Si è svolta ieri in Vaticano la sessione plenaria della Commissione Bilaterale Permanente di Lavoro tra la Santa Sede e lo Stato di Israele. Le delegazioni erano presiedute per parte vaticana da Mons. Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati, e per parte israeliano da Tzachi Hanegbi, Ministro della Cooperazione Regionale dello Stato di Israele.
Una “salutare decentralizzazione”, nelle parole di Papa Francesco, è l’obiettivo della riforma della Curia che viene discussa dal Consiglio dei Cardinali, che si è riunito dall’11 al 13 giugno, portando avanti i discorsi già avviati.
Papa Francesco apre i lavori del Convegno Ecclesiale Diocesano. L’incontro inizierà alle 19 di lunedì 19 giugno, nella basilica di San Giovanni in Laterano, con l’intervento introduttivo del Pontefice e la presentazione dei temi dei sei laboratori che si svolgeranno il giorno successivo nelle 36 Prefetture della diocesi. Chiuderà la serata l’intervento del cardinale Agostino Vallini, che terminerà il suo mandato nove giorni dopo. A diffondere la notizia, un comunicato del Vicariato di Roma.
Un’icona dipinta a mano che rappresenta San Francesco d’Assisi e il lupo è stata regalata oggi al Pontefice. Il mittente è il Vescovo di Stoccolma Anders Arborelius, nominato da poco cardinale dal Papa.
Figli amati, certezza della speranza. “Dio ci ha voluto bene anche quando eravamo sbagliati”. Su questa riflessione piena di speranza si basa la catechesi dell’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro. “Forse buona parte dell’angoscia dell’uomo contemporaneo deriva da questo: credere che se non siamo forti, attraenti e belli, allora nessuno si occuperà di noi”, esordisce Papa Francesco.
“Ho letto con piacere la sua bella lettera che ha voluto indirizzarmi al termine del suo mandato come Presidente della Conferenza episcopale italiana. Ho colto in essa l’abbandono ai disegni divini, la passione ecclesiale, la disponibilità all’ascolto e lo spirito di servizio che L’hanno guidata in questo decennio di intenso e generoso lavoro”. Sono le parole di Papa Francesco nella lettera indirizzata al Cardinale Angelo Bagnasco al termine del suo decennale servizio come Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Non ci sono solo le cifre, nel rapporto annuale dell’Istituto delle Opere di Religione pubblicato ieri sul sito dell’Istituto. In 140 pagine, c’è piuttosto la spiegazione dettagliata del lavoro che viene fatto, del modo in cui l’Istituto è stato riorganizzato, e di quello che si sta facendo. Con un elemento di continuità e qualche novità.
E’ Antonio Maria Leozappa il nuovo Presidente della Fondazione Luigi Maria Monti che gestisce l’Istituto Dermatologico dell'Immacolata (IDI).
La mostra “Grandes Heures des Manuscrits irakiens” offrirà l’opportunità di vedere la preziosa e secolare eredità che ci giunge da quella terra tanto provata che è l’Iraq. Il mio pensiero va soprattutto ai suoi figli e alle sue figlie che continuano a vivere e a testimoniare la fede in Cristo risorto, e si estende a quanti, in passato e ancora oggi, sono stati accolti nei paesi della diaspora”. Sono le parole dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali che il 9 giugno ha inaugurato a Roma una mostra speciale: Una collezione inedita di manoscritti iracheni antichi dal XIIIal XIX secolo tratti dall'archivio del convento domenicano di Mosul.
Ci sono molte conferme, nella lista dei membri della Pontificia Accademia per la Vita che è stata resa nota oggi. Dopo la pubblicazione dei nuovi Statuti – che in realtà vanno riscritti ogni 5 anni – si pensava che anche la “membership” sarebbe stata profondamente ripensata. Con le nomine, Papa Francesco sembra testimoniare che la linea di studi resta invariata, anche se con un taglio più “francescano”.
Sarà Papa Francesco a celebrare la Messa per la Giornata Mondiale dei Poveri, in piazza San Pietro, il prossimo 19 novembre, e dopo ne inviterà 500 a pranzo nell'Aula Paolo VI.
La Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi annuncia l’apertura di un sito web in preparazione alla XV Assemblea Generale Ordinaria sul tema “I giovani, la fede e il discernimento.vocazionale”, che si celebrerà nel mese di ottobre del 2018.
“Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i credenti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. Al tempo stesso l’invito è rivolto a tutti, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, perché si aprano alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza. Dio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato all’umanità senza alcuna esclusione”.
“In Gesù non c’è un no: sempre sì, per la gloria del Padre. Ma anche noi partecipiamo di questo sì di Gesù, perché Lui ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo, ci ha dato la caparra dello Spirito. Noi partecipiamo perché siamo unti, sigillati e abbiamo in mano quella sicurezza, la caparra dello Spirito. Lo Spirito che ci porterà al sì definitivo, anche alla nostra pienezza. Lo stesso Spirito che ci aiuterà a diventare luce e sale, cioè lo Spirito che ci porta alla testimonianza cristiana”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.
"Vedere il mondo con lo sguardo della Trinità". E' la sfida che ha avuto e continua ad avere di fronte la rivista dei Gesuiti "La Civiltà Cattolica" secondo il Preposito Generale della Compagnia di Gesù Padre Arturo Sosa che domenica scorsa ha celebrato nella Chiesa del Gesù a Roma insieme agli scrittori della rivista la Messa di ringraziamento per il traguardo dei 4000 fascicoli.
Tre milioni di pellegrini ogni anno si recano in preghiera alla Basilica di Sant’Antonio a Padova. Oggi in tutta Italia si celebra la solennità di uno dei santi più amati. Nella Basilica a lui dedicata si trova la quasi totalità dei resti mortali di sant'Antonio. Pellegrini e fedeli da tutto il mondo sostano in preghiera davanti alla tomba.
Martedì 13 giugno Padova festeggia sant’Antonio, che a 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant’Agostino. Nel 1219 è ordinato sacerdote, mutando il nome in Antonio. Su mandato dello stesso san Francesco, predica in Romagna e poi nell’Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell’Italia settentrionale proseguendo nell’opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 si trova a Camposampiero e, sentendosi male, chiede di rientrare a Padova, dove muore. Subito dopo la morte la sua ‘fama’ di predicatore varcò i confini italiani.
Per il quinto anno consecutivo l’Istituto per le Opere di Religione (IOR) pubblica il proprio bilancio all’interno del Rapporto Annuale. Il bilancio 2016 è stato sottoposto a revisione contabile dalla società di revisione indipendente Deloitte & Touche S.p.A. A pubblicare la notizia è un comunicato stampa diffuso dalla Sala Stampa della Sala Sede.
L’esperienza del priore di Barbiana come sacerdote e insegnante è ricostruita da Mario Lancisi nel volume “La scuola di don Lorenzo Milani”, edito da Sarnus. Uscito per la prima volta nel 1997 e ormai introvabile, il testo torna oggi in libreria in un’edizione rinnovata e sintetica.
Ipogeo dei Flavi, arcosolio di Veneranda, cubicolo di Ampliato, arcosolio degli Apostoli Piccoli. Nomi che per molti non dicono nulla, ma se si arriva a vederne le pitture, appena tornate alla loro luce originale, si capisce che senza averle mai viste si perde una parte importante della storia dei primi cristiani a Roma.