I cattolici sono meno di una minoranza, appena lo 0,2 per cento. Eppure, il loro contributo, specialmente in ambito ecumenico, è forte in una Finlandia che dal 1985 invia una delegazione di tutte le confessioni cristiane a Roma in occasione della festa di Sant’Enrico.
Dal 13 dicembre scorso la Polonia è governata da una coalizione di più di dieci partiti che rappresentano anche gli ambienti ex comunisti, anticlericali, femministi, libertini.
Ieri Papa Francesco ha accettato la rinuncia presentata dal Vescovo di Fréjus-Tolone, Monsignor Dominique Rey, e ha chiamato a succedergli il coadiutore Monsignor Francois Touvet.
Papa Francesco stamane ha accettato la rinuncia presentata da Monsignor Angelo Massafra, O.F.M., da Arcivescovo metropolita di Scutari-Pult . Gli succede Monsignror Giovanni Peragine, B., finora Arcivescovo Coadiutore della medesima Arcidiocesi.
Il grande “cambio della guardia” dell’episcopato polacco è cominciato lo scorso 14 dicembre, quando il pallottino Adrian Galbas si è installato come arcivescovo di Varsavia, sostituendo il cardinale Nycz, che guidava l’arcidiocesi della capitale polacca dal 2007.
Ci sono sempre quattro cavalieri del Santo Sepolcro a vegliare la Corona di Spine quando questa è esposta alla venerazione. E ci saranno ogni venerdì del mese, dal 10 gennaio al 18 aprile, per questo lungo “rinascimento” di Notre Dame de Paris che dura fino a Pentecoste, a partire dal 13 dicembre, quando la Corona di Spine, dopo il lungo “esilio” di cinque anni a seguito dell’incendio nella cattedrale di Parigi, è tornata a casa.
Il terzo ed ultimo appuntamento del Papa in Corsica è la celebrazione della Messa nella Place d’Austerlitz, ad Ajaccio, in occasione della III Domenica di Avvento.
Voglio dirvi “grazie perché ci siete, con la vostra vita donata; grazie per il vostro lavoro, per l’impegno quotidiano; grazie perché siete segno dell’amore misericordioso di Dio e testimoni del Vangelo. E dal grazie passo subito alla grazia di Dio, che è il fondamento della fede cristiana e di ogni forma di consacrazione nella Chiesa”. Lo ha detto il Papa parlando con i Vescovi, i Sacerdoti, i Diaconi, i Consacrati e le Consacrate e i Seminaristi nella Cattedrale di Ajaccio, secondo appuntamento della sua breve visita in Corsica. Al termine del discorso la recita dell’Angelus.
Nove colpi di pastorale sul grande portone del Giudizio Universale, tre volte tre, prima che la cattedrale, dopo che dal suo interno era risuonato il Totus Tuus composto da Henryk Gorecki nel 1987 per la visita di Giovanni Paolo II in Polonia, aprisse le porte, ritornando a splendere per la prima volta dopo cinque anni.
Il campanello di allarme è stato l’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre Dame a Parigi nell’aprile 2019, che sarà riaperta solo oggi. Ma poi c’è stato l’incendio della cattedrale di Nantes, e quindi anche quello della storica chiesa di St. Omer e per finire quello della cattedrale di Rouen nel 2024. Nel 2020, dopo l’incendio di Notre Dame, alcuni dati parlavano di 21 incendi in chiese francesi in due anni. C’era bisogno, insomma, di guardarsi intorno, di comprendere il valore del patrimonio religioso francese, e di decidere come preservarlo. Da qui, l’avvio degli Stati Generali del Patrimonio Religioso.
Il 15 novembre, dopo una novena durante la quale ha vagato per Parigi, la statua trecentesca della Vergine con il Bambino è tornata a Notre Dame, al termine di una suggestiva processione con fiaccolata partita dalla piazza di Saint-Germain-l’Auxerrois. Era rimasta immacolata, nonostante fossi a pochi metri dalle pietre annerite dall’incendio. Così, dopo il ritorno delle campane, e i primi rintocchi che hanno finalmente dato all’Ile de la Cité, dove si trova la cattedrale di Parigi, anche il panorama sonoro dei tempi più belli, il ritorno della statua rappresenta il penultimo atto prima della riapertura della cattedrale il prossimo 8 dicembre.
C’era ancora una chiesa in Germania
A cinque anni dall’incendio che colpì Parigi e la Francia come un pugno in pieno viso, Notre Dame de Paris, la cattedrale di Parigi, un simbolo dell’unità nazionale, viene riaperta al culto. Tutto è pronto per la celebrazione dell’8 dicembre, quando l’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich riconsegnerà la cattedrale ai parigini. I lavori, in quel momento, non saranno del tutto terminati, ma sarà già visibile una cattedrale rinnovata nei colori, più ariosa, ma tutto sommato sempre lo stesso cuore spirituale della Francia.
Un viaggio di dieci giorni in Francia, su invito della Conferenza Episcopale Francese, non per portare il dramma della guerra, ma piuttosto per portare la speranza nel mezzo di una situazione difficile. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha concluso il 5 novembre una lunga visita ufficiale che lo ha portato ad avere i massimi incontri istituzionali (con il presidente Macron, con il ministro dell’Interno Retailleau, con il ministro degli Esteri Barrot), ma anche e soprattutto ad incontrare le comunità greco cattoliche ucraine in Francia e a prendere contatto con una Chiesa di Francia che si sente molto vicina al popolo ucraino.
I documentari che ne parlano, raccontano dello “Sconosciuto padre Kozma”, o ricordano la sua frase “La vita è fatta per essere donata”. Ma padre Imre Kozma, scomparso lo scorso 17 ottobre all’età di 85 anni, era molte cose tutte in una persona. Una sorta di personaggio leggendario in Ungheria, dove inventò il ponte per i rifugiati provenienti dalla Germania dell’Est, una operazione che coinvolse decine di migliaia di persone. Era fondatore del Servizio di Beneficenza ungherese dell’Ordine di Malta . È stato arrestato e interrogato più volte dal governo comunista.
La diocesi di Pécs, nel sud dell’Ungheria, ha più di mille anni. È una comunità che si è rafforzata nelle vicissitudini storiche, che vive profondamente il suo essere varia, che ha una vibrante vita culturale. Ed è lì che, nel novembre del 2020, è arrivato László Felföldi come vescovo.
Il cardinale Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster, e gli altri vescovi di Inghilterra e Galles chiedono a tutti i cattolici di aderire alla adorazione di un’ora del Santissimo Sacramento che si terrà nel corso della riunione della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles mercoledì 13 novembre alle 17.30. Tutti pregheranno per la difesa della dignità della vita umana e per sostenere una cultura della vita nel Regno Unito.
Non deve essere un percorso facile, quello della riconciliazione. Specialmente se di mezzo c’è un trattato di pace che ha creato non poche controversie, territori i cui confini non raccontano le popolazioni, e una storia comune che però è quella comunista, che in fondo non fa altro che dividere, piuttosto che unire. Eppure, Romania e Ungheria hanno avviato da tempo un percorso comune, con una riunione annuale dei Consigli Permanenti dei vescovi di entrambe le nazioni.
Perché Papa Francesco ha inviato un commissario pontificio plenipotenziario speciale per la Basilica di Torreciudad e dintorni? Perché il santuario è da anni al centro di un conflitto tra la diocesi e l’Opus. La diocesi di Barbastro-Monzon aveva infatti concesso contrattualmente i diritti all’uso del monastero nel 1962, ma ora l’attuale vescovo vorrebbe ribaltare la situazione annullando il contratto.
Ritorna la Vergine a Notre Dame, con una novena che toccherà la cattedrale di Parigi dal 7 al 15 novembre. E sarà una delle ultime attività nella cattedrale restaurata, che riaprirà il prossimo 8 dicembre. A inizio settembre, sono tornate anche le campane della cattedrale di Parigi, colpita da un incendio il 15 aprile 2019.