Gesù, che giudica con misericordia, è la pienezza della legge. Papa Francesco si esprime così nella Messa mattutina a Casa Santa Marta.
“Dimenticare Dio che ci ha creato, che ci ha fatto crescere, che ci ha accompagnato nella vita: questa è la delusione di Dio. Nel cuore dell’uomo, sempre c’è questa inquietudine! Non è soddisfatto di Dio, dell’amore fedele. Il cuore dell’uomo è sempre verso l’infedeltà. E questa è la tentazione”. Lo ha detto Papa Francesco questa mattina nell’omelia pronunciata nella Messa a Santa Marta.
Punta il dito contro il peccato dell'accidia questa mattina Papa Francesco nella meditazione offerta durante la Messa quotidiana a Santa Marta. L'accidia - osserva il Pontefice secondo quanto riportato dalla Radio Vaticana - "è peggio di avere il cuore tiepido, peggio ancora. E’ vivere ma perché vivo e non avere voglia di andare avanti, non avere voglia di fare qualcosa nella vita, aver perso la memoria della gioia. Questo è il peccato. E’ una malattia brutta
“Ascoltiamo la parola di Dio o induriamo il cuore?” È la domanda che si pone Papa Francesco, al termine dell’omelia del mattino alla Domus Sanctae Marthae, riportata da Radio Vaticana. Lo spunto è dato dalla prima lettura, tratta dal profeta Geremia.
Per ottenere il perdono il primo passo è vergognarsi del peccato. Ma per ottenerlo bisogna confessarsi correttamente, spiega il Papa nell'omelia della Messa mattutina a Santa Marta. Come ti confessi, chiede il Papa. "Vado, dico i miei peccati, il prete mi perdona, mi dà tre Ave Maria da pregare e poi torno in pace. Tu non hai capito! Tu soltanto sei andato al confessionale a fare un’operazione bancaria a fare una pratica di ufficio. Tu non sei andato vergognato lì di quello che hai fatto. Hai visto alcune macchie nella tua coscienza e hai sbagliato perché hai creduto che il confessionale fosse una tintoria per chiudere le macchie. Sei stato incapace di vergognarti dei tuoi peccati".
San Giuseppe è un "sognatore capace di accettare la promessa di Dio e la porta avanti in silenzio con fortezza, la porta avanti perché quello che Dio vuole sia compiuto". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia pronunciata nella Messa a Santa Marta.
Porre le proprie aspettative su Dio, e non confidare nel proprio cuore. Perché “l’uomo che confida nell’uomo, pone nella carne il suo sostegno” si allontana dal Signore. Nell’omelia del mattino nella cappella della Domus Sanctae Marthae, riportata da Radio Vaticana, il Papa ritorna sul tema del peccato che si trasforma corruzione, un tema molto caro a Sant’Ignazio.
“Non è facile fare il bene: dobbiamo impararlo, sempre. Allontanarsi dal male e imparare a fare il bene: questa è la regola della conversione. Perché convertirsi non è andare da una fata che con la bacchetta magica ci converta: è un cammino”. Così stamane Papa Francesco nell'omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
Cosa è il digiuno? È “soccorrere il prossimo” dice Papa Francesco, commentando il Vangelo del giorno nella consueta omelia del mattino alla Domus Sanctae Marthae riportata da Radio Vaticana.
“La realtà di Dio è Dio fatto Cristo per noi. Per salvarci. E quando ci allontaniamo da questa realtà e ci allontaniamo dalla Croce di Cristo, dalla verità delle piaghe del Signore, ci allontaniamo pure anche dall’amore, dalla carità di Dio, dalla salvezza e andiamo su una strada ideologica di Dio, lontana: non è Dio che venne a noi e si è fatto vicino per salvarci, ed è morto per noi. Questa è la realtà di Dio”. Così questa mattina Papa Francesco nella omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.
Se lasciamo tutto per seguire il Signore saremo ricompensati perchè "il Signore non sa dare meno di tutto. Quando Lui dona qualcosa dona sé stesso, che è tutto". Lo ha detto il Papa nell'omelia della Messa di stamane a Santa Marta.
Il passo del Vangelo è quello in cui viene chiesto a Gesù se è lecito ripudiare la propria moglie, e per il Papa è l’occasione per ribadire un concetto a lui caro. E cioè che la verità non si negozia, ma si deve anche essere giusti nella misericordia.
Abbandonare la doppia vita, che può essere motivo scandalo soprattutto per i più piccoli. E’ questo il cuore dell’omelia di Papa Francesco nella Messa Mattutina presso Casa Santa Marta.
Seguire Dio "non è come un arruolarsi in un’entità, un’associazione di beneficenza, di fare il bene: no, è un’altra cosa". Lo ha detto il Papa, stamane, nella Messa quotidiana a Santa Marta.
La colomba, l’arcobaleno, l’alleanza. Sono le tre immagini che riassumono la custodia della pace secondo Papa Francesco. Nell’omelia del Pontefice a Casa Santa Marta il tema di oggi è la guerra. E la sofferenza di tanti popoli che sono travolti dalle guerre volute dai potenti e dai trafficanti d'armi.
"La Parola di Dio non si può portare come una proposta o come un’idea filosofica o morale, buona. E’ un’altra cosa. Ha bisogno di essere proposta con franchezza, con forza, perché la Parola penetri fino alle ossa. La Parola di Dio deve essere annunciata con coraggio. La persona che non ha coraggio – coraggio spirituale, coraggio nel cuore, che non è innamorata di Gesù, e da lì viene il coraggio! – dirà qualcosa di interessante, qualcosa di morale, qualcosa che farà bene, un bene filantropico, ma non c’è la Parola di Dio. E questa è incapace, questa parola, di formare il popolo di Dio. Solo la Parola di Dio proclamata con questa franchezza, con questo coraggio, è capace di formare il popolo di Dio". Così Papa Francesco nell'omelia pronunciata nel corso della Messa quotidiana a Santa Marta.
Le inimicizie tra noi "cominciano con una piccola cosa, una gelosia, un’invidia e poi questo cresce. E la nostra vita gira intorno a quello e quello distrugge il legame di fratellanza, distrugge la fraternità". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
Cos’è la tentazione? Papa Francesco commenta le letture della giornata a Santa Marta e spiega che la tentazione avviene con un “dialogo” del diavolo che“passo dopo passo” ci porta dove vuole lui. Ma con Gesù è diverso, per il diavolo “finisce male”, ricorda Francesco.
La donna? E' il "grande dono di Dio" dice Papa Francesco nella Messa di Santa Marta, riportata da Radio Vaticana. E aggiunge: "A me piace pensare che Dio ha creato la donna perché tutti noi avessimo una madre".
Dio "ci ha fatto figli, ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, come Lui. E quando uno fa un figlio, non può andare indietro: il figlio è fatto. Ci ha dato questa identità di figlio: uomo e donna; dobbiamo aggiungere: figli. Siamo come dei, perché siamo figli di Dio". Lo ha detto stamane Papa Francesco nell'omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.