Si continua a pregare in Nigeria per la liberazione di P. Christopher Ogide, il sacerdote della diocesi nigeriana di Umuahia, rapito il 17 dicembre scorso.
Il Natale in Terra Santa ha un sapore particolare, e Betlemme, come sempre in occasione del Natale, è una cartina tornasole di quanto sta avvenendo in Israele.
Nel menzionare alla fine dell’Angelus la situazione nel corridoio di Lachin, tra Armenia e Azerbaijan, Papa Francesco non ha fatto altro che rispondere ad un appello del catholicos di Armenia Karekin II, e di quello di Cilicia Aram II. Perché i due leader della Chiesa Apostolica Armena – parte di quelle chiese ortodosse orientali pre-calcedoniche – avevano lanciato un appello per risolvere la pesante situazione umanitaria che si era creata nel corridodio che resta l’unico canale di comunicazione tra i 120 mila residenti della Repubblica dell’Artsakh, ovvero del Nagorno Karabakh, alla capitale armena Erevan.
Non è più il tempo di Helsinki, e i risultati che si sono raggiunti alla conferenza che diede vita a quello che sarebbe stato l’OSCE sono forse irripetibili. Ma è lo spirito di Helsinki che si deve cercare, quella volontà di trovare una soluzione negoziale che porti alla pace. È la via indicata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in un evento all’ambasciata di Italia presso la Santa Sede.
Il 7 dicembre, l’Unione Europea ha finalmente nominato il nuovo inviato speciale per la libertà religiosa: è l’ambasciatore belga Frans van Daele. Ora sarà da vedere di quali poteri sarà investito il nuovo inviato, tema spinoso che è stato anche alla base di diversi dibattiti.
Il rapporto della squadra investigativa delle Nazioni Unite formata dalle Nazioni Unite ha concluso che i crimini commessi dal sedicente Stato islamico in Iraq sono crimini contro l'umanità e hanno preso di mira i cristiani nel Paese.
Il 2 dicembre scorso il Patriarca Latino di Gerusalemme, Monsignor Pierbattista Pizzaballa, ha incontrato i bambini della Città Santa nella grande sala di ricevimento del Patriarcato per gli auguri di Natale.
La Compagnia di Gesù ha comunicato che “il Dicastero per la Dottrina della Fede ha ricevuto una denuncia nel 2021 nei confronti di p. Marko Ivan Rupnik S.J. riguardante il suo modo di esercitare il ministero. Non era coinvolto alcun minorenne”.
Il 2 dicembre, il Cardinale Piero Parolin ha celebrato l’ordinazione episcopale del nuovo nunzio a San Salvador, Luigi Roberto Cona, finora assessore della Segreteria di Stato. Nell’omelia, il Cardinale gli ha chiesto di essere “architetto di pace”. In quello stesso giorno, si celebrava la festa di Albania alla presenza del presidente Bajram Begaj, che era stato in udienza da Papa Francesco.
Da nove mesi, non c’è un inviato speciale dell’Unione Europea per la libertà religiosa. Lo ha rimarcato padre Manuel Barrios Prieto, segretario generale della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea, in una intervista con il periodico cattolico croato Glas Koncila.
Nel 2017, il Cardinale Wim Eijk, arcivescovo di Utrecht, aveva sottolineato che era “urgente” un documento magisteriale sul gender. Cinque anni dopo, non ha cambiato idea. Anzi, durante la visita ad limina dei vescovi olandesi, ha presentato ufficialmente la richiesa al Cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero Laici, Famiglia e Vita.
È stato segretario particolare del Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Angelo Sodano, dal 1990 al 2001; ha lavorato come nunzio nella Repubblica Dominica e delegato a Porto Rico; e veniva da una posizione chiave, quella di segretario generale della Conferenza Episcopale USA. Il vescovo Timothy Broglio, ordinario militare, è stato eletto presidente dei vescovi USA in una votazione che poteva portare con sé delle sorprese, e che invece è andata linearmente. Ovvero, è andata verso i candidati considerati conservatori e in continuità con l’approccio ormai storico dei vescovi USA, di fatto mettendo da parte il ricambio generazionale operato da Papa Francesco che ha prediletto vescovi con profili differenti, meno cultural warriors sui temi della vita e meno inclini a mettersi a battagliare con il mondo democratico sul mondo della dignità umana e dell’accesso alla comunione.
Sua Beatitudine Sviatoslav Shvechuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha voluto terminare la sua visita a Roma con un incontro con alcuni membri del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, portando una testimonianza di quella che è la guerra in Ucraina e delineando alcune pre-condizioni perché si possa raggiungere la pace.
Nella mattinata del 12 novembre, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha avuto un incontro con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. L’incontro veniva al termine di una settimana a Roma dell’arcivescovo maggiore, che si è allontanato dall’Ucraina per la prima volta dallo scoppio della guerra. Shevchuk, nel corso della settimana, ha incontrato anche Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI.
L’arresto del vescovo, senza motivazioni dichiarate come finora ha fatto il governo di Asmara, può essere interpretato come un segnale alla Chiesa cattolica, rimasta ormai l’unica voce critica all’interno del Paese.
Si conclude il viaggio di Papa Francesco nel Regno del Bahrein. Il Pontefice è arrivato presso la Sakhir Air Base di Awali. Un aereo B787/ Gulf Air lo porterà a Roma, in Vaticano, dopo aver sorvolato sei paesi.
E' l'ultimo giorno del Papa nel Bahrein. Francesco incontra i vescovi, i sacerdoti, i consacrati, i seminaristi e gli operatori pastorali presso la Chiesa del Sacro Cuore a Manama.
Papa Francesco si trasferisce presso la Scuola del Sacro Cuore per l'incontro con i giovani. Un incontro emozionante caratterizzato da testimonianze, balli, canti e dal discorso del Pontefice ricco di spunti e riflessioni.
In questi giorni, Papa Francesco è in Bahrein per un viaggio che ha lo scopo di creare ulteriori ponti di dialogo con il mondo islamico e con i Paesi del Golfo. Ma a colpire, tra le notizie diplomatiche, è quella di una telefonata tra il ministro degli Esteri di Oman e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, al termine della quale si parla apertamente della possibilità di aprire relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e Muscat.
“Il potere di Cristo è l’amore. E anche a noi Egli conferisce lo stesso potere, il potere di amare, di amare nel suo nome, di amare come ha amato Lui. In modo incondizionato. Amare sempre e amare tutti”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia pronunciata stamane nel corso della Messa al Bahrain National Stadium.