto di partenza nella ricerca ecumenica dell’unità piena e visibile tra di noi, sotto il triplice segno della gratitudine, del pentimento e della speranza, tutti e tre indispensabili se vogliamo davvero risanare la nostra memoria. Non è un caso che i nostri sforzi si stiano orientando verso lo studio di una questione ecumenica prioritaria su cui intendiamo soffermarci in futuro, ovvero la questione della natura della Chiesa". Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo la delegazione Evangelica-Luterana di Finlandia, in occasione della festa di Sant'Enrico.
Come già annunciato, il 2018 sarà un anno ricco di emissioni interessanti per gli appassionati di filatelia vaticana. Per il prossimo 6 febbraio ci saranno nuove emissioni filateliche vaticane sul 25esimo anniversario della morte del Beato Don Pino Puglisi e sulla Pasqua 2018.
Il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali termina con una preghiera modellata sulla "Preghiera semplice" (“dove c’è falsità, fa che portiamo verità”). Ma è anche un richiamo alle responsabilità dei giornalisti, perché operino un giornalismo “di pace”, fatto “da persone per le persone a servizio di tutte le persone”.
Di fronte al dramma della popolazione yazida, si comprende come “dal cuore dell’uomo possono scatenarsi forze oscure”. Lo dice Papa Francesco, incontrando una rappresentanza della popolazione yazida di Germania nell’auletta Paolo VI, prima dell’udienza generale.
Un nuovo appello di Papa Francesco per la Repubblica Democratica del Congo durante l’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro: “Purtroppo continuano a giungere notizie preoccupanti dalla Repubblica Democratica del Congo. Pertanto, rinnovo il mio appello perché tutti si impegnino ad evitare ogni forma di violenza. Da parte sua, la Chiesa non vuole altro che contribuire alla pace e al bene comune della società”.Un nuovo appello di Papa Francesco per la Repubblica Democratica del Congo durante l’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro: “Purtroppo continuano a giungere notizie preoccupanti dalla Repubblica Democratica del Congo. Pertanto, rinnovo il mio appello perché tutti si impegnino ad evitare ogni forma di violenza. Da parte sua, la Chiesa non vuole altro che contribuire alla pace e al bene comune della società”.
La meditazione dell’Udienza Generale di questo mercoledì in Piazza San Pietro si incentra sul viaggio di Papa Francesco appena trascorso in Cile e in Perù. Francesco, con emozione, ricorda quei giorni intensi e colorati prima in terra cilena e poi in quella peruviana. Piazza San Pietro è collegata con alcuni bambini malati che seguono l’Udienza Generale dall’Aula Paolo VI.
"La crisi finanziaria ha posto nuove difficoltà e al contempo nuove sfide per i governi come la crescita della disoccupazione e di nuove forme di povertà, come l’acuirsi del gap economico e sociale e la nascita di nuove forme di schiavitù, oltre alle radicate situazioni di conflitto". Lo scrive Papa Francesco nel messaggio inviato in occasione del “World Economic Forum” di Davos.
Un viaggio più difficile del previsto quello del Papa in Cile e Perù con due possibili chiavi di lettura: l’impegno per l’Amazzonia e la difesa della gente, soprattutto delle donne, dallo sfruttamento e la dolorosa questione degli abusi sessuali.
Papa Francesco è arrivato a Roma di rientro dal suo viaggio in Cile e Perù alle ore 14e10 circa. All’inizio del volo, l’appuntamento consueto per la conferenza stampa con i giornalisti. Tra i temi affrontati ci sono la corruzione, l’ambientalismo contro l’uomo, il matrimonio celebrato da Santiago del Cile a Iquique, la lotta alla povertà. Ma soprattutto il ricordo di Francesco di quel calore speciale che appartiene al popolo dell’America Latina.
Era prevedibile. Dopo la risposta sulla questione Barros in Chile ad un giornalista, il Papa avrebbe dovuto essere più chiaro con la stampa nella conferenza sul volo del ritorno.
Due giorni di lavoro per gli accompagnatori dell’ Opera Romana Pellegrinaggi con il rilancio di un nuovo catalogo di destinazioni.
La realtà non si corregge a colpi di photoshop, né può essere fatto al cuore, perché è “lì che si giocano i veri sentimenti”. Il penultimo atto della visita in Perù di Papa è un incontro con i giovani che si tiene in Plaza de Armas.
La missione lasciata ai vescovi peruviani da Papa Francesco nell’ultimo giorno del suo viaggio in Perù è ardua: prendere esempio da San Toribio, che fu arcivescovo di Lima e che Papa Francesco definisce, con San Giovanni Paolo II, “costruttore di unità ecclesiale”.
Una “madre meticcia”, perché in lei “trovano posto tutte le razze”: così Papa Francesco descrive la Vergine Maria, nella Plaza de Armas, in una veglia mariana durante la quale la statua della virgen de la Puerta de Otuzco, conosciuta come la “Mamita de Otuzco”, viene incoronata madre della Misericordia e della speranza.
La difesa della casa comune, che è poi anche una difesa della dignità umana, e l'appello per contrastare il “virus sociale” della corruzione:sono questi i temi centrali del discorso che Papa Francesco fa alle autorità del Perù, nella serata del primo giorno della seconda tappa del suo viaggio nelle Ande.
Un festival cinematografico sulla globalizzazione della carità per i 400 anni della Famiglia Vincenziana: si chiama Finding Vince, ed è l’evento conclusivo di un anno giubilare tutto dedicato al carisma di San Vincenzo de’ Paoli.
Papa Francesco ha nominato stamane il nuovo Vescovo di Acqui: si tratta di di Monsignor Luigi Testore, finora Responsabile della Comunità Pastorale “Beato Paolo VI” di Milano. Succede a Monsignor Pier Giorgio Micchiardi - 76 anni - che lascia per raggiunti limiti di età.
C’è anche un familiare delle vittime della repressione che è seguita al colpo di Stato del 1973, tra quelli che accolgono Papa Francesco al Santuario di Nuestra Senora di Lourdes.
Si chiama Iquique, e in lingua Aymara significa “Terra di sogni”. Ma la città che si affaccia sul Pacifico, luogo di accesso verso il Perù e anche verso la Bolivia, è il posto dove tante culture si incrociano. Per questo, l’ultima Messa di Papa Francesco in Cile è dedicata proprio all’integrazione dei popoli. Perché la terra dei sogni “continui ad essere anche terra dell’ospitalità”.
Si chiude oggi in Egitto la Conferenza internazionale a sostegno di Gerusalemme promossa dalla Università di Al-Azhar.