C’è un legame molto forte tra il Belgio e la Cina, favorito dalla presenza dei padri di Scheut – da 160 anni missionari in Oriente – e dall’attivissima Fondazione Verbiest – Louvain a loro legata. E così, dal 7 al 14 giugno, una delegazione di vescovi belgi, guidati dal Cardinale Jozef de Kesel, vescovo emerito di Bruxelles - Malines e presidente della Fondazione, è stato in Cina, a restituire la visita che quattro vescovi della Cina continentale hanno svolto in Belgio nel settembre 2023.
Una visita lampo di Andryi Yermak, capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky, ha caratterizzato la giornata di Papa Francesco, che lo ha ricevuto l’8 giugno. Yermak, in Italia per colloqui di governo come parte di un tour europeo che lo ha visto anche in Francia a preparare il prossimo summit per la pace, ha anche incontrato, alle due di notte, il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e ha avuto anche un bilaterale con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Sul tavolo, anche la “formula di pace” ucraina e la conferenza per la pace in Ucraina in programma in Svizzera tra due settimane, che si svolgerà senza la presenza di Cina e Russia, rendendola di fatto meno efficace di quello che potrebbe essere.
Tra i sette Stati che non hanno alcuna relazione diplomatica con la Santa Sede, nemmeno a livello di scambio di rappresentanti, c’è il minuscolo arcipelago di Tuvalu, in Oceania. Ed è una situazione particolare, perché si tratta comunque di un posto cristiano, ma dove il 97 per cento della popolazione è affiliata a una sigla protestante locale, e dove tutto il resto delle fedi è minoranza. La Chiesa di Tuvalu è così piccola che c’è una sola parrocchia, gestita da una missio sui iuris che ha sede a Funafuti, una piccola città dell’arcipelago, e che dal 3 giugno ha un nuovo superiore ecclesiastico.
Il 4 giugno dal 1989, al culmine di una serie di proteste che coinvolsero larghe fasce della società cinese, tra cui molti intellettuali, l’esercito della Repubblica Popolare Cinese aprì il fuoco contro i dimostranti in piazza Tiananmen, a Pechino, causando un numero incerto di morti calcolato dalle centinaia alle migliaia. In occasione del 35esimo anniversario dei fatti di Tiananmen, il Cardinale Stephen Chow, vescovo di Hong Kong, ricorda il cosiddetto “incidente” con una riflessione pubblicata sul Sunday Examiner, la rivista della diocesi.
La Repubblica Democratica del Congo
Due giorni a Zagabria, tra una Messa al Santuario della Madonna di Pietra, una conferenza all’Università Cattolica e un paio di incontri bilaterali. L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, è stato in Croazia dal 30 maggio all’1 giugno, terminando così una settimana “croata”, se così si può dire, cominciata a Roma con la celebrazione della Messa in occasione della Giornata Nazionale lo scorso 28 maggio.
La città di Tainan dista 90 minuti di treno alta velocità della capitale di Taiwan Taipei. È nata su un antico insediamento olandese, e quest’anno la città ha lanciato un grande piano per commemorarne il 400esimo anniversario dalla Fondazione. Ma la diocesi non è da meno, e ha lanciato il grande Giubileo per i 400 anni di evangelizzazione. Perché Tainan, già capitale culturale dell’antica isola di Formosa, è stata da sempre meta di Evangelizzazione.
Il 20 maggio, il neo-eletto presidente di Taiwan Lai Ching-te ha cominciato il suo mandato presidenziale. La Santa Sede, l’unica nazione europea ad intrattenere relazioni diplomatiche con Taiwan (tutte le altre hanno relazioni con la Cina) è stata rappresentata ad alto livello da un inviato speciale di Papa Francesco, nella persona dell’arcivescovo Charles Brown, nunzio nelle Filippine.
Sabato scorso a Verona, ad ascoltare il Papa all’Arena vi era anche il Cardinale Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria. Al porporato, nativo della provincia di Verona, Aci Stampa ha chiesto un commento al discorso pronunciato dal Pontefice.
Papa Francesco oggi ha accettato la rinuncia presentata per raggiunti limiti di età dal Cardinale Jean-Pierre Kutwa da Arcivescovo metropolita di Abidjan, in Costa d’Avorio.
Mese pieno di impegni per l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati: il 17 e il 18 maggio è stato al Consiglio d’Europa, per celebrarne il 75esimo anniversario, mentre il 30 maggio sarà a Zagabria, per celebrare la protettrice della città, la Madonna di Kamenita Vrata, e tenere una lectio magistralis all’Università Cattolica.
Le forti piogge che hanno colpito lo stato brasiliano di Rio Grande do Sul dalla fine di aprile hanno allagato 31 chiese nei quattro vicariati dell'arcidiocesi di Porto Alegre.
L’allargamento dell’Europa venti anni fa – si unirono all’Unione Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Estonia, Lituania, Cipro e Malta - è guardato con attenzione dalla Santa Sede, che oggi punta anche all’allargamento nei Balcani Occidentali, cercando per i Paesi di quella zona, su cui l’attenzione è costante, una integrazione che possa essere portatrice di pace. Anche per questo, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, ha celebrato la Messa che ha celebrato lo scorso 6 maggio il ventesimo anniversario dell’allargamento dell’Unione – il più largo della storia dell’organizzazione - nella chiesa di San Tommaso Villanova, nella suggestiva cornice di Castel Gandolfo. La sua omelia, il discorso dell’ambasciatore dell’Unione Europea presso la Santa Sede Alexandra Valkenburg e quello dell’ambasciatore Georges Poulides, decano del Corpo Diplomatico, hanno dato il tono all’incontro.
Una visita in Guandong, per proseguire il ruolo di ponte con la Chiesa della Cina continentale. Il Cardinale Chow, vescovo di Hong Kong, è stato nelle diocesi di Guangzhou, Shanthou e Shenzhen dal 22 al 26 aprile, in un viaggio che per scopi e intenti ricalca quello effettuato a Pechino circa un anno fa, che tra l’altro ha avuto una visita di restituzione del vescovo di Pechino Li Shan a novembre 2023.
Attraverso un telegramma inviato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, al Vescovo di Goma Monsignor Willy Ngumbu Nengele, il Papa ha condannato "il vile attentato perpetrato nel campo profughi di Mugunga", tra Ruanda e Repubblica Democratica del Congo.
Tutte le donne, tutti i medici, tutti i sacerdoti: sono le tre categorie di prigionieri di guerra che è prioritario liberare, secondo Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina. La richiesta è stata reiterata nella lettera di Pasqua di Sua Beatitudine, diffusa lo scorso 29 aprile, e che fa riferimento all’appello “tutti per tutti” di Papa Francesco, il quale, nell’urbi et orbi del 31 marzo 2024, ha chiesto una liberazione di tutti i prigionieri di guerra da parte ucraina e da parte russa.
Papa Francesco ha nominato stamane Monsignor Simeon Okezuo Nwobi, C.M.F., nuovo Vescovo della diocesi nigeriana di Ahiara. Il presule finora era Ausiliare dell’Amministratore Apostolico sede vacante della medesima diocesi.
È terminata proprio nei giorni di commemorazione del genocidio armeno la distruzione della chiesa di San Giovanni Battista a Shushi, in Nagorno Karabakh, la regione che nell’antica denominazione armena viene conosciuta come Artsakh. La demolizione è stata ordinata dal governo azerbaijano, che pure da quando ha il controllo della regione ha sottolineato di non voler distruggere niente, e anzi di voler restaurare e migliorare le infrastrutture esistenti, trattando tutti da cittadini eguali.
Inaugurato il Mengo Eye Unit, il nuovo reparto oculistico dell’Ospedale Mengo a Kampala, capitale dell’Uganda, reso possibile grazie a CBM Italia, organizzazione internazionale impegnata nella salute, l'educazione, il lavoro e i diritti delle persone con disabilità nel mondo e in Italia.
Dovrebbe entrare in vigore alla fine di giugno il regolamento approvato dalla Commissione USA per le Pari Opportunità sul Lavoro che di fatto impone a tutti i datori di lavoro di garantire l’aborto alle dipendenti donne. La norma è stata fortemente contestata dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, che tra l’altro ha fortemente contestato l’interpretazione del regolamento dato dalla commissione delle Pari Opportunità.