È un mondo che vive in assenza del Padre, che quindi non riesce a definirsi come una famiglia di fratelli, e che dunque è in conflitto, quello descritto da Papa Francesco nella Messa del mattino a Santa Marta. Messa dedicata dal Papa a quanti puliscono “strade e ospedali, svuotano i bidoni della spazzatura”, facendo “un lavoro che nessuno vede, ma che è necessario per sopravvivere”.
La mondanità una ermeneutica di vita, non è superficiale, ed è la ragione del martirio dei cristiani, uccisi solo in minoranza per ragioni teologiche, ma soprattutto a causa della mondanità che non tollera lo scandalo della croce. Papa Francesco parte dal Vangelo del giorno, in cui Gesù dice che i discepoli saranno odiati per causa sua, per andare a individuare quella che secondo lui è la più grande corruzione dei cristiani, quella mondanità che non si stanca mai di denunciare.
"Oggi, la giornata mondiale della famiglia, preghiamo per le famiglie, perchè cresca nelle famiglie lo Spirito del Signore, lo Spirito di amore, di rispetto, di libertà".
"Oggi tutti noi fratelli e sorelle di ogni tradizione religiose" aderiamo alla "giornata di preghiera e penitenza indetta dall'alto comitato della fratellanza umana. Ognuno di noi prega, le comunità pregano, le confessioni religiose pregano, pregano Dio tutti i fratelli uniti nella fratellanza che ci accumuna in questo momento di dolore, di tragedia". Lo ha detto il Papa, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
"Preghiamo oggi per gli studenti, i ragazzi che studiano e gli insegnanti che devono trovare nuove modalità per andare avanti nell'insegnamento. Il Signore li aiuti in questo cammino, li dia coraggio e anche un bel successo".
“Oggi è la giornata degli infermieri. Ieri ho inviato un messaggio: preghiamo oggi per infermiere ed infermieri, ragazzi e ragazze che hanno scelto questa professione, che è più di una professione, è una vocazione, una dedizione… Il Signore li benedica e in questo tempio della pandemia hanno dato esempio di eroicità e hanno dato anche la vita. Preghiamo per gli infermieri e le infermiere”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa celebrata a Santa Marta.
"Ci uniamo ai fedeli di Termoli nella festa del ritrovamento del Corpo di San Timoteo oggi. Questi giorni tanta gente ha perso il lavoro, non sono stati di nuovo assunti, lavoravano in nero, preghiamo per questi fratelli e sorelle nostre che soffrono questa mancanza di lavoro".
“Nei due giorni passati sono state due commemorazioni: il 70º della dichiarazione di Schuman che dà inizio alla Unione Europea e anche la commemorazione della fine della guerra. Chiediamo al Signore per l'Europa oggi che cresca unita: questa unità di fratellanza che fa crescere tutti i popoli nell’unità e nella diversità”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa della V Domenica di Pasqua celebrata a Santa Marta
Aprendo la Messa di stamane a Santa Marta il Papa – ricordando la memoria liturgica di Santa Luisa de Marillac – ha pregato “per le suore vincenziane che portano avanti l’ambulatorio e l’ospedale da quasi 100 anni e lavorano qui a Santa Marta per quest’ospedale. Il Signore benedica le suore”.
Non è facile lasciarsi consolare dal Signore, perché la consolazione del Signore “è veritiera, non inganna, non è anestesia”. Eppure, è quella consolazione che “ci apre le porte della speranza”.
“Ho ricevuto una lettera di un gruppo di artisti che ringraziavano per la preghiera che noi abbiamo fatto per loro, vorrei chiede il Signore li benedica perché gli artisti ti fanno capire cos'è la bellezza e senza il bello Il Vangelo non si può capire: preghiamo un'altra volta per gli artisti”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa celebrata a Santa Marta.
"Preghiamo oggi per gli uomini e le donne che lavorano nei mezzi di comunicazione e in questo tempo di pandemia rischiano tanto, il lavoro è tanto, il Signore li aiuti in questo lavoro di trasmissione sempre della verità".
“Preghiamo oggi per i defunti che sono morti la pandemia, sono morti da soli, sono morti senza la carezza dei familiari, tanti di loro neppure col funerale. Il Signore li riceva nella gloria”. Così il Papa, stamane, aprendo la Messa celebrata a Santa Marta.
“Dopo tre settimane dalla Pasqua la Chiesa nella quarta domenica celebra il Buon Pastore, Gesù Buon Pastore.
“Per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi.
Nella festa di San Giuseppe Lavoratore e Giornata dei Lavoratori, Papa Francesco sottolinea con forza: “ogni ingiustizia che si fa su una persona che lavora è calpestare la dignità umana, anche la dignità di chi fa la ingiustizia. Si abbassa il livello, si finisce in quella tensione tra dittatore e schiavo”.
“Preghiamo oggi per i defunti, per coloro che sono morti per la pandemia e in particolare per i defunti diciamo così anonimi: abbiamo visto le fotografie nelle fosse comuni, tanti sono lì”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa mattutina celebrata a Santa Marta.
"Oggi Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa, patrona d'Europa, preghiamo per l'Europa, per l'unità dell'Unione Europea, perchè tutti insieme possiamo andare avanti come fratelli".
"In questo tempo nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perche’ dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e dell’obbedienza alle disposizioni perche’ la pandemia non torni". Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa mattutina celebrata a Santa Marta.
La Messa quotidiana di Papa Francesco è dedicata questa volta agli artisti, “che hanno questa capacità di creatività molto grande, e attraverso la strada della bellezza ci indicano la strada da seguire”. Papa Francesco chiede che “il Signore dia a tutti la grazia della creatività in questo momento”.