Giovanni XXIII è stato "un uomo, un santo che non conosceva la parola nemico, al quale non piacevano parole come crociate o proselitismo e che invece cercava sempre ciò che unisce, che aveva fiducia in Dio e nell’uomo a sua immagine. Era consapevole che la Chiesa è chiamata a servire l’uomo in quanto tale, e non solo i cattolici; a difendere anzitutto e dovunque i diritti della persona umana e non solamente quelli della Chiesa cattolica, consapevole che il Papa deve costruire ponti". Così Papa Francesco, in una intervista a L'Eco di Bergamo, ricorda la figura del suo predecessore San Giovanni XXIII, la cui salma arriva oggi nella diocesi lombarda.
Dopo quelli della Birmania, sono giunti a Roma i Vescovi della Conferenza Episcopale del Bangladesh - Paese che il Papa, insieme al Myanmar aveva visitato lo scorso anno - per la visita ad limina.
Durante l’Udienza Generale Papa Francesco ricorda una grande festa dei cattolici cinesi. E’ la ricorrenza della Beata Vergine Maria “Aiuto dei cristiani”, particolarmente venerata nel santuario di Sheshan, presso Shanghai, in Cina.
Papa Francesco inizia oggi un nuovo ciclo di catechesi sul sacramento della Confermazione, incentrando la sua meditazione in modo particolare sulla testimonianza cristiana. “Dopo le catechesi sul Battesimo, questi giorni che seguono la solennità di Pentecoste ci invitano a riflettere sulla testimonianza che lo Spirito suscita nei battezzati, mettendo in movimento la loro vita, aprendola al bene degli altri”, commenta il Pontefice durante l’Udienza Generale in Piazza San Pietro.
Dopo i colloqui con un gruppo di vittime e con i vescovi cileni che hanno in blocco rimesso il loro mandato nella mani del Papa, giunge la conferma di un nuovo ciclo di incontri.
Gli utili sono in lieve calo, ma sono stati tutti devoluti in opere di beneficienza. E c’è in generale l’esigenza di mostrare che tutti gli investimenti dell’Istituto per le Opere di Religione non sono speculazione, non sono “soldi per far soldi” – nelle parole di monsignor Giovan Battista Ricca, prelato dell’Istituto – ma piuttosto un modo di aiutare davvero le “Opere di Religione”, secondo un “approccio basato sulla fede” che, in qualche modo, si contrappone all’ “approccio basato sui rischi” utilizzato nel campo degli investimenti.
Si celebra oggi in tutta la Chiesa per volere esplicito di Papa Francesco la memoria liturgica obbligatoria di Maria Madre della Chiesa.
Una Chiesa “femminile”, chiamata ad andare sulle strade della “tenerezza”, ricordandosi che la Chiesa è “madre”. Papa Francesco descrive così la Chiesa nella omelia quotidiana nella Domus Sanctae Marthae.
Non solo le canonizzazioni di Paolo VI, dell’arcivescovo Romero e di altri quattro santi della carità. Oltre al Concistoro che ha fissato la data per celebrare i nuovi santi, Papa Francesco il 19 maggio ha ricevuto il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e ha autorizzato i decreti che riconoscono le virtù eroiche di 12 Servi di Dio.
Con il suo quinto concistoro, annunciato ieri, Papa Francesco ridisegna nuovamente il profilo della Chiesa del prossimo futuro.
Dopo aver nominato la situazione in Terrasanta nell’omelia della Messa di Pentecoste, Papa Francesco ritorna sulla questione al Regina Coeli. E fa un appello per il Venezuela.
Nella strada da Gerusalemme a Gaza, l’apostolo Filippo predica al funzionario etiope, e lo battezza, nella prima tappa di una predicazione che va sempre lontano. Ma la predicazione di Filippo, il suo coraggio nell’evangelizzare, nascono nel giorno di Pentecoste. E questa storia viene accennata nella omelia di Pentecoste di Papa Francesco, tutta dedicata all’imprevedibilità dello Spirito, che cambia cuori e vicende. Menzionando Gaza, Papa Francesco sottolinea: “Come suona doloroso oggi, questo nome! Lo spirito cambi i cuori e le vicende e porti pace nella Terra Santa”.
“La fede cristiana resta sempre giovane quando si apre alla missione che Cristo ci consegna”. Lo scrive il Papa nel messaggio per la 92.ma Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica 21 ottobre 2018.
Paolo VI e l’arcivescovo Oscar Romero, insieme agli altri quattro santi della carità, saranno canonizzati il 14 ottobre 2018, durante il Sinodo dei vescovi.
Il Concistoro di domani 19 maggio oltre a Paolo VI e Oscar Romero prevede anche la conferma della santità di Francesco Spinelli, Sacerdote diocesano, Fondatore dell’Istituto delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, di Vincenzo Romano, Sacerdote diocesano, di Maria Caterina Kasper, Vergine, Fondatrice dell’Istituto delle Povere Ancelle di Gesù Cristo e di Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù al secolo, Nazaria Ignazia March Mesa, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore Misioneras Cruzadas de la Iglesia.
Al termine degli incontri con Papa Francesco - che li aveva convocati a Roma per fare il punto circa “le circostanze e le sfide straordinarie poste dagli abusi di potere, sessuali e di coscienza che si sono verificati in Cile negli ultimi decenni” - tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale Cilena hanno rassegnato al Pontefice le loro dimissioni
E’ durato circa mezz’ora il colloquio privato tra Papa Francesco e il Presidente della Repubblica del Benin, Patrice Talon, ricevuto oggi in Vaticano. Sottolineato "il positivo contributo della Chiesa cattolica alla società beninese, specialmente nei campi dell’educazione, della salute e della promozione umana", come riporta il comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Nuovo Vescovo Ausiliare per la Diocesi di Roma. Il Papa ha scelto Gianpiero Palmieri, del clero romano, Parroco della Parrocchia San Gregorio Magno e Responsabile per la Formazione Permanente del Clero.
E’ morto il Cardinale Dario Castrillon Hoyos: avrebbe compiuto 89 anni il prossimo luglio. Colombiano, era nato a Medellin il 4 luglio 1929.
Un comunicato del direttore della Sala Stampa della Santa Sede Greg Burke informa che. Alle ore 18:40 di questa sera è finito l'ultimo dei quattro incontri che il Santo Padre ha tenuto con i 34 vescovi cileni nell'auletta dell'Aula Paolo VI. Alla fine di questo periodo di discernimento e incontro fraterno, Papa Francesco ha consegnato a ciascuno dei suoi fratelli nell'episcopato la lettera che segue: