“Siete un gruppo variegato… crescere è rischioso, ma lo è di più non crescere. Alla fine rimani piccolo, un infante che è peggio. Il problema degli abusi non si risolve in un giorno. E’ iniziato un processo: è una cosa che da 20 anni noi non avevamo coscienza e ne stiamo prendendo con benedetta vergogna. Dobbiamo andare avanti passo passo. Alcune organizzazioni non sono rimaste contente dell’incontro di febbraio. Li capisco ma ho detto che se avessimo impiccato 100 preti abusatori sarebbero stati tutti contenti ma non avremmo risolto il problema”. Lo ha detto il Papa parlando a braccio nell’Aula Paolo VI alle partecipanti all’Incontro dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali, in occasione della XXI Assemblea Plenaria.
“Negli anni trascorsi dalla nascita della vostra Fondazione, avete contribuito molto alla promozione di uno spirito di fraternità e di pace. Attraverso il vostro sostegno a vari progetti educativi, caritativi e apostolici, come pure con le borse di studio rese disponibili per fedeli laici, persone consacrate e sacerdoti, voi testimoniate la sollecitudine instancabile della Chiesa per promuovere lo sviluppo integrale della famiglia umana”. Papa Francesco saluta così i Membri della “Papal Foundation” ricevuti oggi in Udienza.
La Libreria Editrice Vaticana - Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede è presente con le Edizioni Musei Vaticani al Salone Internazionale del Libro di Torino con uno stand espositivo congiunto, ideato da Sabina Antonini, Alessandra Coppa e Andrea Lancellotti. Come ogni anno l’Editrice porterà in esposizione tutte le sue ultime novità editoriali, le sue Collane e i testi magisteriali di Papa Francesco e dei suoi predecessori tra cui Benedetto XVI e San Giovanni Paolo II.
La diocesi di Roma incontra il suo Vescovo. Papa Francesco, giunto nella Basilica di San Giovanni in Laterano, conclude il cammino avviato dalle parrocchie e dalle altre realtà ecclesiali nel corso dell’anno pastorale, incentrato dapprima sui temi del “fare memoria” e della “riconciliazione”. Un momento di preghiera, la lettura di un testo biblico, poi alcune testimonianze, quindi l’intervento del Pontefice interamente a braccio.
Due le principali novità: una legge che impone l’obbligo di denuncia e protegge chi denuncia; e il controllo sulla leadership della Chiesa, un “segnale molto forte” perché nessuno nella Chiesa deve sentirsi al di sopra della legge: l’arcivescovo Charles J. Scicluna, segretario aggiunto della Congregazione della Dottrina della Fede, spiega così il nuovo motu proprio Vos Estis Lux Mundi sulla lotta agli abusi. L’arcivescovo Scicluna sottolinea: “Coprire un delitto non è accettabile, non è mai stato accettabile”.
Papa Francesco continua a schierarsi in prima linea nella lotta agli abusi sui minori commessi da membri del clero e stamane ha fatto pubblicare il Motu proprio “Vos estis lux mundi”. Il provvedimento si inserisce nella scia del summit che il Papa ha presieduto a fine febbraio con i presidenti delle conferenze episcopali nazionali.
Per Papa Francesco ci sono i cittadini di seconda classe, e sono quelli che “scartano gli altri”. Lo dice a 500 rom e sinti, riuniti nella Sala Regia del Palazzo Apostolico per un incontro di preghiera che precede la grande festa del popolo gitano al Divino Amore.
Erano circa 400 i docenti e gli studenti del Pontificio Istituto Biblico ricevuti da Papa Francesco in occasione del 110mo anniversario della fondazione dell’Istituto. Ma Papa Francesco non ha pronunciato il discorso, preferendo piuttosto salutarli uno ad uno.
Festa ieri pomeriggio nella Basilica Vaticana per il 50/mo anniversario della Congregazione per le Cause dei Santi. Nell'occasione il Cardinale Prefetto Giovanni Angelo Becciu ha presieduto una Messa all'Altare della Cattedra.
Come di consueto, dopo un viaggio apostolico, Papa Francesco dedica la catechesi dell’Udienza Generale alla “cronaca” del cammino appena trascorso. Il Papa dal 5 al 7 maggio si è recato in Bulgaria e Macedonia del Nord. In piazza San Pietro il Pontefice racconta gli eventi accaduti e ringrazia tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione di questo 29esimo suo viaggio.
E’ l’incontra tra religioni ed etnia il cuore del viaggio che Papa Francesco ha concluso ieri sera.
Ancora nessun via libera alle donne diacono, anche perché i membri della commissione stabilita tre anni fa erano discordi, e ora stanno lavorando ciascuno alle proprie ricerche. E nessuna luce verde nemmeno al processo di canonizzazione del Cardinale Aloizije Stepinac, perché il Papa vuole accertare certi fatti storici prima di metterci la firma.
E’ un evento che si celebra da più di 500 anni, ma ogni anno l’emozione è nuova, perché i ragazzi sono nuovi, le famiglie sono nuove.
Suor Luigia Miglioranza ha 89 anni ed è ancora missionaria. Ha conosciuto Paolo VI e Giovanni XXIII, ha lavorato a Cipro, in Turchia e poi è arrivata in Bulgaria nel 1993, perché – racconta ad ACI Stampa – “quando c’è stato il cambiamento e si sono aperte le porte, hanno scelto di inviare me, perché avevo la fama di una persona concreta”.
Ai bambini cattolici della Bulgaria nel giorno della loro prima comunione Papa Francesco dice:
“Oggi più che mai c’è bisogno di far crescere in Europa e nel mondo intero la cultura dell’incontro,
“Un viaggio apostolico tutto proiettato verso il cammino di unità e accoglienza”. Il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, definisce così il prossimo viaggio di Papa Francesco in Bulgaria e Macedonia del Nord dal 5 al 7 maggio.
Convocando a Roma il Sinodo Permanente e i Metropoliti della Chiesa Greco – Cattolica Ucraina,
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi metropolitana di Salerno-Campagna-Acerno da parte di Monsignor Luigi Moretti e ha chiamato a succedergli Monsignor Andrea Bellandi, finora Vicario Generale di Firenze.
Come può vivere un guardia svizzera pontificia il tempo pasquale? Come testimone del risorto.