Libertà religiosa, il disarmo, la richiesta di non cedere alla logica della paura: Papa Francesco fa risuonare il suo appello urbi et orbi, toccando varie situazioni internazionali – dalle immancabili Terrasanta e “martoriata” Ucraina, al Libano e la Siria, con una menzione per la situazione nello Yemen, dimenticata dai media internazionali - mettendo in luce come Cristo sia “la speranza che non delude”, come in fondo dice anche la bolla di indizione del Giubileo che stiamo celebrando, ribadendo che agli occhi di Dio ogni vita è preziosa, da quella del bambino non nato a quella degli anziani, e condannando “la volontà di morte” all’origine di tanti conflitti, e chiedendo che “non venga mai meno il principio di umanità” – con un appello anche per la liberazione dei prigionieri nell’anno del Giubileo.
Dopo il bilaterale con il Cardinale Parolin il 19 aprile, nel giorno di Pasqua JD Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, ha l’opportunità di incontrare Papa Francesco in un breve incontro nella Domus Sanctae Marthae, prima che il Papa esca per la benedizione urbi et orbi e prima che lo stesso vicepresidente parta per continuare la sua missione internazionale in India.
Negli scorsi anni, Papa Francesco non ha mai pronunciato l’omelia del giorno di Pasqua quando è stato lui a presiedere la celebrazione. Quest’anno, la Messa è presieduta dal Cardinale Angelo Comastri, arciprete emerito della Basilica di San Pietro, e il Papa si rende presente con una omelia che sembra ritornare, come in un cerchio, all’inizio del pontificato, all’idea della Chiesa in uscita che è stata al centro di buona parte della predicazione del Papa. Perché Cristo è risorto, dice il Papa, ma si deve cercare, perché non è più nel sepolcro, ma ha vinto la morte.
Il Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio cardinalizio e delegato del Papa per la celebrazione, ha presieduto questa sera nella Basilica Vaticana la solenne Veglia Pasquale.
Il cardinale George Alencherry, arcivescovo maggiore emerito di Ernakulam-Angamaly dei siro-malabaresi (India), compie oggi 80 anni, perdendo così il diritto di voto in un futuro conclave: è nato infatti nella regione del Kerala il 19 aprile 1945.
La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato che questa mattina il Vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance è stato ricevuto dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, e dall’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
A presiedere il rito il Cardinal Vicario Generale per la Diocesi di Roma Baldassarre Reina
La celebrazione della Passione di Cristo in San Pietro
Spiritualità e pastorale nelle meditazioni che Papa Francesco ha scritto per la Via Crucis di questo Venerdì Santo 2025 così particolare per lui.
Questa sera nella Basilica di San Pietro, presso l’Altare della Cattedra, il Cardinale Mauro Gambetti, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, Presidente della Fabbrica di San Pietro ed Arciprete della Basilica Vaticana, ha presieduto la Messa in Coena Domini in occasione del Giovedì Santo.
“Non è consentito modificare o cancellare i dati iscritti nel Registro dei Battesimi, salvo che per correggere eventuali errori di trascrizione. Anche se il can. 535 CIC non lo afferma esplicitamente, dall’imperativa formulazione delle norme, che prescrivono l’iscrizione e la certificazione degli atti si desume senza dubbio tale assoluto divieto”. Questo è il centro della nota esplicativa arrivata nel pomeriggio dal Dicastero per i Testi Legislativi sul divieto di cancellazioni nel Registro parrocchiale dei battesimi.
Papa Francesco in convalescenza non rinuncia ad incontrare, anche in questo Giovedì Santo, i carcerati. Nel pomeriggio infatti a sorpresa si è recato in forma privata al Carcere di Regina Coeli a Roma.
Papa Francesco e il capo della Comunità ebraica di Roma si sono scambiati un messaggio per la Pasqua. Lo riferiscono la Comunità ebraica capitolina e Vatican News.
Questa mattina, ricorrenza del Giovedì Santo, il Cardinale Domenico Calcagno, Presidente emerito dell’APSA, presiede, nella Basilica Vaticana, la Santa Messa Crismale, Liturgia che si celebra in questo giorno in tutte le Chiese Cattedrali. Una celebrazione importante in cui i sacerdoti rinnovano le promesse fatte al momento della Sacra Ordinazione; quindi ha luogo la benedizione dell’olio degli infermi, dell’olio dei catecumeni e del crisma. Papa Francesco, a causa della polmonite e della convalescenza che ancora sta seguendo, non presiede il Triduo Pasquale. Ma il Cardinale Calcagno, delegato del Papa per questa celebrazione, pronuncia l’omelia preparata dallo stesso Pontefice.
Il testo della catechesi dell'udienza del mercoledì reso noto dalla Sala Stampa Vaticana
A seguito del terremoto che ha colpito con straordinaria violenza il Myanmar, causando migliaia di morti, feriti, sfollati e ingenti danni materiali, il Santo Padre, per mezzo del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e del Dicastero per il Servizio della Carità (Elemosineria Apostolica), ha voluto inviare un generoso contributo per il soccorso alle popolazioni nella fase di emergenza. Lo fa sapere stamane il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, attraverso un comunicato.
Sarà il Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, a presiedere la Veglia pasquale nella Basilica di San Pietro. La Messa della mattina di Pasqua in Piazza San Pietro, sarà invece presieduta dal Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano. Lo ha riferito stamane la Sala Stampa della Santa Sede.
“Questa mattina nelle sale dietro l’Aula Paolo VI, Papa Francesco ha incontrato i vertici e il personale della Fondazione Policlinico “A. Gemelli”, dell’Università Cattolica e della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, in totale circa 70 persone, che lo hanno assistito durante i giorni del ricovero il mese scorso”. Lo ha comunicato stamane la Sala Stampa della Santa Sede.
Sul mensile “Piazza San Pietro”, diretto da Padre Enzo Fortunato, il Papa ha risposto ad una domanda sui costi eccessivi dei voli che impediscono a molte famiglie di celebrare le feste con i figli lontani.
La “scuola degli ambasciatori del Papa” cambia forma, diventa un istituto di formazione universitaria in linea con gli standard del cosiddetto “processo di Bologna”, conferendo i gradi accademici di Secondo e Terzo Ciclo in Scienze Diplomatiche, ovvero l’equivalente del Master Degree e del Dottorato (PhD). Ma, soprattutto, diventa parte integrante della Segreteria di Stato. Con un chirografo pubblicato oggi, Papa Francesco riforma la Pontificia Accademia Ecclesiastica, includendo tra l’altro un piccolo vademecum di ciò che deve essere il nunzio (in ascolto, in dialogo, mite, umile), il quale è prima di tutto – viene ricordato – un sacerdote.