"Preghiamo per coloro che sono senza fissa dimora, in questo momento in cui dobbiamo essere dentro casa: perchè la società si accorga di questa realtà e li aiuti e la Chiesa li accolga". Questa l'intenzione che il Papa ha voluto esprimere all'inizio della Messa mattutina a Santa Marta.
"Preghiamo oggi per tanta gente che non riesce a reagire, rimane spaventata per questa pandemia, che il Signore li aiuti a alzarci a reagire per il bene di tutta la società e comunità".
“Tanta gente piange”. Papa Francesco esprime il suo dolore per la situazione all’inizio della Messa del mattino a Santa Marta. Messa domenicale oggi, con il Vangelo della resurrezione di Lazzaro. E, pensando a Gesù che piange per il suo amico, si chiede se “davanti a questa pandemia” si è capaci di piangere “come sicuramente avrebbe fatto Gesù”. “Che oggi – conclude Papa Francesco – sia per tutti noi la domenica del pianto”.
Papa Francesco guarda già oltre la pandemia, perché già alcune conseguenze si vedono, e una di queste “è la fame”. “Si comincia a vedere – dice Papa Francesco – gente che ha fame perché non può lavorare, perché non ha un lavoro fisso, e per tante circostanze. Cominciamo già a vedere il dopo, che verrà più tardi, ma comincia adesso”. Per questo, la Messa del mattino a Santa Marta è dedicata “alle famiglie che cominciano a sentire il bisogno a causa della pandemia”.
"Questi giorni sono arrivate notizie come quanta gente comincia a preocccuparsi in modo più generale per gli altri, pensano alle famiglie che non hanno sufficiente per vivere, agli anziani soli, agli ammalati in ospedale, e pregano e cercano di fare arrivare qualche aiuto, questo è un buon segnale e ringraziamo il Signore perchè suscita nel cuore dei suoi fedeli questi sentimenti
“Pensiamo alla paura degli anziani soli in casa o nelle case di riposo che non sanno cosa accadrà, la paura dei lavoratori senza lavoro fisso che pensano a come dar da mangiare ai figli e vedono venire la fame, la paura di tanti servitori sociali che aiutano ad andare avanti la società e possono prendere la malattia, le paure di ognuno di noi: ognuno conosce la propria. Preghiamo perché il Signore ci aiuti ad aver fiducia e a vincere la paure”. Così Papa Francesco stamane aprendo la Messa celebrata a Santa Marta.
"Oggi la festa dell'Incarnazione del Signore, le suore Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, che dirigono questo nostro servizio nel dispensario di Santa Marta da 98 anni, sono qui a Messa, rinnovano i voti insieme alle lore consorelle in ogni parte del mondo. Vorrei offrire la Messa oggi per loro, per la congregazione che lavora sempre per gli ammalati, i più poveri, e per tutte le suore che stanno lavorando in questo momento accudendo gli ammalati rischiando la vita e dando la vita".
In questi giorni sono mancati medici, sacerdoti e infermieri. Si sono contagiati perchè erano al servizio degli ammalati. Preghiamo per le loro famiglie. Ringrazio Dio per l'esempio di eroicità che ci danno nel curare gli ammalati. Così il Papa, stamane, aprendo la Messa celebrata a Santa Marta.
Inizia una nuova settimana in questo tempo di emergenza, e Papa Francesco prosegue a celebrare la messa a Santa Marta con la intenzione di preghiera per chiedere a Dio misericordia per il momento presente.
In questi giorni preghiamo per i defunti, gli uomini e le donne che muoiono soli senza consolazione, preghiamo per loro anche per le famiglie che non possono accompagnarli nel trapasso.
“Oggi vorrei ricordare le famiglie che non possono uscire da casa, forse l'unico orizzonte che hanno il balcone: perché sappiano trovare il modo di comunicarsi bene e di costruire rapporti di amore nella famiglia e sappiano vincere lei angosce di questo tempo insieme in famiglia. Chiediamo per la pace delle famiglie oggi in questa crisi, e per la creatività”. E’ l’intenzione offerta dal Papa, stamane, nella Messa celebrata a Santa Marta.
“Ieri ho ricevuto il messaggio di un sacerdote del bergamasco che chiede di pregare per i medici di Bergamo Brescia Cremona che stanno al limite del lavoro, stanno dando la propria vita per salvare la vita degli altri.
La domanda di Papa Francesco è netta: “I nostri fedeli, i nostri vescovi, i nostri sacerdoti, i nostri consacrati e consacrate, i Papi, sono capaci di entrare nel mistero? O hanno bisogno di regolarsi secondo le prescrizioni che li difendono da quello che non possono controllare?”
"Preghiamo oggi per i defunti, coloro che a causa del virus hanno perso la vita. In modo speciale vorrei che pregassimo per gli operatori sanitari che sono morti in questi giorni, hanno donato la vita nel servizio degli ammalati. Guida i miei passi secondo la Tua parola e nessuna malizia prevalga su di me".
"Oggi preghiamo per gli anziani che soffrono questo momento in modo speciale, con una solitudine interna molto grande e anche con tanta paura. Preghiamo il Signore perchè sia vicino ai nostri nonni, gli dia forza. Loro ci hanno dato vita, saggezza e forza. Anche noi siamo vicini a loro con la preghiera". Così stamane il Papa ha iniziato la celebrazione della Messa a Santa Marta, offerta per ottenere la fine della pandemia di coronavirus.
Continuiamo a pregare per gli ammalati, penso alle famiglie chiuse, i bambini che non vanno a scuola i genitori che forse non possono uscire, alcuni sono in quarantena.
"Questa domenica di Quaresima tutti insieme preghiamo per gli ammalati, per le persone che soffrono, oggi vorrei fare con tutti voi una preghiera speciale per le persone che con il loro lavoro garantiscono il funzionamento della società: lavoratori della farmacia, dei supermercati, trasporto, i poliziotti. Preghiamo per ttuti coloro che stanno lavorando perchè in questo momento la vita sociale e della città posso andare avanti".
Un'altra Messa di Papa Francesco presso Casa Santa Marta questa mattina alle 7. Anche di sabato e domenica, perchè il Pontefice vuole restare vicino ai fedeli che non possono uscire dalle proprie case e partecipare alla Messa a causa del coronavirus. Il Papa in diretta streaming oggi in particolare pensa alle famiglie colpite da questa pandemia.
Ci uniamo agli ammalati alle famiglie che soffrono questa pandemia. Vorrei pregare per i pastori che devono accompagnare il popolo di Dio in questa crisi il Signore gli dia la forza e la capacità di sceglie mezzi per aiutare le misure drastiche non sempre sono buone.
"Continuiamo a pregare insieme in questo momentoi di pandemia, per gli ammalati, i familiari, per i genitori con i bambini a casa, ma soprattutto preghiamo per le autorità che devono decidere su misure che non piacciono al popoli, ma è per il nostro bene. E spesso l'autorità si sente sola, no capita. Preghiamo per i governanti che devono decidere queste misure, che si sentano accompagnati dalla preghiera del popolo". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta riferendosi alla pandemia di coronavirus.