“Preghiamo oggi per tutte le persone che soffrono la tristezza, perché sono soli o perché non sanno quale futuro li aspetta, perché non possono portare avanti la famiglia, perché non hanno soldi, perché non lavoro: tanta gente che soffre la tristezza, per loro preghiamo oggi”. Lo ha detto il Papa, aprendo la Messa mattutina della III Domenica di Pasqua a Santa Marta.
“Preghiamo insieme oggi per le persone che svolgono servizi funebri. E’ tanto doloroso, tanto triste quello che fanno loro e sentono il dolore di questa pandemia così vicino: preghiamo per loro”. Lo ha detto stamane il Papa, aprendo la Messa a Santa Marta.
Papa Francesco lo dice chiaramente: “Il potere del pastore è il servizio, e quando svaria su un altro potere si rovina la vocazione. Così, si diventa gestori di imprese, ma non pastori. La struttura non fa pastorale. Il cuore del pastore fa pastorale”.
“Ci sono tante famiglie che hanno bisogno, fanno la fame e purtroppo li aiuta il gruppo degli usurai: questa è un'altra pandemia, la pandemia sociale. Famiglie che hanno un lavoro giornaliero, purtroppo lavoro in nero e non possono lavorare per dare mangiare ai figli e poi gli usurai si prendono il poco che hanno. Preghiamo per queste famiglie, per tanti bambini di queste famiglie, per la dignità di queste famiglie e preghiamo anche per gli usurai: il Signore tocchi i loro cuori e si convertano”. Lo ha detto Papa Francesco aprendo la Messa mattutina a Santa Marta, nel giorno in cui la Chiesa festeggia San Giorgio, festa onomastica del Pontefice.
"Questo tempo nel quale è necessaria tanta unità tra noi, tra le nazioni, preghiamo oggi per l'Europa, perchè l'Europa riesca ad avere quest'unità fraterna che hanno sognato i padri fondatori dell'Unione Europea".
"In questo tempo c'è tanto silenzio. Si può sentire il silenzio, che questo silenzio che è un po' nuovo nelle nostre abitudini ci insegni ad ascoltare ci faccia crescere nella capacità di ascolto. Preghiamo per questo". Così stamane il Papa ha aperto la Messa celebrata a Santa Marta.
“Preghiamo oggi per gli uomini e le donne che hanno vocazione politica, che è una vocazione alta di carità, per i partiti politici perché in questo momento di pandemia cerchino insieme il bene del paese non il bene del proprio partito”.
"Ieri ho ricevuto una lettera di una suora che lavora come traduttrice nella lingua dei segni per per i sordomuti e mi raccontava il lavoro tanto difficile che hanno gli operatori sanitari, gli infermieri, i medici, con i malati disabili che hanno preso il Covid-19. Preghiamo per loro che sono sempre al servizio di queste persone con diverse abilità, ma non hanno le abilità che abbiamo noi".
Quella che viviamo adesso sotto la pandemia è una situazione di emergenza, ma “l’ideale della Chiesa è con il popolo e i sacramenti”, ed è lì che si deve tornare. Papa Francesco chiarisce che le chiese vuote sono solo una esigenza data dalla pandemia, non sarà così per sempre. E prega per le mamme in attesa, che si chiedono “in quale mondo vivrà mio figlio”.
Commentando l’incontro con i discepoli narrato oggi nel Vangelo, Papa Francesco – nell’omelia pronunciata stamane durante la Messa a Santa Marta - osserva che in quel dialogo tra Gesù e i suoi “viene una frase che a me dà tanta consolazione e questo passo del Vangelo è uno dei miei preferiti: poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, la gioia gli impediva di credere, era tanta quella gioia che poteva essere reale, troppa gioia e questo impediva di credere. La gioia, i momenti di grande gioia, erano strapieni di gioia ma paralizzati per la gioia e la gioia è uno dei desideri che Paolo fa ai suoi i Roma: che il Dio della speranza vi riempia di gioia”.
La preghiera per gli anziani, che in tempo di coronavirus hanno paura di morire da soli. E la lode della fedeltà di Dio, che sempre precede la nostra stessa fedeltà. Si snoda tra questi due momenti la consueta Messa che Papa Francesco celebra al mattino nella Domus Sanctae Marthae, dove risiede.
“Preghiamo perché il Signore ci dia la grazia dell'unità fra noi, che le difficoltà di questo tempo ci facciano scoprire la comunione fra noi, l'unità che è sempre superiore ad ogni divisione”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa celebrata a Santa Marta.
“Preghiamo per i governati gli scienziati i politici che cominciano a studiare la via d’ uscita il dopo pandemia questo dopo che già è incominciato perché trovino la strada giusta sempre in favore della gente sempre in favore dei popoli”.
"Preghiamo oggi per la gente che in questo tempo di pandemia fa commercio con i bisognosi, approffittando della necessità degli altri, li vendono, i mafiosi, gli usurai e tanti. Che il Signore tocchi il loro cuore e li converta".
“In questi giorni di Quaresima abbiamo visto le persecuzioni subite da Gesù e come i dottori della legge si sono accaniti contro di Lui: è stato giudicato con accanimento essendo innocente. Io vorrei pregare oggi per tutte le persone che soffrono una sentenza ingiusta per l’accanimento”. Lo ha detto il Papa, stamane, iniziando così la Messa mattutina a Santa Marta.
Trovare “una strada giusta e creativa” per risolvere il problema del “sovraffollamento delle carceri”, perché lì c’è “il pericolo che questa pandemia finisca in una calamità grave”. Papa Francesco torna a pregare per i carcerati nella Messa del mattino a Santa Marta, e lo fa con lo sguardo rivolto a “coloro che devono prendere decisioni”.
In questi momenti di tribolazioni tante volte alla gente viene la possibilità di fare delle cose, tante cose buone ma anche non manche cha a qualcuno venga l’idea di fare qualche cosa non buona, approfittare del momento per se stesso e per il suo guadagno.
“C’è gente che da adesso comincia a pensare al dopo, al dopo la pandemia. A tutti i problemi che arriveranno. Problemi di povertà, di lavoro, di fame. Preghiamo per tutta la gente che aiuta oggi, ma pensa anche al domani, per aiutare tutti noi”. Papa Francesco guarda già al dopo emergenza, e dedica a tutti quanti già stanno lavorando per il futuro la consueta Messa di Santa Marta del mattino, che per volontà del Papa viene mandata in diretta durante il tempo del coronavirus. E concentra la sua riflessione sui sette dolori della Madonna, cui ci si rivolge come “madre” e non come “quasi redentrice o corredentrice”.
“Questi giorni di dolore e tristezza evidenziano tanti problemi nascosti: sui giornali oggi c'è una foto colpisce il cuore, tanti senzatetto di una città sdraiati in un parcheggio. Tanti senzatetto ci sono oggi e chiediamo a Santa Teresa di Calcutta che risvegli in noi il senso della vicinanza a tante persone che nella società nella vita normale vivono nascoste come i senzatetto che nel momento della crisi si evidenziano così”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, aprendo la Messa quotidiana a Santa Marta.
"Oggi vorrei che pregassimo per tutti coloro che lavorano nei media, lavorano per comunicare oggi, perchè la gente non si trovi tanto isolata, per l'educazione dei bambini, per l'informazione, per aiutare a sopportare questo tempo di chiusura".