Papa Francesco ha accettato le dimissioni del cardinale Donald Wuerl. Il bollettino delle 12 lo comunica in poche righe: Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Washington (U.S.A.), presentata dall’Em.mo Card. Donald W. Wuerl.
Milioni di turisti ogni anno visitano i musei, e quanto incide questo sulla conservazione delle opere d'arte? E' uno dei temi della giornata di studi che oggi si svolge ai Musei Vaticani.
Dare più risalto all’esperienza dell’Eucarestia: è stata questa la richiesta dell’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz di Minsk, in un intervento durante la discussione generale sulla seconda parte dell’Instrumentum Laboris del Sinodo sui giovani.
“Papa Montini era un uomo di preghiera, un uomo di sacrificio, un uomo umile. L’Eucaristia e la preghiera sono sempre state il centro della sua vita”. Il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presentato così la figura di Papa Paolo VI, che sarà canonizzato il 14 ottobre prossimo da Papa Francesco.
Proseguono in Vaticano i lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Si lavora in particolare alla seconda parte dello Strumento di lavoro. Un clima “sereno e allegro”, come sottolinea più volte il Prefetto del Dicastero per la comunicazione vaticana Paolo Ruffini. La giornata è stata segnata da alcune proposte e novità.
Interventi liberi, e soprattutto arrivano gli italiani. Al Sinodo sono intervenuti Forte, De Donatis, Ciopolla, Zuppi, Fisichella che ha proposto un vero pellegrinaggio per i Padri, e il cardinale Baldisseri ha approvato, si farà forse alla tomba di Pietro.
È stato il tema della paternità al centro dell’intervento al Sinodo dell’arcivescovo Zbignevs Stankevics, arcivescovo di Riga (Lettonia) nella prima settimana di lavori del Sinodo.
In vista dell’imminente canonizzazione del Beato Paolo VI si è svolta ieri presso l’Ambasciata d’Italia presso la Sante Sede - alla presenza dell’Ambasciatore Pietro Sebastiani - la presentazione del libro “Quel giorno a Gerusalemme. Da Paolo VI a Papa Francesco” di Massimo Milone. Tra gli ospiti anche il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che ha rivelato il grande desiderio di Papa Francesco di canonizzare il suo Predecessore. “Al tempo della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II il Papa mi diceva sempre - ha raccontato il porporato - spero di poter canonizzare anche Paolo VI”. Un sogno che domenica realizzerà. E con il Cardinale Becciu - a margine della presentazione del volume di Milone - ACI Stampa ha parlato dell’attualità di Paolo VI.
Le due parole più frequenti sono discernimento e accompagnamento. Dal pomeriggio del 9 ottobre sono riprese le Congrgazioni generali e gli interventi. Ma soprattutto sono arrivate nel dibattito dell’ aula le questioni della fede, dei sacramenti, dell’annuncio.
Tre Cardinali e due vescovi, provenienti dai cinque continenti, sono stati eletti dal Sinodo dei vescovi nella Commissione per la Redazione del Documento finale, e Papa Francesco ha completato la squadra con tre membri di nomina pontificia: Sua Beatitudine Sviatosvlav Shevhchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; ed padre Eduardo Gonzalo Redondo, responsabile della Pastorale Giovanile di Cuba.
Giovanni Paolo II continua ad accompagnare dal cielo la Chiesa che è a Cracovia, lui che ha lasciato l’eredità di una “grande dedizione a Cristo” venuta anche dalla grande tradizione dei Santi polacchi, che ha anche permesso alla Polonia di rimanere ancora a Cristo, nonostante tutto. Prima dell’udienza generale, Papa Francesco incontra in Aula Paolo II i pellegrini dell’Arcidiocesi di Cracovia, giunti a Roma per il 40esimo anniversario dell’elezione di San Giovanni Paolo II al soglio pontificio.
Nel pieno delle attività del Sinodo sui giovani, Papa Francesco riprende le sue catechesi sui comandamenti nell’Udienza Generale odierna, in Piazza San Pietro. Il comandamento di oggi è “Non uccidere”, nella seconda parte del Decalogo, quella che riguarda i rapporti con il prossimo.
Si è parlato anche di giovani migranti, durante la prima settimana di discussione del Sinodo sui giovani. E a mettere sul tavolo la questione è stato padre Michael Czerny, gesuita, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per la Promozione per lo Sviluppo Umano Integrale.
“Papa Francesco, stamane, tornando a Santa Marta, è inciampato ed è caduto. Si è rialzato. Tranquilli, il Papa sta bene". Così il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, ha introdotto il briefing quotidiano sulla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Guardare i giovani con lo sguardo di Cristo. E’ un po’ questo il senso della prima parte più sociologica dello strumento di lavoro del Sinodo. Lo dicono i Circoli minori di lingua francese nelle loro relazioni. “ Ci hanno detto: noi siamo la Chiesa!”.
Da una parte, la necessità di rendere più “cristologica” la prima parte dell’Instrumentum Laboris, considerata di stampo troppo sociologico. Dall’altra, la necessità di evangelizzare in ambito digitale, con richieste precise di “guide alla lettura”, brevi videomessaggi ai giovani, comunicazione efficace, ma anche di ripristinare la fiducia dopo lo scandalo degli abusi sessuali. Nel mezzo, il grande dibattito sulla definizione delle famiglie, con una domanda di fondo: si può considerare famiglia solo il modello tradizionale?
Nelle loro relazione i Padri Sinodali del Circolo Hibericus A, coordinati dal Cardinale Oscar Anders Rodriguez Maradiaga, hanno sottolineato alcuni punti - a loro modo di vedere - fondamentali. A partire dall’essenza stessa del Sinodo che “non è solo per i giovani” ma anche per tutta la Chiesa.
L’emergenza di mettere maggiormente in luce la diversità dei vari contesti geografici e socio culturali nel documento finale del Sinodo ha rappresentato il leit motiv delle relazioni dei Circoli minori di lingua italiana.
La prima parte dell’Instrumentum Laboris della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi è pronta. “Dalla discussione della prima parte è emersa una Chiesa sempre più sinodale e meno autoreferenziale, il Sinodo è il frutto di un discernimento collettivo, dove emerge la volontà di parlare i linguaggi del tempo presente”, sottolinea il Prefetto del Dicastero Vaticano per la comunicazione Paolo Ruffini, intervenuto al consueto briefing per i giornalisti sul Sinodo presso la Sala Stampa Vaticana.
Una messa per la pacificazione della Corea sarà celebrata il 17 ottobre prossimo nella basilica vaticana dal cardinale Parolin segretario di Stato vaticano.