Il Sinodo vive uno dei primi momenti di dibattito serrato, quello dei Circoli Minori che domani presenteranno la loro prima relazione in Congregazione generale.
E’ durato esattamente 33 minuti il colloquio privato tra il Papa e il Presidente della Repubblica di Montenegro Milo Ðjukanović, ricevuto stamane in udienza nel Palazzo Apostolico.
Il tema degli abusi è stato parte del Sinodo dei vescovi, era già nell’instrumentum laboris, un momento molto importante è stato il mea culpa sul tema espresso dall’arcivescovo Fischer di Sydney: lo sottolinea l’arcivescovo Charles J. Scicluna di La Valletta.
“Una concessione che serve a tamponare le falle prodotte dal nostro egoismo, ma non corrisponde all’intenzione originaria del Creatore”. Così Papa Francesco ha commentato nel passo del Vangelo di questa domenica le parole di Gesù “ per la durezza del vostro cuore” riferito alla legge mosaica sul ripudio.
Dopo la dichiarazione della Sala Stampa della Santa Sede sulla vicenda che riguarda l'ex cardinale McCarrick, e sulle dichiarazione di Carlo Maria Viganò ex nunzio negli Stati Uniti, oggi il Prefetto della Congregazione per i vescovi, il cardinale Ouellet ha pubblicato un lunga lettera indirizzata a Viganò. Ecco il testo integrale in una traduzione di lavoro della Sala Stampa della Santa Sede dall' orginale francese:
Una festa, un evento di incontro e di ascolto e le riposte del Papa ai giovani universitari a pochi giorni dall’inizio del Sinodo dei Vescovi dedicati ai giovani.
La fine delle discussioni generali del Sinodo è caratterizzata da una intervista improvvisata a Papa Francesco di uno dei padri sinodali, il vescovo Emmanuel Gobilliard, ausiliare di Lione.
"Dopo la pubblicazione delle accuse riguardanti la condotta dell’Arcivescovo Theodore Edgar McCarrick, il Santo Padre Francesco, consapevole e preoccupato per lo smarrimento che esse stanno causando nella coscienza dei fedeli, ha disposto che venga comunicato quanto segue".
Sono tre i Circoli Minori per la lingua italiana e tre i relatori incaricati di raccogliere e presentare i temi discussi: l’arcivescovo Vincenzo Paglia, il teologo e vescovo Bruno Forte e il vescovo assistente di Azione Cattolica Pietro Maria Fragnelli. I moderatori sono tre cardinali: De Donatis, Filoni e Ravasi.
Quando il Papa crea i nuovi cardinali, questi vengono poi inseriti nella Curia romana, come membri dei vari dicasteri. Papa Francesco ha così deciso oggi le destinazioni dei cardinali creati nel concistoro del 28 giugno. In più, il Papa ha anche nominato membri e consultori del Dicastero Laici, Famiglia e Vita, che ora trova finalmente una forma definita, includendo tra l’altro tre coppie di coniugi tra i membri e due coppie di coniugi tra i consultori.
Un vero inno alla ricchezza della diversità dei riti nella Chiesa cattolica. Papa Francesco lo ha fatto ricevendo i pellegrini della comunità Greco-Cattolica in Slovacchia, una “espressione della bellezza della varietà delle forme della vita ecclesiale, di quella varietà che «non solo non nuoce all’unità della Chiesa, ma anzi la manifesta»”.
Ascoltare, empatia, teologia dello scarto. Sono tre parole che hanno colpito Papa Francesco durante il dibattito sinodale. Dopo tre giorni nell’aula del Sinodo si parla ancora dei problemi dei giovani, si ascolta cioè.
È ancora Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero vaticano per la comunicazione, ad aprire il briefing odierno sui lavori sinodali presso la Sala Stampa Vaticana. “Il Sinodo si rivolge ai giovani di tutto il mondo – precisa Ruffini - parlare il loro linguaggio è inserirsi anche nei loro contesti;come quello di guerra, di poco lavoro, ognuno con le proprie esperienze, anche terribili come di droga, narcotrafficantin ecc. La Chiesa si rivolge anche a loro, come una Madre, essi anche sono la Chiesa e devono sapere che la Chiesa è anche la loro casa. Non sono oggetti, sono i protagonisti”. Durante la riunione sinodale è stata anche avanzata la proposta di un Pontificio Consiglio per i giovani.
Il rapporto tra Chiesa, giovani e sport è il tema affrontato ieri dal Vescovo Marian Florczyk, delegato della Conferenza Episcopale Polacca per lo sport durante i lavori della II Congregazione Generale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Proseguono in Vaticano i lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Ieri pomeriggio Papa Francesco ha dato il via alla sessione con il suo discorso introduttivo.
E’ Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero Vaticano per la comunicazione, ad aprire il primo briefing del Sinodo 2018 per i giornalisti presso la Sala Stampa Vaticana: “Non sarà un resoconto come fosse un dibattito o un convegno, ma nel rispetto del Sinodo e del sentirsi una cosa sola cercheremo di raccontare il pensiero del Sinodo nella sua comunione”.
Quella che si è aperta solennemente ieri è la Seconda Assemblea Generale Ordinaria presieduta da Papa Francesco. L’esordio in un Sinodo per il successore di Benedetto XVI è tuttavia nel 2014, nella Terza Assemblea Generale straordinaria dedicata al tema “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
Con la Messa solenne celebrata stamane in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha aperto la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, l’attesa sessione dedicata ai giovani.
E’ ufficialmente iniziato il terzo Sinodo convocato da Papa Francesco. Il Pontefice ha raggiunto i 267 Padri Sinodali nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano e ha preso parte alla prima preghiera e alla sessione iniziale dei lavori.
Benedetto XVI è Papa da poco meno di sei mesi quando si trova - nell’ottobre 2005 - a presiedere il suo primo Sinodo. E’ l’XI Assemblea Generale Ordinaria e il tema prescelto riguarda "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”.