La necessità di sacerdoti, per coprire un territorio vastissimo che pure è strutturato in sole 4 diocesi. Quella di fondi, per aiutare le diocesi a vivere e raggiungere anche i posti più lontani, in un posto dove si è minoranza. Ma, soprattutto, la preghiera, perché quella è il mezzo più potente che c’è. Il vescovo Clemens Pickel di Saratov, presidente della Conferenza Episcopale Russa, delinea così le priorità per la Chiesa Cattolica nel Paese.
E' iniziata lunedì scorso con l'udienza concessa da Papa Francesco la visita ad Limina Apostolorum dei Vescovi della Conferenza Episcopale della Federazione Russa.
Nell’Udienza Generale odierna Francesco continua le sue catechesi sulla Santa Messa e commenta un passaggio fondamentale della celebrazione: la Liturgia della Parola. “Nella Liturgia della Parola – spiega il Pontefice - le pagine della Bibbia cessano di essere uno scritto per diventare parola viva, pronunciata da Dio stesso che, qui e ora, interpella noi che ascoltiamo con fede”.
“È un caso che ho studiato, ho fatto ricerche, l'ho fatto lavorare molto, e non ci sono prove”. Papa Francesco nel volo di ritorno dal Cile e Perù ha risposto così a chi gli chiedeva chiarimenti sulla vicenda del bes ovo Barros di Osorno.
Si chiama Veronica Antal, e la sua storia è simile a quella di Santa Maria Goretti. Non solo. Quando fu uccisa, vittima di una violenza cui lei non si concesse, stava proprio leggendo il libro sulla storia della santa. E lo aveva detto che, se le fosse successo lo stesso, avrebbe agito allo stesso modo.
Benedetto XVI voleva “allargare gli spazi di razionalità” e “coniugare tra loro la teologia, la filosofia, e le scienze, nel pieno rispetto dei loro metodi propri e della loro reciproca autonomia”. E oggi arriva un documento preciso sulla applicazione di un metodo che possa essere funzionale per tutte le istituzioni educative ecclesiale.
Il tema è quello della coscienza, quella che serve per essere esperti della coscienza dei fedeli cristiani e quella che si unisce alla certezza morale che è data grazie alla luce dello Spirito Santo
“Responsabilità. Essere responsabili significa essere capaci di rispondere. Non è solo questione di analizzare le cause della violenza e di rifiutarne le logiche perverse, ma di essere pronti e attivi nel rispondervi. Pertanto, il nemico contro cui lottare non è soltanto l’odio, in tutte le sue forme ma, ancor più alla radice, l’indifferenza”. Lo ha detto Papa Francesco ai partecipanti alla Conferenza Internazionale sulla responsabilità degli Stati, delle Istituzioni e degli Individui nella lotta all’Anti-Semitismo e ai crimini connessi all’odio antisemitico, che si tiene oggi a Roma presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La vicinanza di Papa Francesco per il conflitto dimenticato in Ucraina arriva al termine di un discorso centrato su tre figure chiave della storia della Chiesa greco cattolica e due parole. Perché il Papa sa che la numerosa comunità ucraina in Italia, e in particolare a Roma, ha il pensiero rivolto al proprio Paese, un cuore palpitante “non solo di affetto, ma anche di angoscia, soprattutto per il flagello della guerra e per le difficoltà economiche”.
La lebbra è una malattia antica, eppure “nonostante l’enorme progresso compiuto dall’umanità”, non si è ancora riuscita a debellare”, e per di più le vittime sono ancora emarginate a causa dello stigma sociale a causa della loro malattia. Lo sottolinea il Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio alla Promozione dello Sviluppo Integrale, in un messaggio pubblicato in occasione della Giornata Mondiale della Lebbra.
Dopo aver celebrato la Messa a Santa Maria Maggiore Papa Francesco si è presentato puntuale alla finestra del Palazzo Apostolico per la recita dell'Angelus.
“La presenza della Madre rende questo tempio una casa familiare a noi figli. Insieme a generazioni e generazioni di romani, riconosciamo in questa casa materna la nostra casa, la casa dove trovare ristoro, consolazione, protezione, rifugio. Il popolo cristiano ha capito, fin dagli inizi, che nelle difficoltà e nelle prove bisogna ricorrere alla Madre”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della Messa presieduta nella Basilica di Santa Maria Maggiore in occasione della Festa della Traslazione dell’Icona della Salus Populi Romani. L’Icona - recentemente restaurata.
“La Croce Rossa svolge in tutta Italia e nel mondo un servizio insostituibile, prezioso sia per l’opera che materialmente compie, sia per lo spirito con cui la compie, che contribuisce a diffondere una mentalità nuova, più aperta, più solidale”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo stamane nell’Aula Paolo VI i membri della Croce Rossa Italiana.
La sua morte ha chiuso la lunga carneficina dei cristiani di Algeria. Il vescovo Pietro Claverie di Oran, domenicano, fu ucciso in Algeria l’1 agosto 1996, chiudendo così il conto di una carneficina cominciata nella primavera del 1994, che ha vide 19 tra religiosi e religiose di Algeria assassinati dai terroristi islamici. La loro causa di beatificazione è stata aperta collettivamente, ed intitolata “Monsignor Claverie e i suoi 18 compagni”. E Papa Francesco ha firmato il 26 gennaio il decreto che ne riconosce il martirio.
Il Papa ha ricevuto il Presidente della Repubblica di Haiti, il Sig. Jovenel Moïse, che successivamente ha incontrato Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati
“Tre secoli di vita costituiscono certamente un traguardo significativo, ma non devono essere l’occasione né per guardare narcisisticamente a sé stessi, né per volgersi nostalgicamente al passato. Piuttosto, rappresentano lo stimolo per una rinnovata consapevolezza della propria identità e per un rilancio della propria missione nella Chiesa”. Lo ha detto Papa Francesco ai membri della “Pontificia Academia Theologica”, che celebra quest’anno i tre secoli di istituzione, avvenuta il 23 aprile 1718 con Breve da parte del Papa Clemente XI.
“Vi ringrazio per il vostro impegno quotidiano di sostegno al magistero dei Vescovi, nella tutela della retta fede e della santità dei Sacramenti, in tutte le varie questioni che oggi richiedono un discernimento pastorale importante, come nell’esame dei casi relativi ai graviora delicta e delle domande di scioglimento del vincolo matrimoniale in favorem fidei”.
“Alla vigilia di questa visita del Papa, abbiamo distribuito dei lavori speciali che portano il nome di padre Kowcz.” L’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, a capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, introduce così un grande personaggio dell’ecumenismo contemporaneo. E così il Beato Emilian Kowcz diventa uno dei tre personaggi intorno ai quali ruoterà la visita di Papa Francesco alla Basilica di Santa Sofia.
“Nell’ultimo secolo abbiamo finalmente compreso di trovarci insieme sulle rive del Mar Rosso”. Papa Francesco spiega così l’ecumenismo, durante la riflessione dei Vespri ecumenici a San Paolo nella solennità della conversione dell’ Apostolo.
È partita, anzi sono già caldi i motori della macchina organizzativa che sta lavorando alla preparazione dell’Incontro mondiale delle famiglie (World Meeting Family 2018). L’appuntamento, che avrà per tema “Il Vangelo della Famiglia. Gioia per il mondo”, si terrà a Dublino dal 21 al 26 agosto 2018 e vedrà confluire nella capitale irlandese famiglie di tutto il mondo. Oggi, presso la Sala Stampa della Sala Sede, sono state presentate le sette catechesi “semplici e stimolanti, per scandire i passi di avvicinamento delle diocesi, ma anche delle parrocchie e delle singole famiglie” in preparazione al IX Incontro.