“Desidero assicurare a tutti i fedeli in Medio Oriente la mia vicinanza, il mio costante pensiero e la mia preghiera affinché quelle terre, uniche nel piano salvifico di Dio, dopo la lunga notte dei conflitti possano intravedere un’alba di pace.
“Auspico che questo Capitolo rimanga nel cuore e nella memoria della vostra Congregazione come un’esperienza di dialogo e di discernimento, nell’ascolto dello Spirito e dei fratelli e collaboratori, senza cedere alla tentazione dell’autoreferenzialità, che vi porterebbe a chiudervi in voi stessi. Per favore, non fate dell’Ordine Ospedaliero un esercito chiuso, una riserva chiusa. Dialogate, dibattete e progettate insieme, a partire dalle vostre radici, il presente e il futuro della vostra vita e missione, ascoltando sempre la voce di tanti malati e delle persone che hanno bisogno di voi, come fece San Giovanni di Dio: un uomo appassionato di Dio e compassionevole verso il malato e il povero”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti al 69° Capitolo Generale dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio.
Sono due mani che si cercano, in segno di cooperazione e unità, a costituire il logo dell’incontro della Fraternità Umana che si tiene ad Abu Dhabi il prossimo 4 febbraio. È lì che andrà Papa Francesco. E ci sarà anche lo sceicco Ahmed al Tayyeb, grande imam di al Azhar. Sarà il quinto incontro tra i due.
Gli Emirati Arabi Uniti sono una "terra che cerca di essere un modello di convivenza, di fratellanza umana e di incontro tra diverse civiltà e culture, dove molti trovano un posto sicuro per lavorare e vivere liberamente, nel rispetto delle diversità". Lo ha detto il Papa nel videomessaggio registrato in occasione del prossimo viaggio negli Emirati che si terrà dal 3 al 5 febbraio.
Un nuovo piano di azione per il Sahel sarà discusso dal Gruppo di Lavoro di Caritas Internationalis per il Sahel che si riunisce dal 31 gennaio all’1 febbraio in Senegal, per il consueto incontro annuale.
La consolazione nell’incontro con i vescovi del Centro America, la forte impronta mariana, gli incontri con le realtà del Paese: come fa sempre dopo un viaggio internazionale, Papa Francesco ne ripercorre le tappe nell’udienza generale. Un viaggio, spiega il Papa, in cui “tutto è stato come contagiato e amalgamato dalla presenza dei giovani”, perché era “una festa per i giovani e anche una festa per Panama, e anche per tutta l’America Centrale, segnata da tanti drammi e bisognosa di speranza e di pace e di giustizia”.
Il Cardinale messicano Alberto Suarez Inda, Arcivescovo emerito di Morelia, compie oggi 80 anni ed esce così dal novero dei cardinali elettori in un futuro conclave.
È in libreria, da martedì 29 gennaio, il libro di Jorge Mario Bergoglio - Francesco Lettere della tribolazione (Milano, Editrice Àncora, La Civiltà Cattolica, 2019, pagine 142, euro 16). L’ Osservatore Romano ha pubblicato la prefazione del Papa e stralci dei testi dei curatori del volume.
“Unire volontà che contribuiscono, attraverso un dialogo fruttuoso, a rafforzare i legami di fraternità tra le nazioni”.
“In data 28 gennaio 2019 P. Hermann Geissler ha chiesto al Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede di lasciare il suo servizio. Il Prefetto ha accolto questa richiesta. P. Geissler ha fatto tale passo per limitare il danno già arrecato alla Congregazione e alla sua Comunità. Egli ribadisce che l’accusa contro di lui non è vera e chiede che sia continuato il processo canonico già iniziato. Si riserva anche eventuali misure di natura legale”.
Cura pastorale e formazione permanente dei coniugi, per sostenere il matrimonio che si regge sui due principi inossidabili di “unità” e “fedeltà”: è questo il programma che Papa Francesco lascia al Tribunale della Rota Romana, che lo incontra in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario.
“Come vi ho detto a Cracovia, non so se ci sarò alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, ma vi assicuro che Pietro ci sarà e vi confermerà nella fede!”
Il “volto nascosto della Chiesa” è in luoghi come la Casa Hogar del Buen Samaritano, fondazione nata nel 2005 e promossa dalla Chiesa di Panama per fornire assistenza a giovani e adulti affetti dal morbo dell’HIV-AIDS, e sono privi di un sostegno familiare ed economico. Ed è lì che va Papa Francesco, per un Angelus da recitare con gli ultimi, nel luogo dove “tutti rinasciamo perché “sentiamo efficace la carezza di Dio che rende possibile sognare un mondo più umano, e, perciò, più divino”.
Le reliquie di San Martin di Porres, primo santo mulatto il cui padre fu governatore di Panama, e Santa Rosa di Lima, la mistica del Perù, poste nell’altare; l’immagine di Santa Maria la Antigua, venuta direttamente da Siviglia nel XVI secolo; le parole di Papa Francesco, la gente di Panama che finalmente, dopo anni di restauro, va a vedere la sua cattedrale terminata e il suo altare dedicato da un Papa.
Due anni e 100 mila LED per dare nuova luce alla Basilica di San Pietro. La collaborazione tra OSRAM e Città del Vaticano ha portato un nuovo frutto, appunto la luce dell’interno della Basilica.
È una Chiesa che “sostiene e che accompagna”, che sa essere presente “nella vita e nelle croci di tanti cristi che cammino al nostro fianco”, quella delineata da Papa Francesco nella lunga preghiera della Via Crucis nel Campo di Santa Maria La Antigua.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia dell’Arcivescovo di Lima e Primate del Perù, il Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne e ha chiamato a succedergli Don Carlos Castillo Mattasoglio, Docente di Teologia presso la Pontificia Università Cattolica del Perú, già Parroco della parrocchia di San Lázaro nel Distretto del Rímac della città di Lima.
E’ morto ieri in Spagna il Cardinale Fernando Sebastian Aguilar, Arcivescovo emerito di Pamplona. Aveva da poco compiuto 89 anni.
Panama è terra di incontri, di passaggio, caratterizzata dalla ricchezza delle culture indigene. E la classe dirigente è chiamata ad essere trasparente, a rispondere alle aspettative dei giovani che li vogliono testimoni credibili. Papa Francesco incontra corpo diplomatico e mondo civile di Panama, per il primo discorso di un viaggio che è destinato ai giovani. Ed è proprio la loro presenza che – dice il Papa – trasforma Panama in un “hub della speranza”. Perché “un altro mondo è possibile, lo sappiamo”, e “anche il diritto al futuro è un diritto umano”.
Papa Francesco vuole una rete che custodisca “una comunione di persone libere”, non una rete fatta per “intrappolare”. E la Chiesa stessa è una rete, dove l’unione “non si fonda sui like ma sulla verità, sull’Amen con cui ognuno aderisce al Corpo di Cristo, accogliendo gli altri”.