Nel giorno della memoria liturgica di San Giovanni XXIII, Papa Francesco commentando il Vangelo ricorda che secondo Gesù ciò "che importa è la libertà che ci ha dato la redenzione, che ci ha dato l’amore, che ci ha dato la ricreazione del Padre. “Quella libertà interna - sostiene il Papa secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana - quella libertà che si fa il bene di nascosto, senza far suonare la tromba perché la strada della vera religione è la stessa strada di Gesù: l’umiltà, l’umiliazione. E Gesù umiliò se stesso, svuotò se stesso. E’ l’unica strada per togliere da noi l’egoismo, la cupidigia, la superbia, la vanità, la mondanità. Al contrario questa gente che Gesù rimprovera è gente che segue la religione del maquillage: l’apparenza, l’apparire, fare finta di sembrare ma dentro… Gesù usa per questa gente un’immagine molto forte: sepolcri imbiancati".
“L’attaccamento alla Legge fa ignorare lo Spirito Santo. Non lascia che la forza della redenzione di Cristo venga avanti con lo Spirito Santo. E’ vero ci sono i Comandamenti e noi dobbiamo seguire i Comandamenti; ma sempre dalla grazia di questo dono grande che ci ha dato il Padre, suo Figlio, è il dono dello Spirito Santo. E così si capisce la Legge. Ma non ridurre lo Spirito e il Figlio alla Legge. Questo era il problema di questa gente: ignoravano lo Spirito Santo e non sapevano andare avanti. Erano chiusi, chiusi nelle prescrizioni: si deve fare questo, si deve fare quell’altro. Alle volte, a noi, può succedere di cadere in questa tentazione”. Così Papa Francesco - secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana - nell’omelia della messa quotidiana a Santa Marta.
Come si aiuta davvero chi soffre? Con silenzio, presenza e preghiera, dice Papa Francesco. Nell’omelia di Santa Marta – riportata da Radio Vaticana – il Papa ricorda la memoria di San Vincenzo de Paoli, offre la messa per le Figlie della Carità (le suore vincenziane) che prestano servizio a Santa Marta, e parte dalle letture del giorno per poi arrivare a parlare del modo in cui superare la carità, la “desolazione spirituale”.
L’anima ha due inquietudini: una buona e una cattiva. L’inquietudine che viene dallo Spirito Santo e l’inquietudine che viene dalla coscienza sporca. Papa Francesco lo descrive nella consueta omelia del mattino a Santa Marta, riportata da Radio Vaticana.
“Non esiste un dio di guerra, Dio è Dio di pace”. Lo ha detto stamane il Papa presiedendo la Messa a Santa Marta prima di partire per Assisi per partecipare al meeting interreligioso voluto 30 anni fa da Giovanni Paolo II.
Nella Messa mattutina a Casa Santa Marta Papa Francesco parla di una “logica” che dovrebbe appartenere al cristiano: “la logica del dopodomani”, cioè la fiducia alla resurrezione della carne.
L’invito dei mistici russi a mettersi sotto la protezione del manto di Maria diventa, per Papa Francesco, l’invito a tutto l’Occidente. Nella consueta messa di Santa Marta – il cui contenuto è riportato da Radio Vaticana – Papa Francesco parla della protezione della madre di Dio e di un Occidente in “crisi di orfanezza”.
Una foto di Padre Jacques Hamel mentre celebra la Messa, accompagnata da due candele e da una croce. Questa immagine, posta sull'altare, ha accompagnato la messa mattutina di Papa Francesco, celebrata nella cappella di Casa Santa Marta, in segno di vicinanza ai familiari di P. Jacques Hamel e tutta la comunità di Rouen, in Francia. Un gruppo di 80 pellegrini della diocesi di Rouen, insieme al loro vescovo, Mons. Dominique Lebrun, ha assistito alla messa di suffragio per il sacerdote ucciso il 26 luglio nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray.
“L’incontro è quello che il Vangelo oggi ci annuncia: un incontro fra un uomo e una donna, fra un figlio unico vivo e un figlio unico morto; fra una folla felice, perché aveva incontrato Gesù e lo seguiva, e un gruppo di gente, piangendo, accompagnava quella donna, che usciva da una porta della città; incontro fra quella porta di uscita e la porta di entrata. L’ovile. Un incontro che ci fa riflettere sul modo di trovarci fra noi”. E' quanto ha detto stamane il Papa nell'omelia - riportata dalla Radio Vaticana - della Messa mattutina a Santa Marta.
"Le divisioni nella Chiesa non lasciano che il Regno di Dio cresca; non lasciano che il Signore si faccia vedere bene, come è Lui. Non c’è l’olio dell’unità, il balsamo dell’unità. Ma il diavolo va oltre, non solo nella comunità cristiana, va proprio alla radice dell’unità cristiana". Lo ha detto il Papa - secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana - in occasione della Messa mattutina a Santa Marta.
Il tema centrale della Messa odierna a Santa Marta di Papa Francesco è il significato reale dell’opera di evangelizzazione.
Come si costruisce la pace? Non nei grandi consessi internazionali, perché la pace è un dono di Dio che nasce nei posti piccoli. Papa Francesco, dopo la pausa estiva, riprende le Messe del mattino nella cappella della Domus Sanctae Marthae. E l’omelia di oggi – riportata da Radio Vaticana – parla di pace, nel giorno della festa della Natività di Maria.
“Guardati allo specchio, ma non per truccarti, perché non si vedano le rughe. Guardati allo specchio per guardare te, come tu sei. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai a tuo fratello lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nel tuo occhio c’è la trave? E come ci qualifica il Signore, quando facciamo questo? Una sola parola: ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello". E' il monito del Papa, stamane, rivolto nel corso dell'omelia pronunciata in occasione della messa quotidiana a Santa Marta.
L'importanza della preghiera del Padre Nostro e della parola Padre. E' la riflessione di Papa Francesco nella Messa Mattutina a Casa Santa Marta.
E' pregare per i nemici l'atteggiamento che più ci avvicina alla perfezione cristiana. E' la riflessione di Papa Francesco nella Messa odierna a Santa Marta.
Stare in piedi, in silenzio e in cammino. Sono le tre modalità con cui si può riassumere l’atteggiamento di vita che deve avere un cristiano. Lo ha detto Papa Francesco, nella Messa del Mattina a Santa Marta.
Insultare gli altri è come “uccidere, perché è dare uno schiaffo all’anima del fratello”. Lo ha detto il Papa stamane - secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana - nell’omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.
Vincere la tentazione dello spiritualità dello specchio. Ovvero, non essere tentati dall’illuminare più se stessi che a portare agli altri la luce della fede. Lo ha detto Papa Francesco nella consueta omelia mattutina nella Domus Sanctae Marthae, come riportato da Radio Vaticana.
Le Beatitudini sono “la legge nuova. E’ la nuova legge del Signore per noi. Sono la guida di rotta, di itinerario, sono i navigatori della vita cristiana. Proprio qui vediamo, su questa strada, secondo le indicazioni di questo navigatore, possiamo andare avanti nella nostra vita cristiana”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco nel corso dell'omelia pronunciata nel corso della Messa quotidiana a Santa Marta.
Il coraggio delle donne, la capacità di andare incontro agli altri, la mano tesa in segno di aiuto, la sollecitudine e il servizio. Sono questi i temi a cui il Papa ha dedicato la sua riflessione nella Messa del mattino celebrata in Casa S. Marta.