200.000.000 di persone vivono nei 6 Paesi del Corno d’Africa: Gibuti, Etiopia, Eritrea, Somalia, Sud Sudan e Sudan
La scorsa settimana, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, ha viaggiato in Giordania per celebrare i trenta anni di relazioni diplomatiche. Ma è stata anche una occasione per avere il polso della situazione in Medio Oriente, con una vista particolare sulla Terrasanta, considerando che la dinastia hashemita è tradizionalmente custode dei Luoghi Santi.
Dopo il viaggio di Papa Francesco in Egitto nel 2017, la dichiarazione congiunta, e l’iscrizione dei martiri copti uccisi Libia nel Martirologio Romano con tanto di celebrazione in Vaticano lo scorso 15 febbraio, il dialogo ecumenico con la Chiesa copta ortodossa sembrava andare a gonfie vele. Eppure, con una decisione improvvisa, la Chiesa Copta ha deciso di sospendere il dialogo con la Chiesa Cattolica, e la causa - mai formalmente menzionata, ma cui si fa accenno in maniera che non lascia adito a dubbi – è la dichiarazione Fiducia Supplicans sulle benedizioni non rituali, che apre alla benedizione individuale di persone in una coppia cosiddetta “irregolare”.
È l’arcivescovo canadese di origine croata Petar Rajič il nuovo “ambasciatore del Papa” in Italia. Dopo la nomina dello svizzero Paul Emil Tscherrig come nunzio in Italia nel 2017, per la seconda volta Papa Francesco sceglie un non italiano come suo “ambasciatore” a Roma, rompendo definitivamente quella che era considerata la “eccezione italiana”, ovvero il fatto che il nunzio in Italia fosse tradizionalmente proveniente dall’Italia.
Papa Francesco ha incontrato lo scorso 7 marzo il leader dell’opposizione di Catalogna, Salvador Illa. È l’ennesimo segno di attenzione del Papa nei confronti della Catalogna, anche perché lo scorso 6 novembre il Papa aveva incontrato il presidente di Catalogna Pere Aragonés. Per diverso tempo, si è pensato anche a un possibile viaggio di Papa Francesco a Manresa per il cinquecentenario della presenza di Sant’Ignazio, fondatore dei Gesuiti, nel 2022. Quel viaggio non ha mai avuto luogo.
Nel comunicato finale del Sinodo della Chiesa Cattolica Armena, si parla anche di una “profonda preoccupazione per l’attuale situazione politica, bellica, economica e fatale in Medio Oriente, Terrasanta, Armenia e Artsakh”. E non poteva essere altrimenti, per i responsabili di una Chiesa sui iuris con sede in Libano, e che dunque vive sulla sua pelle non solo le preoccupazioni della regione, ma anche il peso di un popolo in diaspora, quello armeno.
Un viaggio in Turchia, dove ha incontrato anche il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, e dove partecipa fino al 2 marzo all’Antalya Diplomatic Forum. L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, inaugura con questo viaggio un periodo intenso, che lo porterà prima in Montenegro e poi addirittura in Vietnam, forse persino a preparare un viaggio del Papa nel Paese.
L’Ucraina che vuole rimarcare la sua identità ricorda San Volodymyr con un grande mosaico esposto nella cattedrale di Santa Sofia. Non è un caso. San Volodymyr, che si festeggia il 28 luglio, fu colui che inviò messi alle nazioni confinanti per valutare quale fosse la fede migliore per il suo regno, e, ascoltate le testimonianze, decise che il suo popolo sarebbe stato cristiano. Da qui, il Battesimo di Volodymyr, che fu anche il battesimo della Rus’ nel 988.
Forte denuncia del Cardinale Fridolin Ambongo verso i Paesi confinanti con la Repubblica Democratica del Congo (RDC) per aver lavorato in combutta con le multinazionali per derubare il Paese delle sue risorse naturali.
Il nuovo presidente della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia è il Cardinale indiano Filipe Neri Ferrão, arcivescovo di Goa e Damão. L’elezione è avvenuta lo scorso 22 febbraio, e il mandato del nuovo presidente inizierà nel gennaio 2025. Il Cardinale Neri Ferrão succederà al Cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon (Myanmar) e presidente della Federazione dal 2018.
In questi anni, non erano mancati i rilievi critici sulle posizioni di Papa Francesco e le attività della Santa Sede riguardo al conflitto in Ucraina. Dall’Ucraina, soprattutto, il Papa era accusato di essere più vicino all’aggressore russo che non all’Ucraina, nonostante gli appelli costanti per la pace, e questo perché il Papa era stato, come primo atto dall’inizio del conflitto, all’ambasciata russa presso la Santa Sede ma non in quella ucraina; perché aveva trattato in maniera un po’ “leggera” la questione della morte di Irina Dugina, figlia dell’ideologi di Putin Dugin, aveva addirittura parlato della Grande Madre Russia in un incontro con online con i giovani russi dell’arcidiocesi della Gran Madre di Dio di Mosca.
Il Cardinale José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., Vescovo emerito di David (Panamá) compie oggi 80 anni e pertanto perde il diritto di voto in un futuro conclave: infatti è nato a Pamplona (Spagna), il 24 febbraio 1944.
"La Chiesa di Gerusalemme è la più complicata del mondo poichè si estende su quattro Paesi diversi che sono Giordania, Israele, Palestina e Cipro e con lingue differenti". Lo ha detto il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, confrontandosi con l'Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini sul tema «Gerusalemme e Milano. Una Chiesa, due realtà in dialogo», presso la casa Cardinale Ildefonso Schuster. L'incontro è stato patrocinato dai Circoli Culturali Giovanni Paolo II, con Ucid Milano e Ucid Gruppo Regionale Lombardo.
Il 5 luglio 2003, Georges Poulides, ambasciatore di Cipro presso la Santa Sede, presentava le sue lettere credenziali a Giovanni Paolo II. Era l’inizio di una avventura tuttora ininterrotta come ambasciatore presso la Santa Sede, e che ha visto l’attuale decano del Corpo degli Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede festeggiare i venti anni di accreditamento.
Parlando a margine del consueto bilaterale con l’Italia in occasione dell’anniversario della revisione dei Patti Lateranensi, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, aveva parlato della situazione a Gaza, condannando l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, ma anche stigmatizzando la sproporzionalità della risposta israeliana, che aveva provocato a Gaza 30 mila morti.
Quattro vescovi dello Stato messicano di Guerrero
Papa Francesco stamane ha accettato la rinuncia presentata, per raggiunti limiti di età, dal Cardinale José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., finra Vescovo di David a Panama.
L’arcidiocesi di Montreal dice no al suicidio assistito, contrastando una pericolosa china che in Canada ha portato ad una delle legislazioni più liberali in termini di eutanasia, sempre contrastate dai vescovi. Così, l’arcidiocesi di Montreal ha citato in giudizio la legislazione del fine vita del Quebec, perché viola la libertà religiosa.
Nel giorno del suo 80° compleanno, il Papa ha accettato la rinuncia per raggiunti limiti di età del Cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno, S.I., da Arcivescovo di Huancayo.
Il Cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno S.I, Arcivescovo metropolita di Huancayo (Perù), è nato a Lima il 12 febbraio 1944 e compie oggi 80 anni, perdendo così il diritto di voto in un futuro conclave.