Il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, è stato ricevuto in udienza stamani in Vaticano da Papa Francesco. Nel corso dell’incontro il Gran Maestro ha illustrato le principali attività in ambito umanitario e diplomatico svolte dall’Ordine di Malta nel corso dell’ultimo anno.
Il medio Oriente è un crocevia di situazioni difficili in Medio Oriente c’è il rischio, non voglio dire la volontà, ma il rischio di cancellare i cristiani.
I temi sono quelli cari al Papa: ecumenismo, migranti, pace, diritti umani e rifugiati. “Credo che c’è una parola comune: incontro. È stata una giornata di incontri, variegati” ha detto Francesco per descrivere con i giornalisti nel volo di rientro le ore trascorse a Ginevra. Si è parlato di giovani al pranzo di Bossey e di rifugiati.
Una croce per rappresentare la disabilità e una bottiglia di acqua a rappresentare il comune impegno ecologico. Dopo il pranzo nel Centro Ecumenico di Bossey, il segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese Olav Fykse Tveit dà a Papa Francesco questi due doni simbolici, nel giardino dell’istituto che un tempo era un castello, e che sorge in una terra da tempo immemore conosciute come “terre sainte.”
Papa Francesco lo sottolinea chiaramente: nella “grande impresa in perdita dell’ecumenismo”, fatta di passi avanti e passi indietro, la necessità è quella di “camminare secondo lo Spirito”, rigettando la mondanità che ha causato le divisioni del popolo cristiano.
Papa Francesco nell’Udienza Generale odierna continua il suo ciclo di catechesi sui comandamenti. “Essi non vivono per sé stessi, ma sono parte di una relazione, quella dell’Alleanza fra Dio e il suo Popolo. Il testo non dice: questi comandamenti, ma queste parole”, specifica il Pontefice.
Papa Francesco invia un messaggio di ringraziamento e solidarietà ai partecipanti a “Il Pasto dell’Incontro”, organizzato da Caritas Roma, Caritas Internationalis e Caritas Italiana. Nell’ambito della campagna Share the Journey, “Condividiamo il Cammino”, nella Settimana Mondiale di Azione, Papa Francesco ha voluto dare il suo contributo.
La chiave principale del lavoro del Sinodo per i giovani si basa sul concetto di discernimento con un lavoro in tre parti come spiega lo strumento di lavoro.
Tre parole chiave (riconoscere, interpretare e scegliere); tre momenti preparatori (il documento preparatorio; il seminario internazionale; il pre-sinodo dei giovani); un filo comune, che è quello dell’ascolto. L’Instrumentum Laboris del Sinodo sui giovani si presenta così.
Un “pellegrinaggio ecumenico”, tutto concentrato sulla visita al Consiglio Ecumenico delle Chiese: Papa Francesco ha voluto caratterizzare così il viaggio a Ginevra, e per questo non ci sono incontri nelle grandi organizzazioni internazionali, che pure sono presenti a Ginevra, e cui pure la Santa Sede partecipa.
Dopo quelli di Burkina Faso e Niger e quelli di Liberia, Gambia e Sierra Leone, sono ancora una volta i Vescovi africani ad incontrare il Papa per la visita ad limina: questa volta è il turno della Conferenza Episcopale dell’Uganda. Il Paese africano ha ricevuto la visita di Papa Francesco nel 2015, e in precedenza era stato visitato anche da Giovanni Paolo II nel 1993 e da Paolo VI nel 1969.
Durante l’Angelus di oggi in Piazza San Pietro, Papa Francesco ripercorre la pagina evangelica odierna commentando le due parabole di Gesù che svela alle folle il Regno di Dio. E infine lancia due appelli: uno per la pace nello Yemen e uno per la Giornata Mondiale del Rifugiato.
Papa Francesco consegna il discorso preparato per la visita in Vaticano della Delegazione del Forum delle Associazioni Familiari, in occasione del 25° anniversario della nascita dell’attività associativa. Lo consegna e parla a braccio, “con il cuore”, dopo aver sentito il discorso del Presidente del Forum delle Famiglie.
Orsola Benincasa per tutta la sua vita “ha cercato la piena conformazione a Cristo crocifisso, anche grazie alle esperienze mistiche. Innamorata dell’Eucaristia, ha fatto di questo Sacramento il centro e il nutrimento della sua vita. Radicata in Cristo e attratta dalla luce dell’Immacolata Concezione, vi ha lasciato un carisma che è inseparabilmente cristocentrico e mariano; e, come testamento, di vivere senza altra regola che l’amore”. Lo ha detto il Papa stamane ricevendo in udienza le Suore Teatine dell’Immacolata Concezione, che celebrano i 400 anni dalla morte della loro fondatrice, la Venerabile Orsola Benincasa.
“Il lavoro sta al cuore della vocazione stessa data da Dio all’uomo, di prolungare la sua azione creatrice e realizzare, attraverso la sua libera iniziativa e il suo giudizio, un dominio sulle altre creature che si traduca non in asservimento dispotico, ma in armonia e rispetto”.
Oggi, sfortunatamente, vediamo che sfide sempre più pressanti e complesse caratterizzano il fenomeno migratorio, mentre molti dei problemi che stiamo discutendo nel nostro tempo rimangono senza una risposta adeguata.
“Spesso, ho timore che tante iniziative pur meritevoli e necessarie, siano rivolte più a compiacere noi stessi che a recepire davvero il grido del povero”. Nel messaggio per la Seconda Giornata Mondiale dei Poveri, Papa Francesco stigmatizza chi usa per i poveri “parole di rimprovero”, chiede di comprendere che il modo cristiano di vivere è diverso da quello del mondo, “che emargina i poveri e li considera uno scarto e una vergogna”, mentre i discepoli di Cristo sono “chiamati a dare loro la precedenza”.
“E' solo lavorando insieme, in squadra, che potete dare un senso a tutte queste nuove informazioni. L’universo è immenso e, man mano che cresce la nostra comprensione di esso, aumenta anche la necessità di imparare a gestire il flusso di informazioni che ci giungono da tante fonti”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti alla Scuola estiva di Astrofisica promossa dalla Specola Vaticana.
Il Papa ha inviato un messaggio in occasione dell'evento "II Colloquio Santa Sede - Messico sulla migrazione internazionale", promosso dalla Segreteria per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato e dall’Ambasciata del Messico presso la Santa Sede, con la collaborazione della Pontificia Accademia delle Scienze e della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
“Abbiamo avuto un dialogo molto profondo con il Santo Padre che si interessa molto della situazione in Scandinavia, in particolare si è parlato di migrazioni, ecumenismo e secolarizzazione”.