Per tutta la sua vita, finita così presto, aveva cantato il grano che quando matura si trasforma in un mare d’oro ondeggiante, aveva cantato l’odore della buona terra arata di fresco e del pane appena sfornato, dei frutti maturi che pendono dai rami degli alberi, del dolore che feconda l’esistenza.
Una piccola cittadina adagiata, anzi rincantucciata nell’altopiano della Sierra de Aire, in Portogallo. Niente che evochi ricchezze o grandezze del passato se non, forse, l’eco leggendaria del nome: Fatima, dal nome della figlia del governatore arabo di Alcacer, della quale si era innamorato un cavaliere delle truppe di don Alfonso Henriques, discendente di una nobile famiglia della città di Ourem.
“Ha vissuto nell’obbedienza e nella fedeltà, radicata nella Chiesa e nella fede”.
“Dall’età paleocristiana al Medioevo, fino all’Evo Moderno, questi testimoni della fede si ergono come modelli di vita cristiana, di consacrazione alla preghiera, di dedizione al prossimo sofferente; non di rado, sono protagonisti di episodi taumaturgici e fatti prodigiosi”
Le donne lo hanno curato, quel povero corpo martoriato. Gli occhi chiusi e tumefatti, le tempie trapassate dalle ferite provocate dalla corona di spine, il fianco aperto da un colpo di lancia…Quante sono le ferite?
La Croce, signum d’amore. Due pezzi di legno sono incrociati fra loro: uno è posto in orizzontale; l’altro in verticale.
A dispetto di molti che reputano il Medioevo come uno dei momenti più bui dell’umanità, la nascita del teatro sacro è una prova - invece - della sua vivacità nel creare linguaggi sempre nuovi che hanno segnato la storia.
Quella signora dall’aspetto austero, sempre vestita di scuro, insieme alla sorella, molto simile nell’aspetto e nel portamento, si aggira nel giardino appartato, a raccogliere foglie o qualche fiore sbocciato.
Il nome di padre Tommaso da Kempis (1379-1471) non ha bisogno di molti commenti. Conosciuto come l'autore dell'Imitazione di Cristo, il religioso è stato uno dei grandi padri della spiritualità cristiana.
Sotto la Croce tutto sembra perduto. Il cielo è plumbeo, l’ombra dell’Uomo contorta dall’agonia si allunga su quei pochi che sono rimasti fino alla fine, mentre il loro cuore si colma di un dolore infinito. Chiunque, sotto la Croce, ha voglia di fuggire, di mettere ogni distanza possibile tra sé e quell’agonia che sembra senza limiti. Fuggire, ritrovare i colori della vita, sentire il cuore allargarsi…sentirsi leggeri e pensare di avere in pugno il proprio destino, di non dover rendere conto a niente e a nessuno di quello che si vive, che si insegue.
Una limpida mattina di gennaio, salendo con una certa fatica una strada che si arrampica tra boschi e prati, ecco aprirsi allo sguardo un paesaggio mite e solenne al tempo stesso, illuminato da un tiepido sole invernale: un ampio, piazzale, un convento, un giardino e in lontananza colline e vallate.
Il Patriarca greco ortodosso, il Custode di Terra Santa e il Patriarca Armeno possano che sollevano la prima pietra del pavimento del Santo Sepolcro e benedicono l’avvio ai lavori.
I capolavori pratesi di Donatello saranno in mostra a Firenze, Berlino e Londra. Dal 19 marzo due formelle e il capitello di bronzo del pulpito della cattedrale di Prato e la capsella di Maso di Bartolomeo saranno tra i pezzi forti della mostra «Donatello, il Rinascimento» allestita tra Palazzo Strozzi e il museo del Bargello. Dopo Firenze saranno esposti ai Musei Statali di Berlino e al Victoria and Albert Museum di Londra.
La devozione e la fede delle babushke russe, le nonne, le anziane con i loro fazzolettoni annodati sotto il mento: forse non se lo sarebbe aspettato, il sacerdote proveniente dall’Italia
Il cammino quaresimale è cominciato, purtroppo tra le immagini di bombe e di morte che arrivano dall’Ucraina e il conseguente timore di un conflitto globale.
L’invisibile che si rende visibile, il mistero che si manifesta all’uomo e lo trascina nelle sue regioni sterminate: lo abbiamo pensato spesso davanti a molte opere d’arte. Soprattutto davanti le icone, con la loro doppia natura di forme concrete della devozione e della fede e di creazione artistica.
“L’amore non è solo questione di fortuna. Hai presente quando costruisci una casa? Non basta sperare che stia in piedi. Io non sono nessuno per dire a un altro come si fa.it
Svoltando lungo una stradina laterale, dal cuore convulso di Amsterdam, da piazza Kalverstraat, si passa d’improvviso in una sorta di oasi di pace.
“Il senso dell'umorismo è una medicina: fa bene al cuore e dà tanta gioia. Da 40 anni prego ogni giorno la Preghiera del buon umore di Thomas More”.
Un uomo affascinante, che piace a tutti, parla di pace e di fratellanza, mette d’accordo chiunque, contribuisce a diffondere un’idea “globale” di vita e di pensiero.