"Dottori della legge, teologi che vanno sempre sulla via della casistica e non permettono la libertà dello Spirito Santo; non riconoscono il dono di Dio, il dono dello Spirito e ingabbiano lo Spirito, perché non permettono la profezia nella speranza". Lo dice il Papa, nell'omelia quotidiana pronunciata durante la Messa mattutina a Santa Marta.
“La santità è un cammino, la santità non si può comprare, non si vende. Neppure si regala. La santità è un cammino alla presenza di Dio, che devo fare io: non può farlo un altro nel mio nome. Io posso pregare perché quell’altro sia santo, ma il cammino deve farlo lui, non io. Camminare alla presenza di Dio, in modo irreprensibile. E io userò oggi alcune parole che ci insegnino come è la santità di ogni giorno, quella santità – diciamo – anche anonima. Primo: coraggio. Il cammino verso la santità vuole coraggio”. Lo ha spiegato stamane Papa Francesco nell'omelia pronunciata nella Messa quotidiana a Santa Marta.
“Un cristiano è un uomo e una donna di gioia, un uomo e una donna con gioia nel cuore. Non esiste un cristiano senza gioia! La carta di identità del cristiano è la gioia, la gioia del Vangelo, la gioia di essere stati eletti da Gesù, salvati da Gesù, rigenerati da Gesù; la gioia di quella speranza che Gesù ci aspetta, la gioia che – anche nelle croci e nelle sofferenze di questa vita – si esprime in un altro modo, che è la pace nella sicurezza che Gesù ci accompagna, è con noi”. Lo ha detto il Papa stamane, nell'omelia pronunciata nel corso della Messa a Santa Marta.
Comprensione per i peccatori, senza negoziare la verità e senza dimenticare la debolezza umana. E’ il tema affrontato nella Messa in Casa Santa Marta dal Papa commentando il brano in cui Gesù parla con i farisei riguardo l’adulterio.
Nella Messa del mattino a Casa Santa Marta il Papa parla dello sfruttamento nel lavoro e delle ricchezze. E definisce coloro che si arricchiscono a discapito degli altri come delle "sanguisughe".
No agli arrampicatori, a coloro che sono “tentati dal modo di pensare del mondo mondano”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, nell'omelia pronunciata nel corso della Messa a Santa Marta.
Quale è la preghiera di Gesù prima della passione? Quella per “l’unità dei credenti, per l’unità dei cristiani”, dice Papa Francesco nella consueta omelia della mattina a Santa Marta, riportata da Radio Vaticana. Il Papa poi sottolinea: “L’unità delle comunità cristiane, delle famiglie cristiane, sono testimonianza: sono la testimonianza del fatto che il Padre abbia inviato Gesù”. Ma “dove i cristiani si fanno la guerra tra di loro non c’è testimonianza”.
Commentando il Vangelo odierno Papa Francesco - nell'omelia quotidiana a Santa Marta - ha parlato dei missionari. Spesso - ha ricordato - "hanno dato la vita giovani: hanno bruciato la vita. Io penso che loro, in quell’ultimo momento, lontani dalla loro patria, dalla loro famiglia, dai loro cari, abbiano detto: valeva la pena, quello che ho fatto!”.
“Lo Spirito Santo è quello che muove la Chiesa, è quello che lavora nella Chiesa, nei nostri cuori, è quello che fa di ogni cristiano una persona diversa dall’altra, ma da tutti insieme fa l’unità. E’ quello che porta avanti, spalanca le porte e ti invia a dare testimonianza di Gesù. Lo Spirito Santo è quello ci muove a lodare Dio, ci muove a pregare. Lo Spirito Santo è quello che è in noi e ci insegna a guardare il Padre e a dirgli: Padre. Ci libera da questa condizione di orfano nella quale lo spirito del mondo vuole portarci”. Lo ha detto il Papa stamane nell'omelia pronunciata nel corso della Messa quotidiana a Santa Marta.
Dolore e gioia. Il cristiano non cerca di fare a meno della sofferenza, ma la vive nella speranza di una gioia più grande. Nella Messa del Mattino a Santa Marta il Papa affronta il tema della "gioia che non passa"commentando il Vangelo di oggi: Gesù, prima della sua Passione, avverte i discepoli che saranno tristi ma che questa tristezza si cambierà in un grido di gioia.
Quali sono le domande che si deve porre un cristiano? Di fronte a Gesù, che è “la via”, la “strada giusta”, e ad una serie di tipologie di cristiani che “restano fermi”, Papa Francesco invita a un continuo esame sullo stato del nostro cammino cristiano.
Commentando l'episodio di Lidia narrato dagli Atti degli Apostoli, Papa Francesco ha ricordato - nel corso della messa quotidiana a Santa Marta - che "è proprio lo Spirito Santo, che ha fatto sentire a questa donna che Gesù era il Signore; ha fatto sentire a questa donna che la salvezza era nelle parole di Paolo; ha fatto sentire a questa donna una testimonianza. Lo Spirito dà testimonianza di Gesù. E ogni volta che noi sentiamo nel cuore qualcosa che ci avvicina a Gesù, è lo Spirito che lavora dentro".
“Se diciamo di non avere peccato, facciamo di Dio un bugiardo. Se tu dici che sei in comunione con il Signore, ma cammina nella luce! Ma la doppia vita no! Quella menzogna che noi siamo tanto abituati a vedere, anche a caderci pure noi. Dire una cosa e farne un’altra. Sempre la tentazione: la menzogna noi sappiamo da dove viene: nella Bibbia, Gesù chiama il diavolo padre della menzogna, il bugiardo. E per questo, con tanta dolcezza, con tanta mitezza, questo nonno dice alla Chiesa adolescente, alla Chiesa ragazza: non essere bugiarda! Tu sei in comunione con Dio, cammina alla luce. Fa opere di luce, non dire una cosa e farne un’altra, non la doppia vita e tutto questo”. Lo ha detto il Papa stamane commentando la Lettera di San Giovanni nel corso dell’omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
Nella Messa del Mattino di oggi a Santa Marta , Papa Francesco parla del " protagonista della Chiesa", lo Spirito Santo, commentando il brano degli Atti degli Apostoli sul cosiddetto “Concilio” di Gerusalemme.
“Possiamo domandarci, ognuno di noi: com’è l’annuncio nella mia vita? Com’è il mio rapporto con Gesù che intercede per me? E com’è la mia speranza? Ci credo davvero che il Signore è risorto? Credo che prega per me il Padre? Ogni volta che io lo chiamo, Lui sta pregando per me, intercede. Credo davvero che il Signore tornerà, verrà? Ci farà bene domandarci questo sulla nostra fede: credo nell’annuncio? Credo nell’intercessione? Sono un uomo o una donna di speranza?”.
“La memoria ci avvicina a Dio. La memoria di quell’opera che Dio ha fatto in noi, in questa ri-creazione, in questa ri-generazione, che ci porta oltre l’antico splendore che aveva Adamo nella prima creazione. Io vi consiglio questo, semplicemente: fate memoria! Com’è stata la mia vita, come è stata la mia giornata oggi o come è stato questo ultimo anno? Memoria. Come sono stati i miei rapporti col Signore. Memoria delle cose belle, grandi che il Signore ha fatto nella vita di ciascuno di noi”.
“Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Queste pecore hanno studiato per seguire Gesù e poi hanno creduto? No. Il Padre mio che me le ha date è più grande. E’ proprio il Padre che dà le pecore al pastore. E’ il Padre che attira i cuori verso Gesù”. Lo ha detto il Papa nell'omelia pronunciata stamane nel corso della Messa quotidiana a Santa Marta.
“Chi segue Gesù non sbaglia”. Durante la consueta Messa del mattino di casa Santa Marta, Papa Francesco sottolinea che solo Gesù è la strada da seguire. E dice no a cartomanti e veggenti, perché “se fai questo, non segui Gesù”. “Gesù è porta e anche cammino. Se seguiamo Lui non sbaglieremo”.
Zelo e cuore aperto per sconfiggere durezze e rigidità. Papa Francesco commenta le letture di oggi e in particolare le parole di San Paolo e la sua “storia di un uomo che lascia che Dio gli cambi il cuore”. Una conversione, come riferisce la Radio Vaticana, di “un uomo come voleva Dio, perché Dio ha creato tutti noi per stare in piedi, con la testa alta”.
“Nei giorni passati, la Chiesa ci ha proposto il dramma della resistenza allo Spirito: i cuori chiusi, duri, stolti, che resistono allo Spirito. Vedevamo le cose ma sono rimasti chiusi a questi segni dello Spirito e hanno fatto resistenza allo Spirito. E cercavano di giustificare questa resistenza con una cosiddetta fedeltà alla legge, cioè alla lettera della legge”. Così Papa Francesco questa mattina nell'omelia pronunciata nel corso della messa quotidiana a Santa Marta.