Ancora un viaggio apostolico per Papa Francesco: dopo quelli annunciati in Marocco ed Emirati Arabi Uniti, stavolta è il turno di Bulgaria e Macedonia. Lo ha annunciato Greg Burke, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Viviamo nell'anno in cui ricorre "il centesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, una tragedia di immense proporzioni che il mio predecessore Papa Benedetto XV non ha esitato a definire una inutile strage. Possano le lezioni apprese dalle due grandi guerre del ventesimo secolo, che hanno portato alla nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, continuare a convincere i popoli del mondo e i loro leader dell’inutilità dei conflitti armati e della necessità di risolvere le controversie attraverso paziente dialogo e trattativa". Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza gli Ambasciatori accreditati di Svizzera, Malta, Bahamas, Capo Verde, Estonia, Islanda, Turkmenistan, Grenada, Qatar e Gambia, in occasione della presentazione delle lettere credenziali.
Sono due i telegrammi di cordoglio di Papa Francesco per le stragi avvenute nelle ultime ore. Il Papa è “profondamente toccato dai drammatici eventi” che si sono verificati in Brasile e a Strasburgo.
Cammino e canto. È questo il “metodo semplice” di Maria nell’arte della missione e della speranza secondo Papa Francesco. Il Pontefice lo ricorda nel tradizionale appuntamento per la festa di Nostra Signora di Guadalupe.
Non sono più nove i Cardinali Consiglieri di Papa Francesco. A fine ottobre, Papa Francesco ha scritto ai Cardinali George Pell, Laurent Mosengwo Pasinyia e Francisco Javier Errazuriz, ringraziandoli per il lavoro svolto in questi anni. Non saranno rimpiazzati, vista la “fase dei lavori del Consiglio”. Il Consiglio rimarrà di sei membri, presumibilmente fino alla pubblicazione della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, che potrebbe in qualche modo istituzionalizzare la presenza del Consiglio dei cardinali tra le strutture di Curia.
Come annunciato alcuni giorni fa Papa Francesco si recherà negli Emirati Arabi Uniti dal 3 al 5 febbraio prossimi. Stamane la Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato il programma del Viaggio Apostolico.
Sette audaci domande suggerite da Gesù. Il Papa prosegue la catechesi sul Padre Nostro e lo definisce così.
Il titolo è magniloquente: “Breviloquia Francisci papae anno MMXVII, composita curia Officii litterarum Latinarum apud Secretariam Status”. Ma il libro, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, altro non è che la raccolta dei tweet in latino di Papa Francesco nel 2017, raccolti dall’Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato.
“Dio si mescola alla natura umana. Omelia sul Natale”, è la prima traduzione in lingua moderna di un’opera di Gregorio di Nissa ed è edito dalla Libreria Editrice Vaticana.
Comprendere i diritti umani, conoscerli a fondo, promuoverli nella loro interezza fino a proporne una riscrittura per rimettere al centro i valori, consultando tutto il popolo di Dio in un grande processo di rinnovata consapevolezza. Il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, delinea così la sfida futura in un intervento alla conferenza su “Diritti umani nel mondo contemporaneo: Conquiste, Omissioni, Negazioni”, organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Tutto secondo tradizione. Nessuna sorpresa negli appuntamenti di Papa Francesco per il periodo di Natale, che celebrerà nella notte della viglia, pronuncerà il tradizionale messaggio urbi et orbi nel giorno di Natale, terminerà l’anno presiedendo il canto del Te Deum e celebrerà poi la Messa dell’Epifania
“Osservando con attenzione le nostre società contemporanee, si riscontrano numerose contraddizioni che inducono a chiederci se davvero l’eguale dignità di tutti gli esseri umani, solennemente proclamata 70 anni or sono, sia riconosciuta, rispettata, protetta e promossa in ogni circostanza”.
Come Giovanni Battista, il credente è chiamato ad “aprire strade nel deserto”, a indicare “prospettive di speranza” anche in “contesti esistenziali impervi”, e non si arrende di fronte a “situazioni negative di fallimento o di rifiuto”. Papa Francesco centra la sua riflessione all’Angelus sulla figura di San Giovanni Battista. Perché è lui che fa capire che è con la conversione che si deve attendere il Signore.
Non c’è mai la parola migranti, ma l’ultima parte della preghiera che Papa Francesco, come tradizione, ha composto per la Madonna e letto di fronte alla monumento dell’Immacolata in piazza di Spagna (in realtà, nell’adiacente piazza Mignanelli) parla anche di loro, e soprattutto delle famiglie che si trovano nell'indifferenza.
Quando il Signore cerca, ci sono due possibili risposte: il “mi sono nascosto” di Adamo e l’ “Eccomi” di Maria. Ed è su queste due alternative che si centrano le letture della liturgia del giorno dell’Immacolata Concezione. Papa Francesco lo spiega nell’Angelus, sottolineando che “l’Eccomi apre a Dio, mentre il peccato chiude, isola, fa rimanere soli in se stessi”. Al termine dell’Angelus, il ricordo della beatificazione dei martiri di Algeria, e quello dell’Azione Cattolica, di cui si celebrano i 150 dalla fondazione.
“L’anima mia ha sete del Dio vivente”. Il secondo versetto del salmo 42 è al centro delle meditazioni che il predicatore della Casa Pontificia, Raniero Cantalamessa, terrà alla presenza di Papa Francesco nei venerdì delle settimane di Avvento. Oggi, il predicatore, ha dato il via alla prima predica di Avvento.
Un presepe fatto di sabbia, che dice “fragilità, precarietà”, e dunque vita. E un albero che “è segno di vita e di forza, ed è segno di luce per quello che porta avanti a tutti”. Così il Patriarca Francesco Moraglia, di Venezia, e il vescovo Giuseppe Pellegrini, di Concordia – Pordenone, hanno presentato presepe e albero che sono stati donati dalle loro diocesi.
Papa Francesco riprende l'iniziativa dei Venerdì della Misericordia, iniziata durante il Giubileo della Misericordia, con la visita a due realtà della periferia Sud di Roma: CasAmica Onlus, a Trigoria, e il "Ponte e l'Albero", nel Laurentino 38.
A Panama, per la Giornata Mondiale della Gioventù, ci sarà anche la statua originale della Madonna di Fatima, che per la prima volta dal 2000 lascerà il Portogallo. E sarà forse il collegamento ideale per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che nel 2022 dovrebbe avere luogo a Lisbona, in Portogallo.
“L’albero e il presepio sono due segni che non finiscono mai di affascinarci; ci parlano del Natale e ci aiutano a contemplare il mistero di Dio fattosi uomo per essere vicino a ciascuno di noi”.