Uno scambio di doni, un colloquio cordiale di circa 16 minuti, quello tra il Papa e il Presidente della Repubblica del Mali, Ibrahim Boubacar Keïta, che ha incontrato anche il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato e Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Poesia e pastorale. Così Querida Amazonia presenta al mondo lo sguardo di Papa Francesco sulla regione.
Una “lettera d’amore per l’Amazzonia e i suoi popoli”, nata alla fine di una lunga discussione, che va letta insieme al documento finale del Sinodo, ma senza considerare il documento finale come un documento magisteriale, nemmeno sul tema del celibato sacerdotale, che tra l’altro non era l’oggetto di discussione del Sinodo. Questa è la Querida Amazonia, l’esortazione post Sinodo Panamazzonico di Papa Francesco, secondo gli intervenuti alla conferenza stampa di presentazione dell’esortazione.
“Sogno un’Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa. Sogno un’Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza umana. Sogno un’Amazzonia che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la vita traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste. Sogno comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con tratti amazzonici”. Sono questi i desideri espressi dal Papa al termine del Sinodo per l’Amazzonia contenuti nella esortazione apostolica postsinodale Querida Amazonia pubblicata stamane.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Papa Francesco, nell'Udienza Generale odierna, si concentra sulla seconda delle Beatitudini.
Quella di Nostra Signora di Walsingham è una immagine che si trova nel santuario mariano nazionale di Inghilterra, ed è riconosciuta da anglicani, cattolici e ortodossi. Ed è questa immagine che oggi Papa Francesco benedirà, su richiesta del Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster.
8 anni fa al termine del concistoro convocato per la canonizzazione dei martiri di Otranto, Papa Benedetto XVI annunciava ai cardinali e al mondo la sua decisione di rinunciare al pontificato. Una dichiarazione che lasciava il mondo attonito.
C’è chi pensa già al prossimo incontro, che potrebbe essere in Kazakhstan nel 2021. Ma c’è anche un cammino iniziato il 12 febbraio 2016, che va portato avanti. Così, Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e Patriarcato di Mosca ricorderanno l’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill con una conferenza a Roma, il prossimo 12 febbraio, sul tema “Santi. Semi e segni dell’unità”.
La difesa della vita, il sostegno per i cristiani perseguitati in Medio Oriente, ma anche la “incondizionata devozione” al successore di Pietro: il Consiglio direttivo dei Cavalieri di Colombo è a Roma per il centenario delle attività dell’organizzazione, e Papa Francesco li riceve, loda il loro impegno, e sottolinea che questo è “un’ispirazione importante per superare la globalizzazione dell’indifferenza e costruire insieme una società più giusta ed esclusiva”.
Papa Francesco celebrerà la Pentecoste a Malta. La Sala Stampa della Santa Sede ha infatti annunciato che il Papa sarà a Malta e GOzo il 31 maggio, riservandosi di comunicare successivamente il programma.
È “Un carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità” il titolo del convegno in cui si sono riuniti i vescovi amici del Movimento dei Focolari, riuniti l’8 e il 9 febbraio a Trento in occasione del centenario della nascita della Serva di Dio Chiara Lubich. E a loro Papa Francesco invia un messaggio, ricordando che “attraverso il carisma dell’unità, lo Spirito Santo invita a scegliere come unica bussola Gesù Crocifisso, facendosi uno con tutti, a partire dagli ultimi, dagli esclusi dagli scartati”.
Gesù “ci invita a non avere paura di vivere nel mondo, anche se in esso a volte si riscontrano condizioni di conflitto e di peccato”, perché “di fronte alla violenza, all’ingiustizia e all’oppressione, la Chiesa non può chiudersi in se stessa” né “abbandonare la sua missione evangelizzatrice e di servizio”. Papa Francesco, all’Angelus della domenica, invita ancora una volta la Chiesa a essere presenti nel mondo.
Papa Francesco parla di “guerra” in Ucraina, affidandola alla protezione di San Martino di Tours. E parlando al Sinodo Greco Cattolico Ucraino lo scorso luglio, il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, non aveva esitato ad utilizzare il termine “guerra” per descrivere la situazione. Ma nel comunicato finale della visita del presidente ucraino Zelensky da Papa Francesco e in Segreteria di Stato si parla più prudentemente di “conflitto”.
È un servizio “svolto in modo encomiabile”, di cui Papa Francesco è “personalmente riconoscente”, quello degli agenti della Polizia italiano che lavorano all’Ispettorato presso il Vaticano. Nella tradizionale udienza di inizio anno con gli agenti, Papa Francesco rinnova la sua riconoscenza e allo stesso tempo auspica che l’impegno quotidiano degli agenti, “talora non esente da rischi, sia sempre animato dalla fiamma della fede, della speranza e della carità”.
“ Sono convinto che il celibato sia un dono, una grazia e, camminando nel solco di Papa Paolo Vi e poi di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, io sento con forza il dovere di pensare al celibato come a una grazia decisiva che caratterizza la Chiesa Cattolica Latina. Lo ripeto: è una grazia non un limite”.
A cinque anni esatti dalla Lettera enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune, Papa Francesco sceglie di celebrarne l’anniversario il prossimo il 24 maggio 2020 ad Acerra, proprio al centro di quei territori inquinati tra Napoli e Caserta. A dare la notizia è la Diocesi di Acerra con un comunicato ufficiale.
Povertà, discriminazione, cambiamenti climatici, globalizzazione dell'indifferenza, reificazione degli esseri umani sono queste per Papa Francesco le cause della mancanza di sviluppo ed educazione di milioni di bambini.
Sono due i compiti del credente oggi mostrare che la santità è un cammino percorribile da tutti, accogliere la propria missione, quella ricevuta nel Battesimo, di vivere e di testimoniare.
L’Europa al centro dei colloqui, con una particolare attenzione sulle sfide che riguardano il futuro dell’Europa. Ma anche la situazione in Bosnia Erzegovina, difficile per l’etnia croata che sta vivendo un esodo nascosto. E infine i temi della pace e la sicurezza. Andrej Plenkovic, primo ministro di Croazia, visita Papa Francesco all’inizio della presidenza di turno croata del Consiglio dell’Unione Europea.
Gli organizzatori di fiere internazionali non sono solo “professionisti dell’organizzazione”. Cercano piuttosto con il loro lavoro “di contribuire ad una economia globale più giusta e umana”, in un mondo ravvicinato in cui tutto è correlato. Papa Francesco loda così il lavoro gli amministratori delegati delle Fiere Internazionali, riuniti a Roma dal 5 al 7 febbraio per il loro summit globale.