L’unità nella diversità e la testimonianza di vita. Sono questi i due elementi di riflessione che Papa Francesco offre ai cristiani del Baherein incontrati oggi nella Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia ad Awali.
La pace di Dio “scenda su ciascuno di voi che intendete promuovere la riconciliazione per evitare divisioni e conflitti nelle comunità musulmane; che vedete nell’estremismo un pericolo che corrode la vera religione; che vi impegnate a dissipare interpretazioni errate che attraverso la violenza fraintendono, strumentalizzano e danneggiano un credo religioso”. E’ questo il saluto iniziale del Papa incontrando in Bahrein i membri del Muslims Council of Elders.
Il 2 novembre, l'arcivescovo Bashar Matti Warda dell'arcidiocesi cattolica caldea di Erbil ha pronunciato un discorso di apertura al vertice del G20 sulla religione in Indonesia, davanti ad un pubblico di leader ecclesiastici di varie fedi.
E' il Bahrein la meta del 39/mo viaggio apostolico internazionale di Papa Francesco.
Mentre c’è una statua della Madonna di Fatima nel Caucaso che ha toccato anche l’Azerbaijan, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, celebra una Messa per l’Armenia. L’occasione, significativa, sono i 30 anni di relazioni diplomatiche, ma in realtà è una Messa importante perché dimostra ancora una volta la vicinanza della Santa Sede all’Armenia, specialmente riguardo la questione del Nagorno Karabakh. Dopo una pace dolorosa, una risoluzione europea che chiede di proteggere i luoghi cristiani nella regione e una dell’UNESCO che chiede di preservarli, l’Armenia si trova ancora una volta sotto attacco.
E’ stata aperta stamane nella Basilica Lateranense la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Cardinale Gregorio Pietro XV Agagianian, già Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide e Patriarca emerito di Cilicia degli Armeni.
Da giovedì 3 a domenica 6 novembre Papa Francesco si recherà in Barhain, partecipando anche al ‘Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence’
Sarà una settimana densa, per Papa Francesco, che vedrà la visita del presidente cipriota Nicos Anastasiades e del presidente francese Emmanuel Macron. Sullo sfondo, la crisi europea, di cui la guerra in Ucraina è solo la parte più visibile: dalle rivendicazioni irredentiste turche alla disputa Grecia – Israele sui confini marittimi, dalle diverse posizioni sul sostegno all’Ucraina alla situazione dei Balcani, tutto, in Europa, sembra avere bisogno di una nuova definizione.
Il 21 ottobre 1977 - 45 anni fa - moriva il Cardinale Norman Thomas Gilroy, Arcivescovo emerito di Sydney, primo porporato australiano di nascita nella storia della Chiesa.
Durante le proteste a seguito della rielezione del presidente Aleksandr Lukashenko, la chiesa dei Santi Simone ed Elena era diventata un punto di riferimento per i manifestanti, perché era sulla strada principale e vicino agli edifici governativi ed era caratterizzata dai tipici mattoni rossi che le hanno valso l’appellativo di “Chiesa Rossa”. Il 26 settembre scorso, un incendio ha colpito la chiesa. Ma la chiusura per riparazioni ha riguardato anche la canonica, in quello che molti hanno descritto come una decisione autoritaria da parte del governo di Minsk.
80 anni fa, il 17 ottobre 1942, moriva il Cardinale brasiliano Sebastião Leme da Silveira Cintra , Arcivescovo di Rio de Janeiro.
Un secondo incontro tra Papa Francesco e Kirill potrebbe avvenire in Montenegro? Lo auspica il Primo Ministro montenegrino Abazović, che ha invitato il Papa nel Paese durante l’udienza del 10 ottobre e ha prospettato la possibilità che la sua piccolo nazione possa essere luogo di incontro internazionale. Ne ha parlato con ACI Stampa.
È stata una settimana dalla forte attività multilaterale per la Santa Sede, impegnata sia nelle sessioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York che a Varsavia, all’incontro sulla Dimensione Umana.
Il 5 ottobre 1997 moriva il Cardinale Bernard Yago, Arcivescovo emerito di Abidjan e primo porporato ivoriano nella storia della Chiesa.
Non solo l’Ucraina, o gli scontati Palestina e Libano. La Santa Sede guarda con attenzione agli scenari in tutto il mondo, dalle persecuzioni della Chiesa in Nicaragua passando per la situazione in Yemen e Libia, senza mancare di denunciare la promozione di nuovi diritti.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, riunita nei giorni scorsi a Matera in occasione del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale, ha deciso un doppio stanziamento dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per far fronte a situazioni di emergenza che stanno provando alcuni Paesi del mondo.
Padre Rogério Gomes, brasiliano, è stato eletto ieri nuovo Superiore Generale della Congregazione del Santissimo Redentore. Succede a Padre Michael Brhel, canadese, alla guida dei Redentoristi dal 2009. E’ il 18° Successore di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
Contatto tra il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e Sergej Lavrov, ministro degli Esteri della Federazione Russa, a margine dell’assemblea generale delle Nazioni Unite. Un incontro che ha avuto luogo, è parso di capire, su richiesta della Santa Sede, considerando anche gli sforzi di Papa Francesco per una mediazione con la Russia e la speranza del Papa di organizzare un viaggio a Mosca.
Compie 80 anni oggi ed esce dal novero dei cardinali elettori in un futuro conclave il Cardinale colombiano Rubén Salazar Gómez, Arcivescovo emerito di Bogotà.
14 cristiani vengono uccisi ogni giorno in Nigeria a causa della loro fede.