La Parola di Dio ha il potere di trasformare la vita, perché “è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa discerne i sentimenti e i pensieri del cuore”. Con questo passaggio della Lettera agli Ebrei Papa Francesco saluta e ringrazia la Delegazione della Società Biblica Americana, ricevuta oggi in Vaticano prima dell’Udienza Generale.
Papa Francesco continua la sua catechesi sul Sesto Comandamento “Non commettere adulterio”. Nell’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro il Papa evidenzia che “l’amore fedele di Cristo è la luce per vivere la bellezza dell’affettività umana”. “Non va, però, dimenticato che questo comandamento – sottolinea Papa Francesco - si riferisce esplicitamente alla fedeltà matrimoniale, e dunque è bene riflettere più a fondo sul suo significato sponsale”.
Dietro a tutto c’è lui, giovane entusiasta dell’ Eucaristia, Carlo Acutis.
Al Sinodo 2018 si è parlato molto di accompagnare i giovani, di stare loro vicino, e anche di guardare ai giovani che sono in realtà fuori dalla Chiesa. Ma ci sono anche i giovani che hanno fede, ma non è quella cattolica. E su questo, i giovani del Medio Oriente hanno una “esperienza imbattibile”.
“È vero che oggi c’è un’ondata di chiusura verso lo straniero, e ci sono anche tante situazioni di tratta delle persone straniere: si sfrutta lo straniero”.
Una divina liturgia presieduta dal Vescovo Eparchiale di Lungro, Donato Oliverio, e la presenza della comunità arbëreschë, italo-albanese è stata la apertura dell’ Anno accademico del Pontificio Istituto Orientale.
È stato un discorso a braccio quello di Papa Francesco ai partecipanti al XV Capitolo Generale della Congregazione dei Missionari di San Carlo, gli Scalabriniani, ricevuti oggi in Udienza al Vaticano. Il Papa ha consegnato il discorso preparato e ha parlato a cuore aperto agli Scalabriniani.
Il no all’evangelizzazione “triste”, il sì ad una evangelizzazione fatta con gioia sulla scorta dell’Evangelii Nuntiandi di San Paolo II, e l’invito a fare evangelizzazione in cammino: questo quello che Papa Francesco ha raccomandato ai giovani della diocesi di Viviers, per un mese in missione a La Rioja.
L’educazione è il primo impegno. Per la Chiesa del Myanmar, lì dove i cattolici sono minoranza e lì dove si vive una difficile transizione dalla dittatura militare, è importante educare i giovani, dare loro una opportunità. La Chiesa locale lo fa, guidata dal Cardinale Charles Bo, salesiano, che al Sinodo è stato uno dei presidenti delegati, e che ha accolto Papa Francesco in una storica visita in Myanmar. E il Cardinale offre ad ACI Stampa uno spaccato della situazione della sua terra.
Dopo aver celebrato la Messa conclusiva della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Papa Francesco ha recitato insieme ai fedeli l’Angelus domenicale.
Prima della conclusione della Messa presieduta dal Papa, è stata letta nella Basilica Vaticana la lettera che i Padri Sinodali hanno rivolto ai giovani di tutto il mondo.
Commentando il brano evangelico della guarigione del cieco Bartimeo, Papa Francesco - nell’omelia della Messa conclusiva della XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi - sottolinea un elemento tipico di Gesù, l’ascolto.
Clericalismo, mondanità spirituale e pettegolezzo: sono i tre pericoli che si trovano sul cammino sinodale, e che Papa Francesco elenca in un videomessaggio inviato all’arcidiocesi di Buenos Aires per l’apertura del Primo Sinodo Arcidiocesano sul tema “Camminiamo Insieme”. Il sinodo dura fino al 2019, ed è in preparazione al Giubileo per il 400esimo compleanno dell’arcidiocesi.
La conclusione del documento del Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani e alla vocazione è anche l’unica vera indicazione che emerge: la santità è la chiave di tutto.
La seconda parte del Documento Finale sui “Giovani, la fede e il discernimento vocazionale” è quella interpretativa. Questa, basata sull’episodio dei discepoli di Emmaus, filo rosso del Documento intero, è intitolata “Si aprirono loro gli occhi” e fornisce alcune chiavi di lettura fondamentali del tema sinodale.
Un documento in tre parti, divisi in quattro capitoli, nella cornice dell’icona di Emmaus (uno dei temi principali di uno dei gruppi in lingua inglese), che ha avuto una generale approvazione unanime in tutti i punti, tranne nella terza parte, dedicata alla sinodalità, la più discussa: si presenta così il documento finale del Sinodo dei vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, licenziato nell’ultima giornata dell’assemblea del Sinodo.
Papa Francesco ha concluso con il suo discorso a braccio i lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dopo l’approvazione del Documento Finale che è stato votato in giornata articolo per articolo. Domani mattina la celebrazione della Messa in San Pietro che sarà presieduta dallo stesso Pontefice insieme ai Padri Sinodali.
Il C9 - l’organismo che coadiuva il Papa nella riforma della Curia Romana - potrà avvalersi di una nuova figura. Il Papa infatti stamane ha nominato Segretario Aggiunto del Consiglio di Cardinali Monsignor Marco Mellino, finora Vicario Generale della Diocesi di Alba, elevandolo alla dignità episcopale e assegnandogli la sede titolare di Cresima. Monsignor Mellino è stato contestualmente nominato Membro del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.
“Condividiamo il tuo sogno: una Chiesa in uscita, aperta a tutti soprattutto ai più deboli, una Chiesa ospedale da campo. Siamo già parte attiva di questa Chiesa e vogliamo continuare a impegnarci concretamente per migliorare le nostre città e scuole, il mondo socio-politico e gli ambienti di lavoro, diffondendo una cultura della pace e della solidarietà e mettendo al centro i poveri, in cui si riconosce Gesù stesso”. Lo scrivono i giovani uditori presenti alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nella lettera che ieri - durante un momento conviviale con il Pontefice e i Padri Sinodali - hanno letto e consegnato a Papa Francesco.
Domani mattina verrà letto in Aula il Documento Finale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il testo sarà votato punto per punto e per l’approvazione è necessario almeno il sì dei due terzi. La maggioranza è calcolata sui presenti in Aula. I Padri Sinodali - in attesa di una conferma ufficiale - che hanno diritto di voto dovrebbero essere 263.