Nella mattina del 6 agosto, festa della Trasfigurazione del Signore e quarantesimo anniversario della morte di Paolo VI, Papa Francesco è sceso nelle Grotte vaticane per raccogliersi in preghiera silenziosa davanti alla tomba del suo predecessore.
"Profondamente triste" per la tragedia del terremoto in Indonesia, Papa Francesco "assicura la sua vicinanza nella preghiera e la solidarietà a tutti i colpiti". Così il Papa esprime il suo cordoglio per le vittime del terremoto di questa notte in Indonesia in un telegramma inviato alle autorità ecclesiastiche e civili, a firma del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin. Intanto il bilancio dei morti a causa del sisma sono circa 140.
40 anni fa, era il 6 agosto 1978, Papa Paolo VI moriva a Castel Gandolfo all’età di 80 anni. Si concludeva un pontificato durato 15 anni, iniziato il 21 giugno 1963.
“Gesù è venuto a portarci qualcosa di più, ad aprire la nostra esistenza a un orizzonte più ampio rispetto alle preoccupazioni quotidiane”. Papa Francesco lo ha detto commentando il passo del Vangelo domenicale prima di recitare la preghiera dell’Angelus a mezzogiorno.
Il digitale e il turismo, questo il tema della Giornata Mondiale del Turismo, promossa dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) che si celebra ogni anno il 27 settembre
Non si tratta solo della fotografia dello stato della diplomazia pontificia nel 1914, quando Pio X muore e viene eletto Benedetto XV. Il rapporto sull’attività svolta nel pontificato di Pio X, coordinato dall’allora monsignor Eugenio Pacelli e consegnato al nuovo Papa, racconta anche di un cambio di passo, dando tutti gli indizi di quello che sarà la diplomazia del Papa nel secolo successivo.
“Si deve affermare con forza che la condanna alla pena di morte è una misura disumana che umilia, in qualsiasi modo venga perseguita, la dignità personale. E’ in sé stessa contraria al Vangelo perché viene deciso volontariamente di sopprimere una vita umana che è sempre sacra agli occhi del Creatore e di cui Dio solo in ultima analisi è vero giudice e garante”.
“E’ necessario ribadire pertanto che, per quanto grave possa essere stato il reato commesso, la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona”. Lo aveva preannunciato Papa Francesco che qualcosa sarebbe cambiato nel Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica riguardo la pena di morte. Oggi, in un bollettino diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede, è stata approvata la nuova redazione del n. 2267 del Catechismo.
“Ci vuole una grande libertà, senza libertà non si può essere Gesuita. E una grande obbedienza al pastore; il quale deve avere il grande dono del discernimento per permettere a ognuno dei rospi di scegliere quello che sente che il Signore gli chiede. Questa è l’originalità della Compagnia: unità con grande diversità”. Lo ha detto Papa Francesco in un dialogo a braccio con i partecipanti all'incontro "European Jesuits in formation" nell’auletta dell’Aula Paolo VI, prima dell'Udienza Generale di ieri.
Papa Francesco si è recato ieri presso la Curia generalizia dei gesuiti per festeggiare Sant'Ignazio di Loyola di cui la Chiesa ieri ne celebra la memoria.
Riprendono le Udienze Generali dopo la pausa estiva. Papa Francesco nella prima Udienza di agosto in Aula Paolo VI, per le temperature decisamente elevate di Roma, parla dell’idolatria continuando le sue catechesi sui comandamenti. Il Pontefice ne espone rischi e pericoli.
Sono più di 60.000 i chierichetti che partecipano al “XII Pellegrinaggio internazionale dei ministranti” che si è aperto domenica a Roma per concludersi il 3 agosto, con al centro l’udienza del Papa in programma oggi in piazza San Pietro.
“Costruiamo ponti intorno alle nostre differenze, e le portiamo nel’armonia della coesistenza cristiana”. Il vescovo Ladislav Nemet, di Zrenjanin (Serbia) spiega così il movimento dei ministranti di cui lui è presidente. Sono arrivati a Roma ieri sera, e in 60 mila ci saranno stasera, in piazza San Pietro, per incontrare Papa Francesco.
Papa Francesco ha accettato la rinuncia dell’arcivescovo Philip Edward Wilson, di Adelaide. Condannato a 12 mesi di reclusione lo scorso 3 luglio per aver coperto un sacerdote riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori, già non esercitava più la guida pastorale dell’arcidiocesi, perché Papa Francesco aveva nominato il 3 giugno un amministratore apostolico “sede plena”.
Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti all’Assemblea Mondiale delle Comunità di Vita cristiana, in corso a Buenos Aires in occasione del 50/mo anniversario della fondazione.
Il brano evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci è un invito “a non distogliere lo sguardo da quel Gesù che domenica scorsa, nel Vangelo di Marco, vedendo una grande folla, ebbe compassione di loro. Oggi Giovanni ci mostra nuovamente Gesù attento ai bisogni primari delle persone. Il ragazzo che mette a disposizione i pani e i pesci è coraggioso e anche lui ha compassione, i giovani sono così, e noi dobbiamo aiutarli”. Lo ha detto il Papa, stamane, nel corso del consueto Angelus domenicale.
L’Arcivescovo emerito di Washington Theodore Edgar McCarrick ha presentato ieri a Papa Francesco la rinuncia da membro del Collegio Cardinalizio. Il Papa ha accettato le dimissioni del presule statunitense.
Due nuovi vescovi per altrettante diocesi italiane. Stamane, infatti, il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche di Monsignor Francesco Giovanni Brugnaro e ha chiamato a succedergli Don Francesco Massara.
“Sarajevo è una città ponte. Il vostro incontro è ispirato a questo motivo dominante, che mette in guardia sulla necessità di costruire, in un ambiente di tensione e divisione, nuovi percorsi di vicinanza tra popoli, culture e religioni”. Lo scrive il Papa nel messaggio recapitato agli organizzatori della terza conferenza mondiale sull'etica teologica che si sta svolgendo nella capitale bosniaca.
C’è un “progetto diabolico per combattere la famiglia, e in definitiva per combattere il desiderio di Dio”, e chi “presume di capire più di Dio, perché combattere la famiglia significa questo, è al servizio del demonio”. Il Cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano, lo sottolinea nell’omelia della festa di Sant’Anna, durante la messa celebrata nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano.