"È necessario e urgente un sistema economico giusto, affidabile e in grado di rispondere alle sfide più radicali che l’umanità e il pianeta si trovano ad affrontare. Vi incoraggio a perseverare lungo il cammino della generosa solidarietà e a lavorare per il ritorno dell’economia e della finanza a un approccio etico che favorisca gli esseri umani". Papa Francesco accoglie in Vaticano i Membri del Consiglio per un Capitalismo Inclusivo e li ringrazia per aver cercato "modi per rendere il capitalismo uno strumento più inclusivo per il benessere umano integrale".
È un missionario saveriano congolese a Taiwan il nuovo sottosegretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Padre Paulin Batairwa Kubuya è stato nominato da Papa Francesco al posto di numero 3 del dicastero guidato dal Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot. Papa Francesco ha nominato oggi anche nuovi membri e consultori del Pontificio Consiglio della Cultura.
Nell'Angelus odierno, in Piazza San Pietro, Papa Francesco riprende la parabola di oggi della pagina evangelica, "uno stupendo insegnamento di Gesù sulla risurrezione dei morti". E subito dopo la preghiera mariana, lancia un accorato appello per la pace in Sud Sudan; il Papa afferma "io dovrò visitare il Sud Sudan".
I cristiani di Roma “portano una Parola di vita e di speranza capace di fecondare i deserti dei cuori. La città non può che rallegrarsi quando vede i cristiani diventare annunciatori gioiosi, determinati a condividere con gli altri i tesori della Parola di Dio e a darsi da fare per il bene comune. Il terreno che sembrava destinato per sempre all’aridità, rivela una potenzialità straordinaria: diventa un giardino con alberi sempre verdi e foglie e frutti dal potere medicinale. È Dio il segreto di questa forza di vita nuova!”. Così il Papa questo pomeriggio nell’omelia della Messa celebrata nella Basilica di San Giovanni in Laterano in occasione della festa della Dedicazione della Basilica Lateranense.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi nigeriana di Abuja presentata dal Cardinale John Olorunfemi Onaiyekan per raggiunti limiti di età. Il Papa ha chiamato a succedergli Monsignor Ignatius Ayau Kaigama, finora Vescovo Coadiutore.
"Sono lieto di avere questa bella occasione per esprimere ancora una volta stima e affetto per il mio Predecessore, il caro Papa emerito Benedetto XVI. Gli siamo grati per l’insegnamento e l’esempio che ci ha dato nel servire la Chiesa riflettendo, pensando, studiando, ascoltando, dialogando, pregando, perché la nostra fede si conservi viva e consapevole nonostante il mutare dei tempi e delle situazioni". Papa Francesco questa mattina in Vaticano conferisce il Premio Ratzinger 2019 e ribadisce la sua stima e il suo affetto per il Papa emerito.
"Spesso pensiamo all’interprete come a un traduttore, oppure a colui che ha il compito di trasmettere qualcosa che riceve in modo tale che l’altro possa capire. Ma l’interprete, specialmente in campo musicale, è quello che traduce con un proprio spirito ciò che il compositore ha scritto, perché risuoni bello e perfetto artisticamente. Il buon interprete è animato da grande umiltà dinanzi all’opera d’arte, che non gli appartiene." Papa Francesco accoglie nel Palazzo Apostolico i partecipanti al III Convegno Internazionale "Chiesa, Musica, Interpreti: un dialogo necessario", promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura, in collaborazione con il Pontificio Istituto di Musica Sacra e con l’Istituto Liturgico del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, in corso in Vaticano dal 7 al 9 novembre 2019.
Diciannove minuti di incontro privato, molta cordialità e anche informalità. Il presidente lituano Gitanas Nauseda, in carica dallo scorso maggio, visita Papa Francesco per la prima volta, nell’ambito di un viaggio che lo ha visto incontrare anche le autorità italiane. Dopo l’incontro con il Papa, il consueto incontro bilaterale con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
“Come ho sottolineato altre volte, la situazione nelle carceri continua a riflettere la nostra realtà sociale e una conseguenza del nostro egoismo e indifferenza sintetizzati in una cultura dello scarto”.
Con il vostro operato testimoniate il “primato del discepolato e del servizio ai poveri. Questo vi rende un segno riconoscibile e credibile di amore evangelico”. Lo ha detto Papa Francesco stamane ricevendo in udienza una delegazione dell’Esercito della Salvezza.
“In questi giorni di profondi cambiamenti nella vostra patria mi sento molto unito a voi e a tutta la popolazione del vostro Paese in cristiana solidarietà. Prego con voi Dio affinché, con l’intercessione della Madre del Signore, possano realizzarsi le speranze dell’umanità nella giustizia, nella libertà e nella pace interna ed esterna. Fate tutto il possibile, anche se siete un piccolo gregge, per rinnovare il volto della terra nel vostro Paese, con la potenza dello Spirito di Dio, insieme a tutti gli uomini di buona volontà, uniti soprattutto ai cristiani evangelici”. Sono le parole scritte da Giovanni Paolo II all’indomani della caduta del Muro di Berlino - di cui domani ricorre il 30/mo anniversario - e rivolte ai vescovi tedeschi in un messaggio del 13 novembre 1989.
Sono tre gli insegnamenti che Papa Francesco trae dai 35 anni dalla convenzione di Vienna sulla questione del buco dell’ozono.
I Vescovi degli Stati Uniti sono - e saranno - impegnati nella visita ad limina da Papa Francesco. Il Pontefice riceve i vescovi per gruppi suddivisi in regioni ecclesiastiche.
Nel nostro tempo "abbondano xenofobia e la ricerca egoistica dell’interesse nazionale, la disuguaglianza tra Paesi e al loro interno cresce senza trovare un rimedio. E non abbiamo mai maltrattato e ferito la nostra casa comune come negli ultimi due secoli". Lo ha detto il Papa parlando ai Gesuiti partecipanti al convegno internazionale per il 50/mo del Segretariato per la Giustizia sociale e l’Ecologia ricevuti stamane in udienza.
Papa Francesco prosegue il suo "viaggio" con il libro degli Atti degli Apostoli. Nell'Udienza generale odierna in Piazza San Pietro, il Pontefice narra le prove dell'apostolo Paolo vissute ad Atene.
“Nella pagina del Vangelo di Giovanni, il Signore si identifica con il Buon e Bel Pastore, che chiama le pecore per nome e offre la propria vita per loro, perché ha ricevuto questo comando dal Padre suo. Una esistenza quella di Gesù, come testimonianza e rivelazione di una comunione eterna, con il Padre suo nello Spirito santo: la preghiera solitaria a notte inoltrata o alle prime luci dell’alba non sono state per il Signore una fuga nella solitudine, ma la necessità di immergersi in Colui da cui tutto aveva ricevuto e al quale tutto stava per riconsegnare sulla Croce. Le testimonianze sulla vita di san Carlo riportano di frequente il suo stare assorto nella contemplazione della Croce e nella celebrazione dei santi misteri: era il suo ritrovare se stesso e il senso della propria missione, non certo una fuga dal mondo e un distogliersi dalle incombenze quotidiane. Sia donata anche a ciascuno di noi la sete e il desiderio quotidiano dell’incontro col nostro Signore e Redentore nella vertigine del silenzio che lascia spazio alla sua voce che parla al nostro cuore”. Lo ha detto ieri il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, celebrando la Messa in occasione della festa di San Carlo Borromeo, compatrono della Parrocchia dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari, di cui il cardinale è titolare.
Il sogno di essere missionario, la Chiesa in uscita, gli inganni di una missionarietà che sia troppo strategica.
Un ausiliare di Roma alla “fabbrica di santi”, un esperto di intelligenza artificiale e un teologo morale alla Penitenzieria Apostolica. Papa Francesco ha nominato il vescovo Guerino Di Tora come membro della Congregazione delle Cause dei Santi, e ha scelto come consiglieri della Penitenzieria Apostolica padre Paolo Benanti e don Maro Panero.
“Oggi anche noi possiamo chiederci: che cosa mi suggerisce il pensiero della risurrezione? Come rispondo alla mia chiamata a risorgere?”
Guardare alle sfide di oggi, con una visione precisa dell’uomo, e l’idea che la conoscenza non sia impersonale, e che l’università “ha una coscienza, ma anche una forza intellettuale e morale la cui responsabilità va oltre la persona da educare”. Lo sottolinea Papa Francesco incontrando i partecipanti al convegno della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche, che si svolge dal 4 al 5 novembre e ha il tema “Nuove frontiere per i leader delle università. Il futuro della salute e l’ecosistema dell’università”.