E’ la parabola dei vignaioli il centro dell’Angelus odierno di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Viene messa in discussa la lealtà di tutti coloro che si occupano della vigna del “padrone”.
La parabola che Gesù oggi racconta richiama un testo del profeta Isaia che viene chiamato “Il canto della vigna” (Is. 5, 1-7). In esso il profeta descrive la storia del rapporto tra Dio ed il suo popolo. Una storia che sembra molto ricca di eventi, ma che in realtà, guardata in profondità, appare molto monotona. Infatti, da una parte troviamo l’amore infinito di Dio che non si stanca di inviare al suo popolo i suoi messaggeri (i profeti) e dall’altra il continuo tradimento del popolo. Si tratta di una storia, dice il profeta, che non può durare all’infinito perché la pazienza di Dio ha un limite. Poiché il popolo non obbedisce a Dio la vigna cadrà in rovina, non sarà più coltivata e vi cresceranno spine e rovi.
La Santa Sede alle Nazioni Unite, una settimana densa di interventi. Tra New York e Ginevra, gli Osservatori Permanenti della Santa Sede Bernardito Auza e Ivan Jurkovic hanno portato la posizione della diplomazia pontificia sui temi dello sviluppo, dei diritti dei rifugiati e delle donne, e sulla pace. Si prepara, intanto, un evento organizzato dalla Santa Sede presso il Palazzo di Vetro di New York: il tema è “L’altro è un bene per me: il ruolo del dialogo interreligioso e interculturale nell’affrontare violenza e conflitto e nel costruire una pace duratura nel mondo di oggi”.
Un momento di grande gioia per la Chiesa di Milano stamattina per la beatificazione in duomo di padre Arsenio. Il massimo delle nostre aspettative” dicono le suore di Maria Consolatrice che il Padre cappuccino ha fondato.
Il compito dei vescovi? “Vegliare sull’unità della famiglia diocesana”, “valorizzare le risorse pastorali che esistono”, aiutare a “testimoniare la parola di Dio”. Il Cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei Vescovi, parla con ACI Stampa a margine della plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, che si è tenuto a Minsk dal 28 settembre all’1 ottobre.
E’ stato Papa Francesco, questa mattina, a concludere personalmente i lavori del convegno internazionale sulla “Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis”, promosso dalla Congregazione per il clero nel centro congressi Mariapoli a Castel Gandolfo. Il Pontefice ha ricevuto in udienza i partecipanti che, per tre giorni, si sono confrontati proprio sulla Ratio.
Papa Francesco ha ricevuto stamattina, presso il Palazzo Apostolico, Andrej Plenković, Presidente del Governo della Croazia. Un incontro gioioso e famigliare, accompagnato dall'allegria dei due figli piccoli del Primo Ministro, Mario e Mila.
"Gli attentati a Tanta, Alessandria e Minya e l’uccisione dei 21 copti in Libia hanno spinto in molti a convertirsi all’idea del Cristianesimo", così il patriarca copto cattolico Ibrahim Isaac Sidrak nel corso di una conferenza organizzata questa mattina a Roma presso l’Associazione Stampa estera. "Ciò dimostra che in Egitto i copti non sono soltanto vittime di attacchi, ma anche strumento della missione cristiana".
Papa Francesco non si è risparmiato nella giornata di domenica scorsa visitando due città e diocesi dell’Emila Romagna: Cesena (Sarsina) e Bologna. E’ stata per tutti una “Festa di Chiesa” e quelle immagini, quei momenti, sono impresse nel cuore e negli occhi dei tanti fedeli che hanno voluto partecipare e vivere e “sentire” così tanti gesti che gli hanno permesso, come ha ricordato l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo M. Zuppi, permesso di avvicinare tutti, per “mostrare a ciascuno il segno della vicinanza e per gettare con larghezza il seme della Parola di Dio”. Una folla che il presule - mercoledì nell’omelia per la festa del Patrono della città, San Petronio – ha paragonato alla “stessa folla del Vangelo che mosse a compassione Gesù e che abbiamo contemplato in questo anno del Congresso Eucaristico” che si concluderà domani.
“La codificazione attrezzò la Chiesa per affrontare la navigazione nelle acque agitate dell’età contemporanea, mantenendo unito e solidale il popolo di Dio e sostenendo il grande sforzo di evangelizzazione, che con l’ultima espansione missionaria ha reso la Chiesa davvero presente in ogni parte del mondo”. E’ il pensiero di Papa Francesco in merito al centenario del Codex Iuris Canonici del 1917.
E' ripreso stamane presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, il processo penale a carico di Giuseppe Profiti e Massimo Spina, imputati per la distrazione di fondi della Fondazione Bambino Gesù.
Un ricovero di una settimana al Policlinico Gemelli per un problema all’orecchio, ma l’arcivescovo Gänswein è già da due giorni a casa in Vaticano.
“Gli oceani sono l'eredità comune della famiglia umana. Solo con un profondo senso dell'umiltà, della meraviglia e della gratitudine possiamo giustamente parlare dell'oceano come il ‘nostro’ oceano”. E’ il pensiero di Papa Francesco espresso nella lettera - a firma del Segretario di Stato, Card. Pietro Parolin – inviata ai partecipanti alla Conferenza “Our Ocean”.
Periodo denso di attività per il Papa che il prossimo 11 ottobre riceverà in udienza presso l’Aula del Sinodo i partecipanti all’Incontro promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Un lungo dialogo, fatto di domande e risposte, quello del Papa con i sacerdoti di Lione che si è svolto ieri mattina a porte chiuse in Vaticano.
Due lutti nell’Episcopato cinese comunicati dalla Sala Stampa Vaticana. Sono deceduti Monsignor Paolo Xie Tingzhe, Vescovo/Prefetto Apostolico di Xinjiang-Urumqi e Monsignor Silvestro Li Jiantang, Arcivescovo emerito di Taiyuan.
Un colloquio privato di circa 25 minuti quello tra Papa Francesco e il Primo Ministro della Lituania Saulius Skvernelis. Il Primo Ministro ha presentato al Papa sua moglie e i suoi due bimbi piccoli.
Dichiarazione di Roma
“La dignità e i diritti dei fanciulli devono essere protetti dagli ordinamenti giuridici come beni estremamente preziosi per tutta la famiglia umana”.
"Nessuno può dire: Io sono giusto o io non sono come quello. Io sono peccatore. Io direi che quasi è il primo nome che tutti abbiamo: peccatori. E poi, perché siamo peccatori? Abbiamo disobbedito – sempre in rapporto con il Signore: Lui ha detto una cosa e noi ne abbiamo fatto un’altra. Non abbiamo ascoltato la voce del Signore: Lui ci ha parlato tante volte. Nella nostra vita, ognuno può pensare: Quante volte il Signore ha parlato a me … Quante volte non ho ascoltato! Ha parlato con i genitori, con la famiglia, con il catechista, nella chiesa, nelle prediche, anche ha parlato nel nostro cuore”. Lo ha detto il Papa stamane nell’omelia pronunciata durante la Messa quotidiana a Santa Marta.