Ogni mattina, Giusi prende un caffè, guarda con curiosità e partecipazione allo spettacolo che la vita le offre dall’angolo della sua finestra. Sorseggia il caffè, guarda, osserva, contempla, mentre aspetta di cominciare il suo dialogo quotidiano con l’ospite più atteso e insieme inatteso: Dio. Sì, Dio è presente all’inizio della sua giornata e a Lui Giusi si rivolge per far parte delle sue scoperte, delle sue esperienze, delle sue piccole e grandi gioie.
Immaginiamo un cortile dalle proporzioni perfette, un giardino di delizie, fiori, alberi, acqua zampillante; immaginiamo piccoli gruppi di persone che dialogano, passeggiano, accompagnati da musiche sublimi:
In un angolo nascosto e ricco di una storia antica come le pietre è tornato a rivivere un eremo che era rimasto disabitato e sconosciuto per lunghissimo tempo. Proprio qui ha trovato la sua nuova, intensa vita un uomo che, con la sua rinascita, ha innescato anche la rinascita dell’eremo abbandonato e di tutti coloro che arrivano fin lì alla ricerca di qualcosa che spesso non sanno neppure definire. Questa è la storia di Frederick Vermorel, di come abbia cercato per il mondo, a lungo, il proprio posto, e infine lo abbia trovato in un angolo appartato della Calabria.
Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nel 1983, con la costituzione Sacrae disciplinae leges promulgava per la Chiesa universale il nuovo codice di diritto canonico.
Moltiplicati all’infinito gli archi disegnano uno spazio che si dilata nell’anima, sollevata verso l’alto. Dentro il bianco e nero della fotografia il visitatore ritrova il mistero e il fascino di Cordoba e la sua moschea-cattedrale. Il labirinto-foresta di archi, pietra, linee in cui lo sguardo si trasforma profondamente in preghiera. Il viaggio tra le immagini è cominciato e sarà lungo, intenso, unico.
Pregare: si può imparare a farlo? Pregare non è forse uno degli atti più semplici, istintivi, umani, che, in un certo senso, dovremmo avere ascritto persino nel nostro Dna?
Un momento di buio fitto, quando sembra che non ci sia più scampo, che nulla abbia più senso, che la propria vita non possa sfociare che nella disperazione: in quel momento, se si fa silenzio, se si riesce a mettersi in ascolto, Dio può bussare alla porta.
Estonia, Lettonia, Lituania, i Paesi Baltici come ha vissuto la Chiesa cattolica in quei paesi il passaggio dall’ Unione Sovietica alla indipendenza?
Maggio del 1221, ad Assisi. Antonio da Padova, che già si è fatto conoscere come predicatore, ha attraversato mezza Italia, dalla Sicilia contro le cui coste lo ha trascinato una tempesta, allontanandolo dalle terre di missioni dove era destinato, per arrivare al Capitolo generale dei frati fedeli a Francesco.
Dante degli Alighieri viene cacciato dalla sua Firenze. Comincia una vita difficile, quella dell’esiliato, senza una patria, senza più avere neppure l’idea di quale sarebbe stato il suo destino. Solo due cose, forse, gli sono chiare: la sua fede e la coscienza della sua grandezza come poeta. Ed ecco che proprio nei primi anni dell’esilio Dante si trova a Verona.
In quella tiepida serata romana del 1978, in piena “ottobrata” – mese magico per la Città Eterna – in molti accorrono in piazza San Pietro: e’ attesa la nuova “fumata” dal Conclave, per l’elezione del nuovo Pontefice. L’attesa è spasmodica, come sempre, ma forse ancora di più, perché questo è l’anno “dei tre Papi”.
Sono passati tre anni da quando Mario Agnes, storico direttore de L’ Osservatore Romano, ci ha lasciati. Una personalità significativa nel mondo della informazione cattolica e vaticana, ma anche nel panorama culturale e politico italiano.
Le due donne si guardano, con un’intensità che supera i confini dello spazio e del tempo. Si guardano e si comprendono:
Si può ancora incontrare per le strade di Assisi, nelle vie tortuose e antiche, mentre ci si siede all’ombra di un campanile, in un chiostro delle tante, meravigliose chiese sbocciate come fiori di pietra dalla devozione che quel piccolo fraticello ha saputo far sorgere tutt’intorno a se’.
Una vero e proprio pellegrinaggio per conoscere le radici cristiane e romane dell’ Europa. La proposta nasce dalla Delegazione dell'UE, in collaborazione con le Ambasciate degli stati membri dell'UE accreditate presso la Santa Sede. 50 anni di relazioni diplomatiche tra Santa Sede ed Unione Europea vengono celebrati cosi con l’Iter Europaeum pellegrinnaio per le chiese europee a Roma per mostrare e valorizzare i profondi legami tra i i 27 Stati Membri e la Santa Sede.
Un piccolo uomo dall’aria fragile, consunta, ma dal sorriso sereno, appena accennato: si appoggia ad un bastone, indossa un saio, quello dei frati cappuccini. Il colore della foto vira al seppiato, un colore che sa di storia, di passato, eppure quel sorriso, quella figura curva, piegata, emanano una forza che li rende vicini, contemporanei, o meglio senza tempo.
100 anni fa, il 30 aprile 1921, Papa Benedetto XV pubblicava l’enciclica In preaclara summorum dedicata al VI centenario della morte di Dante Alighieri.
Primi giorni di marzo, nel 1953, di notte. Un bosco di querce e di pini, a Kuntsevo, pochi chilometri da Mosca, circonda una dacia isolata e sontuosa.
Il 23 aprile in Catalogna è festa grande. Si celebra San Giorgio , Sant Jordi che dal 1456 patrono della Catalogna. La tradizione vuole che si donino libri e rose, che rappresentano la celebrazione della cultura e dell’amore.
L’anno dantesco in Vaticano si è aperto con la lettera apostolica di Papa Francesco, pubblicata il 25 marzo, giorno in cui cominciava l’anno secondo il computo ab Incarnatione, nel giorno in cui gli studiosi fanno iniziare il viaggio ultraterreno narrato nella Commedia.