La città di Fermo celebra e ricorda Papa Sisto V. Venerdì 19 novembre 2021 si terrà a Fermo, nella Sala del ritratti di Palazzo dei Priori, la giornata di studi “Sisto V e l’antica Università di Fermo", nell’ambito delle celebrazioni del V centenario della nascita di papa Sisto V.
Emerge dalle acque come un povero relitto ma agli occhi di chi lo vede e lo porta in salvo appare subito come un segno di speranza e di fiducia: un uomo che vaga su una barca nella sera lungo la distesa d’acqua che ricopre campi, paesi, case, intravede una forma indefinita sull’acqua ancorata ad un albero, ma non si ferma, perché la notte avanza e teme di non trovare la via del ritorno.
20 tappe e 380 chilometri da Ravenna a Firenze (con ritorno) per camminare sui luoghi di Dante nel settimo centenario della sua morte con l’aiuto della guida ‘Il cammino di Dante’, scritto da Marcello Bezzi, Silvia Rossetti e Massimiliano Venturelli, pubblicato dalla casa editrice ‘Terre di mezzo’, proponendo un itinerario lungo gli antichi basolati e i sentieri in cresta tra Mugello e Casentino, fino alla Romagna, proprio nei luoghi in cui ha preso forma la Divina Commedia.
Giuseppe Ungaretti “fra tutti i poeti egli è il più religioso, almeno fra i viventi;
Dante Alighieri e la sua Divina Commedia. Le celebrazioni per i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta continuano nella loro vivacità culturale. E per celebrare la grandezza di Padre Dante come cantore della fede cristiana, ci ha pensato monsignor Marco Frisina, fine biblista, compositore e direttore del Coro della Diocesi di Roma. Frisina legge Dante a Santa Croce in Gerusalemme
Carlo e Sandra: due ragazzi, vissuti in un tempo quasi contemporaneo ai nostri giorni. Due giovani, giovanissimi beati, futuri santi. Di loro si è parlato molto, ultimamente, e in particolare di Sandra Sabbatini, visto che proprio la settimana scorsa è stata proclamata beata a Bologna.
La consuetudine delle donazioni di oggetti d’arte sembra legata al passato, all’epoca del Rinascimento o magari secolo scorso. In parte è vero se pensiamo che nella Galleria San Fedele del Museo San Fedele a Milano raccoglie per la prima volta in una mostra alcune opere di diversa epoca e provenienza donate alla Fondazione Culturale San Fedele dagli anni Cinquanta ad oggi.
Un Medioevo grandioso come un affresco di forza primordiale: poco a che fare con l’immagine che abbiamo del “nostro” medioevo, con le sue città e comuni, le grandi cattedrali, le prime grandi opere d’arte che sono la premonizione, il primo bagliore della straordinaria luce emanata dal Rinascimento.
Che forma ha l’infinito? E come lo hanno raccontato i pittori negli anni tra Monet e Picasso? La risposta si trova in una mostra appena aperta a “Casa Cavazzini” a Udine. Non è una “qualsiasi” mostra di arte moderna dedicata ai grandi nomi, è piuttosto un “cammino spirituale”. E l’organizzatore ha molta esperienza nel settore, Don Alessio Geretti, sacerdote udinese e direttore artistico delle mostre di Illegio.
Grazie ad un decreto firmato qualche giorno fa da Papa Francesco, decreto che riconosce il miracolo avvenuto attraverso la sua intercessione, sarà proclamato beato Albino Luciani, eletto Pontefice con il nome di Giovanni Paolo I nella Cappella Sistina il 26 agosto 1978 e morto la notte tra il 28 settembre e il 29 settembre. Il suo pontificato è stato il più breve della storia moderna, ma diventato universalmente noto come quello del Papa del sorriso, dell’umiltà. La data sarà stabilita da Francesco.
L’Estasi di Santa Teresa del Bernini E’ una più belle chiese di Roma. Ci troviamo in pieno centro storico, a pochi passi da piazza della Repubblica e dalla Stazione Termini.
Torna anche quest’anno la Giornata delle Catacombe, l’appuntamento è per sabato 16 ottobre. In questa edizione l’attenzione è ai simboli che si trovano nelle Catacombe cristiane, ed ebraiche, Di alcuni di loro è noto il significato, altri appaiono più misteriosi e difficili da decifrare.
Invito alla lettura per gli scettici, a partire da ciò che possono comprendere: è questo il viatico alla lettura e al viaggio che Gilbert K.Chesterton rivolge alla sterminata platea di ipotetici lettori presentando il “suo” Francesco d’Assisi.
Le opere di 180 artisti provenienti da 18 Paesi, un Salone del Libro Spirituale, concerti, proiezioni di film, tavole rotonde e laboratori dedicati al mondo dell’arte. Sono alcune delle numerose iniziative che per tutto il mese di ottobre animeranno la vita culturale di Menton, perla della Costa Azzurra e città vocata all’arte, in occasione della Biennale di Arte Sacra Contemporanea (BACS).
Chi pensa che durante il Lockdown e la pandemia il mondo si sia fermato può ricredersi. Chi voleva portare avanti un progetto lo ha fatto anche tra le difficoltà.
“In una fortezza nell’alto dei cieli gli angeli della Guardia Reale, guerrieri dello spirito, soldati azzurri con giubbe e calzari, fanatici delle missioni esclusive, sono riuniti, in attesa del prossimo incarico. La chiamata arriva, il prescelto è Gabriele, che dovrà far brillare nuovamente l’alleanza tra Dio e gli uomini, annunciando l’arrivo del Figlio”.
Anche quella mattina di ottobre, fredda e chiusa nella morsa della paura, l’ultima della sua vita terrena, don Giovanni la vive come quasi tutte le altre della sua giovane vita: pensando a chi è nel bisogno, a chi non ce la fa, a chi è solo e in pericolo. Sono tempi duri, durissimi, giorni di una guerra sanguinosa e senza confini.
Il testo della Regola di San Benedetto da Norcia è un documento centrale per la storia della Chiesa. Questa dà vita alla nascita della comunità monastica di Montecassino illuminando la cultura religiosa e la storia europea.
Cinquanta anni: una lunga, incredibile “avventura”, di cui, per fortuna, non si vede la fine, ma che forse non era immaginabile in quel giorno di marzo, il 25 marzo per l’esattezza, del 1971, in cui nacque quell’organismo che doveva, per i decenni a venire, rappresentare la missione della Chiesa europea: evangelizzazione e dialogo, sostegno e azione, ma prima di ogni altra cosa, dare conto della speranza della fede, rispondere sempre e in ogni circostanza, che è Cristo la strada, la via, la risposta.
“Nel Novecento l’interesse per il tema del simbolo, tanto in filosofia quanto in teologia, si è abbastanza diffuso. Tuttavia esso appare abbastanza confuso e fatto valere in termini che potremmo dire apologetici; è, infatti, interesse per molta parte alimentato dalla crisi dell’ideale scientifico e oggettivante del pensiero, ma non sorretto da un’adeguata indagine sul simbolo.