Una commissione dopo la commissione, per valutare eventualmente le irregolarità che ci sono state durante l’Operazione Calice, la spettacolare irruzione della polizia belga della sede dell’arcidiocesi di Bruxelles-Malines dove i vescovi erano riuniti per la loro assemblea plenaria e poi quella dell’abitazione dell’arcivescovo emerito, il Cardinale Godfried Danneels, nonché lo scoperchiamento delle tombe alla ricerca di fantomatiche prove.
La riapertura di Notre Dame, cattedrale di Francia, deve essere segno di unione, e di unione anche ecumenica. Ed è per questo che il fatto che la prima Pasqua celebrata nella cattedrale ricostruita sarà celebrata nello stesso giorno da cattolici latini e orientali e cristiani ortodossi è un dato simbolico da non sottovalutare, tanto che tutti i cristiani dell’Ile de France, qualunque sia la loro confessione, saranno chiamati a riunirsi a Notre Dame.
Dal 1965 Sant’Adalberto è patrono principale dell’arcidiocesi di Praga. Questa fu fondata 1050 anni fa, un anniversario che è anche l’occasione per la popolazione cattolica di Praga di fare memoria, dato che nel 1973 si era in epoca comunista e non si poté celebrare il millenario dell’arcidiocesi come si doveva. Si fa ora con il 1050esimo, con una serie di iniziative che includono la ricostruzione in 3D del volto del santo patrono dell’arcidiocesi.
Non un ruolo politico, ma un ruolo di vicinanza umana che può aiutare i legami nella regione, può essere un contributo per la pace, può aiutare nel dialogo ecumenico: il cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom – Budapest, tratteggia così il ruolo della Chiesa ungherese.
Eutanasia per chi è stanco di vivere? Sì, grazie, ha detto Luc Van Gorp, presidente della Mutualità Cristiana (Christelijke Mutualiteit), la più grande cassa di assicurazione sanitaria del Belgio, di ispirazione cristiana. No, grazie, hanno detto i vescovi del Belgio, che hanno redatto una dura nota contro la proposta. La società civile si mobilita, intanto, e la Marcia per la Vita sarà dedicata proprio al tema.
La Pasqua della Chiesa Greco Cattolica Ucraina continuerà ad essere festeggiata secondo il calendario giuliano, insieme ai fratelli ortodossi. Lo ha spiegato Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della più grande delle Chiese sui iuris nella Chiesa cattolica, durante una trasmissione televisiva. La Chiesa Greco Cattolica Ucraina, dunque, decide di restare vicina ai fratelli ortodossi, sottolineando la necessità di un ulteriore approfondimento della riforma dei Paschalia.
Sembra che l’Europa stia vivendo sempre più il piano inclinato della cultura della morte. Dopo la Francia, che ha incluso nella sua Costituzione la libertà di abortire (il diritto all’aborto tout court non aveva trovato consenso), il Parlamento Europeo lo scorso 11 aprile ha votato una risoluzione che chiede di inserire il diritto all’aborto nella Carta Europea dei Diritti dell’Uomo.
La legge della Chiesa sottomessa alla legge civile. Un tribunale francese ha condannato il Cardinale Marc Ouellet, all’epoca dei fatti prefetto della Congregazione dei vescovi, insieme a don Jean-Charles Nault e madre Maylit Desjobert, visitatori apostolici, per aver “licenziato ingiustamente” suor Marie Ferreol. La condanna viene da una denuncia della stessa suor Ferreol, decisa a comprendere perché, dopo 34 anni di vita in convento, era stata costretta a lasciare la sua comunità. La sentenza, però, rappresenta una forte ingerenza di un tribunale civile sulle leggi della Chiesa, creando un precedente che sarà difficile da gestire.
È un giovane vescovo poliglotta e diplomato in odontotecnica il secondo eparca dell’Eparchia di San Giovanni XXIII a Sofia. Petko Valov, classe 1966, nato in una famiglia cristiana, è stato scelto da Papa Francesco lo scorso 8 aprile per prendere il posto del vescovo Hristo Proykov, primo eparca da quando l’eparchia era stata eretta, e prima ancora, dal 1995 al 2019 esarca apostolico per i cattolici di rito bizantino, che ha 78 anni e ha dunque superato da tre anni l’età della pensione. Valov sarà ordinato vescovo nei prossimi tre mesi.
Serve una riforma della spiritualità, prima che una riforma delle strutture. Lo sottolinea Mons. Tomas Halik, teologo ceco vincitore del Premio Templeton e già relatore al Ratzinger Schuelerkreis, il cui pensiero ha avuto un grande impatto nello sviluppo della teologia moderna.
La guerra mossa dalla Russia nei confronti dell’Ucraina è “diabolica”, mira a negare “l’esistenza stessa del popolo ucraino”, nonché la sovranità dello Stato ucraino, e giustifica i crimini di guerra. Lo afferma il Consiglio Pan-Ucraino delle Chiese e delle Organizzazioni Religiose, in una nota diffusa il 30 marzo come risposta e condanna del documento del Concilio Mondiale del Popolo Russo pubblicato il 27 marzo.
Una crescita del 30 per cento in Francia e addirittura di quasi il doppio in Belgio: i catecumeni adolescenti e adulti che ricevono il Battesimo durante la notte di Pasqua aumentano nelle due nazioni forse più secolarizzate dell’Occidente, dimostrando un trend positivo che può avere molti significati.
Nel primo anno dopo l’incendio del 15 aprile 2019, la corona di spine posta sul capo di Gesù alla crocifissione si trovava ancora nella Sainte Chapelle della cattedrale di Notre Dame, ed era rimasta intatta. Come era rimasto intatto il frammento della corona di spinte posta nel gallo sulla cima della guglia di Notre Dame insieme ad una reliquia di Saint Denis e una di Santa Genoveffa, reliquie tutte rimaste intatte dall’incendio. Dopo, finito il tempo del COVID, la corona di spine è stata portata nella chiesa di Sainte Germaine l’Auxerrois. Ed è lì che i fedeli francesi la hanno potuta venerare fino a quest’anno, l’ultimo prima della riapertura prevista della cattedrale di Parigi, dove la corona di spine tornerà a dicembre.
Il primo atto dell’arcivescovo Tadeusz Wojda da presidente della Conferenza Episcopale di Polonia è stato quello di proclamare una novena di nove anni, per preparare al 2033, quando si celebrerà il duemillesimo anniversario della morte e Resurrezione di Gesù sulla falsariga dell’Anno Santo Straordinario proclamato da Giovanni Paolo II nel 1983. Un segno che i vescovi di Polonia hanno messo al primo posto dell’agenda lo sguardo su Gesù Cristo, e questo nonostante la crescente secolarizzazione, la situazione sociale e politica non facile ed anche la necessità di tenere dritta la barra della dottrina.
Roger Vangheluwe non è più vescovo e non è più nemmeno sacerdote. La nunziatura apostolica in Belgio ha informato il 21 marzo 2024 che Papa Francesco ha dimesso dallo Stato clericale il vescovo emerito di Brugge, 87 anni, che viveva fino ad ora nell’abbazia di Solesmes. Una decisione che arriva dopo la pressione mediatica, le nuove evidenze che tra l’altro il ministro della Giustizia belga aveva dichiarato di voler mettere a disposizione della Chiesa Cattolica, e infine una nuova indagine nel Dicastero della Dottrina della Fede.
Era da 340 anni, dalla morte di Filippo Mocenigo, che a Cipro non risiedeva un vescovo cattolico di rito latino. Dal 16 marzo, però, tutto è cambiato, perché padre Bruno Varriano, francescano dei frati minori, vicario del Patriarcato Latino di Gerusalemme a Cipro, è stato ordinato vescovo dal Cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme – concelebranti l’arcivescovo maronita di Cipro Selin Jean Sfeir e il Cardinale Fortunato Frezza. Così, dopo aver aperto finalmente una sede a Nicosia il 29 settembre 2022, ora la Chiesa cattolica di Cipro acquisisce ancora più peso.
Il piano inclinato della cultura della morte in Francia non ha fine. Dopo aver inserito nella Costituzione francese la libertà a poter abortire, il presidente Emmanuel Macron va a passi decisi verso una legge su quella che lui chiama “morte assistita”, ma che in realtà si configura come una vera e propria eutanasia, nonostante lui si nasconda dietro i termini. La definisce, in una intervista concessa ai quotidiani La Croix e Liberation, come una “via francese”. Ma i vescovi di Francia preparano la loro reazione.
Il Cardinale Franz König stabilì a Vienna la fondazione Pro Oriente sessanta anni fa, poco prima che i vescovi che partecipavano al Concilio Vaticano II adottassero il decreto sull’ecumenismo Unitatis Redintegratio. La fondazione, che ha svolto un dialogo pionieristico nel promuovere il dialogo tra le Chiese in Oriente e Occidente, compie sessanta anni. Quest’anno, ricorrono anche i venti anni dalla morte del Cardinale König.
In pochi lo ricordano, ma nel 2004 la Chiesa Ortodossa di Bulgaria visse uno scisma interno, con i riformisti che avevano addirittura occupato la sede del Santo Sinodo e la polizia che venne chiamata a sgombrare i protestanti. A mediare, ad aiutare a riportare le cose alla normalità, fu Neofit, che poi divenne il successore del Patriarca Maxim come capo della Chiesa Ortodossa di Bulgaria.
Forse non è l’ennesimo segno di una cultura “woke” che vuole cancellare il passato, a partire dalla cultura cristiana. Certo, però, è che fa effetto vedere, nel manifesto presentato per i Giochi Olimpici di Parigi 2024, la cattedrale di Des Invalides senza la croce cristiana posta sopra la cupola, sostituita da una barra dritta dall’artista francese Ugo Gattoni.