È l'invito a rifiutare di “guardare all’altro come meramente un nemico da distruggere” quello che Papa Francesco invia, tramite il suo segretario di Stato, alla Quarta Conferenza di Revisione della Concenzione sulle Mine anti-uomo. E si tratta di un messaggio che entra sempre nel tema della deterrenza, una logica che per Papa Francesco va evitata sempre, sia che si parli di nucleare, sia che si parli di qualunque altro tipo di armi.
Che il tema del fine vita sia difficile e spinoso non è un novità. Ed è altrettanto certa la posizione della Chiesa cattolica sul no ad ogni forma di suicidio assistito o eutanasia.
“Quando Gesù accoglieva “alcune donne” tra i suoi discepoli, anche in stretta collaborazione con i Dodici, non lo faceva per un femminismo ante litteram, ma perché il Padre gli faceva incontrare queste sorelle, a volte bisognose di essere guarite, esattamente come gli uomini”.
"Sì, verrò”. Papa Francesco ha risposto così al primo ministro montenegrino Dusko Markovic, il quale, al termine di una udienza di 35 minuti con due interpreti, ha ribadito l’invito a Papa Francesco a visitare la nazione. Ovviamente, la risposta del Papa va inquadrata nella consueta cortesia diplomatica. Restano, comunque, le possibilità di un viaggio di Papa Francesco nel Paese, a testimoniare il particolare interesse di Papa Francesco e della diplomazia pontificia riguardo i Balcani.
Miguel Angel Fiorito, maestro del dialogo che sapeva stare in silenzio, paziente, non geloso del suo lavoro, straordinario nell’aiutare al discernimento, studioso impareggiabile di Sant’Ignazio e dei suoi esercizi spirituali: così Papa Francesco tratteggia la figura del “maestro Fiorito”, persona di riferimento per lui, di cui ha presentato la raccolta di scritti oggi, un volume di cui ha firmato anche la prefazione.
“Il Magnificat non è un incitamento a rovesciare, anche con la violenza, i potenti dai troni. È un ammonimento rivolto soprattutto ai ricchi e ai potenti circa il tremendo pericolo che corrono, come nella parabola del ricco epulone”. Così Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, in occasione della II Predica di Avvento tenuta stamane alla presenza del Papa.
“Il tempo che precede il Natale ci chiama tutti a domandarci: io, che cosa attendo nella mia vita?, qual è il desiderio grande del mio cuore? E anche voi, con le vostre canzoni, fate emergere o riemergere nell’animo di tanta gente questa sana tensione così umana. In fondo, è Dio che ha messo questo desiderio, questa sete nel nostro cuore. E Lui ci viene incontro su questa strada”. Lo ha detto il Papa incontrando i promotori, gli organizzatori e gli artisti del Concerto di Natale in Vaticano, che avrà luogo domani nell’Aula Paolo VI. Il ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes e della Fondazione salesiana Missioni Don Bosco Valdocco Onlus.
“Ciò che vi unisce è il desiderio di far conoscere al mondo la gioia della misericordia attraverso la diversità dei vostri carismi: questa diversità che voi rappresentate è molto bella: esprime bene il fatto che non esiste povertà umana che Dio non voglia raggiungere, toccare e soccorrere”. Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i Membri di Associazioni, Congregazioni e Movimenti dedicati alla Misericordia che operano in Francia.
Gli auguri dei vescovi italiani per i 50 anni di sacerdozio di Papa Francesco
“Da bambino una volta avevo pensato di farmi prete, ma come altri a quell’età sognano di diventare ingegnere, medico, musicista…solo che io pensavo al Sacerdozio”.
Maria non ha rubato niente al Figlio, lei è discepola e non corredentrice. Il Papa lo ha detto chiaramente oggi nella omelia della messa per la festa della Madonna di Gaudalupe.
"Non si ottiene la pace se non la si spera". E' questo il cuore il testo del Messaggio di Papa Francesco per la 53ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2020 sul tema “La Pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. Il testo è stato presentato oggi presso la Sala Stampa della Santa Sede.
“La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità. Ancora oggi, a tanti uomini e donne, a bambini e anziani, sono negate la dignità, l’integrità fisica, la libertà, compresa quella religiosa, la solidarietà comunitaria, la speranza nel futuro. Le terribili prove dei conflitti civili e di quelli internazionali, aggravate spesso da violenze prive di ogni pietà, segnano a lungo il corpo e l’anima dell’umanità. Ogni guerra, in realtà, si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana”. Lo scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà il prossimo 1° gennaio.
Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a pubblicare alcuni decreti che attestano, tra gli altri, il miracolo, della Venerabile Serva di Dio Maria Luigia del Santissimo Sacramento, Fondatrice delle Suore Francescane Adoratrici della Santa Croce; nata il 16 novembre 1826 a Soccavo (Italia) e morta il 3 settembre 1886 a Casoria.
“La Congregazione delle Cause dei Santi compie quest’anno mezzo secolo di vita. In questo mezzo secolo di attività, la vostra Congregazione ha vagliato un gran numero di profili biografici e spirituali di uomini e di donne, per presentarli quali modelli e guide di vita cristiana. Le moltissime beatificazioni e canonizzazioni, che si sono celebrate in questi ultimi decenni, stanno a significare che i Santi non sono degli esseri umani irraggiungibili, ma sono vicini a noi e ci possono sostenere nel cammino della vita”. Lo ha ribadito Papa Francesco nel corso dell'udienza ai membri della Congregazione delle Cause dei Santi.
“La fragilità e la vulnerabilità delle persone bisognose di cure palliative e di altri tipi di cure non dovrebbero mai essere consentite… Tragicamente, sono troppo spesso trascurati, o addirittura "scartati con un atteggiamento di abbandono, che è in realtà eutanasia reale e nascosta”.
"Sono lieto di accogliervi presso la Tomba di San Pietro, e assieme a voi desidero ringraziare il Signore infinitamente buono che con la sua mano potente ha liberato la vostra Chiesa dalla lunga oppressione del regime sovietico. La Chiesa di Mukachevo è madre di tanti martiri, che con il proprio sangue hanno confermato la fedeltà a Cristo, alla Chiesa Cattolica e al Vescovo di Roma". Francesco accoglie presso l’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana i partecipanti al Pellegrinaggio dell’Eparchia di Mukachevo di rito bizantino (Ucraina) in occasione del 30° anniversario dell’uscita dell’Eparchia di Mukachevo dalla clandestinità.
Continuano le meditazioni di Papa Francesco sul racconto e il viaggio degli Atti degli Apostoli. E' il momento in cui Paolo è prigioniero davanti al Re Agrippa. In Aula Paolo VI il Papa commenta: "La testimonianza di San Paolo è sempre più segnata dal sigillo della sofferenza. Questa è una cosa che cresce nel tempo nella vita di Paolo. Paolo non è solo l’evangelizzatore pieno di ardore, il missionario intrepido tra i pagani che dà vita a nuove comunità cristiane, ma è anche il testimone sofferente del Risorto".
“Religione ed Etica Medica: Cure Palliative e la Salute Mentale durante l'invecchiamento”. Si è parlato di questo oggi presso la Sala Stampa della Santa Sede e nel Simposio Internazionale organizzato dalla Pontificia Accademia per la Vita e dalla World Innovation Summit for Health (WISH, un’iniziativa della Qatar Foundation).
Ancora un gesto di Papa Francesco per favorire la tradizione dei presepi: dopo la firma, lo scorso 1 dicembre, della Lettera Apostolica Admirabile Signum, Papa Francesco ha visitato oggi la mostra 100 Presepi in Vaticano, inaugurata l’8 dicembre.