E’ l’ultima catechesi sulla speranza cristiana di Papa Francesco. Il Pontefice conclude parlando del paradiso, “meta della speranza” di tutti. Perché Paradiso è anche “una delle ultime parole pronunciate da Gesù sulla croce”.
La scuola cattolica? Così efficace che c’è “un effetto scuola cattolica” messo in luce da studiosi americani. Un fatto che non può che far piacere al vescovo Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, che lo sottolinea presentando il rapporto “Il valore della parità” del Centro Studi Cattolico.
“Nella nostra terra in dicembre improvvisamente fioriscono i mandorli, anche se intorno c’è tutta una natura morta. È la vita che rispunta e questo credo possa essere il simbolo anche di questo momento”. Sono le parole del Cardinale Montenegro, presidente di Caritas Italiana, in occasione dell’inaugurazione del centro polivante Agorà ad Arquata del Tronto. La struttura, che ospita oggi 25 persone, a supporto della comunità locale colpita dal sisma, è stata realizzata grazie ai fondi raccolti da Caritas Italiana e da varie Caritas d’Europa e del mondo.
“VENI DOMINE” è il titolo del nuovo CD del Coro della Cappella Sistina ed è dedicato al Natale. “Testi - ha spiegato il Prefetto della Casa Pontificia l’arcivescovo Georg Gänswein- che ispirano intima gioia e ci immergono in un orizzonte di rara bellezza che esprime, per dirla con Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, l’allegrezza del creato e dell’uomo per la nascita del Salvatore”.
Una Messa per i poveri: in occasione della giornata mondiale del poveri, Papa Francesco dirà Messa il 19 novembre in Basilica vaticana. Dopo, il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che promuove la giornata, offrirà un pranzo per 1500 bisognosi in Aula Paola VI e ci saranno altre mense che offriranno un pranzo ad altre 1500 persone in altre zone di Roma.
L’ultima plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee si era conclusa con una dichiarazione che era una chiamata alla missione nel continente. E, come a dare un seguito naturale, i vescovi cattolici orientali di Europa si riuniscono dal 26 al 29 ottobre a Londra sul tema “Annunciare, conoscere e vivere la fede in Cristo”.
Uscirà in un libro la ricca ed unica storia della Chiesa Ortodossa Tawāḥedo d’Etiopia (2 tomi indivisibili) di Alberto Elli, frutto di anni di ricerca e di studio. L’opera è molto più di un’interessante lavoro di erudizione destinata a un circolo ristretto di ecclesiastici: è un progressivo svelarsi di una spiritualità e di una tradizione unica, quello della Chiesa di Etiopia.
“Entrare nel mistero di Gesù Cristo è lasciarsi andare in quell’abisso di misericordia dove non ci sono parole: soltanto l’abbraccio dell’amore. L’amore che Lo portò alla morte per noi. Quando noi andiamo a confessarci perché abbiamo peccati – sì, devo togliermi i peccati, diciamo; o che Dio mi perdoni i peccati – andiamo, diciamo i peccati al confessore e siamo tranquilli e contenti. Se facciamo così, non siamo entrati nel mistero di Gesù Cristo. Se io ci vado, vado a incontrare Gesù Cristo, a entrare nel mistero di Gesù Cristo, a entrare in quell’abbraccio di perdono del quale parla Paolo; di quella gratuità del perdono”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia pronunciata durante la messa a Santa Marta.
"Con il Rosario, l´amore di Dio e l´amore per il prossimo combattiamo il terrorismo in Nigeria. Questa è la nostra filosofia".
“Le Settimane sociali, cominciate 110 anni fa da Giuseppe Toniolo, sono sempre state un momento decisivo nella vita del Paese. Vogliamo proporre qualcosa di concreto agli italiani. Certo, non saremo noi a risolvere i problemi del lavoro con le Settimane sociali. Non vogliamo sostituirci alla politica. Ma, come dice Papa Francesco, possiamo aprire dei percorsi”: così ha affermato mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato organizzatore delle Settimane sociali.
C’è un anniversario da festeggiare, gli Ottocento anni di presenta dei Frati della Custodia di Terrasanta. Ma c’è anche una storia da raccontare, la più grande mai raccontata. Ed in fondo, i francescani di Terrasanta, rispondendo ad una speciale vocazione, sono lì per questo: per custodire la memoria del passaggio di Gesù, e in nome di questa memoria viva di istruire, educare, aiutare a vivere la fede. Tutto questo è stato celebrato dal Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, in un viaggio di sette giorni “là ove tutto ebbe inizio”.
In un messaggio inviato al Summit Internazionale “Acqua e clima. I grandi fiumi del mondo a confronto”, Papa Francesco chiede risposte tempestive ed efficaci sul cambiamento climatico.
Gli interventi di un’esponente politica di lungo corso, di una biblista, di un monaco patrologo, di un filosofo e di un artista ex-ergastolano in conversazione tra loro. E ancora; le testimonianze di due cappellani, di un giurista, la tavola rotonda con tre esponenti di partiti, associazioni, istituzioni. E infine, ma tutt’altro che ultimo per importanza e spessore, un dialogo tra un familiare di una vittima e due ex terroristi.
"Donando per la celebrazione di Sante Messe, i cattolici italiani offriranno sollievo non solo ai cari defunti, ma anche ai tanti sacerdoti nel mondo che, afflitti da persecuzioni o povertà, celebrano per loro e si sostengono con le loro offerte". Così scrive monsignor Antoine Audo in una lettera indirizzata alle migliaia di benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre, nella quale il vescovo caldeo di Aleppo invita, in occasione della commemorazione dei defunti del 2 novembre, a far celebrare Sante Messe per i loro cari da sacerdoti della Chiesa sofferente in tante regioni del pianeta, innanzitutto in Siria.
Più di 400 buone pratiche per creare lavoro, mille delegati tra cui molti giovani e 40 esperti. Per la 48 esima settimana sociale i vescovi italiani puntano sul concreto come si è visto nello strumento di lavoro.
“La sapienza, intesa in senso biblico, permette di andare oltre le realtà empiriche per scoprirne il significato ultimo. L’università è chiamata a educare ad una cultura sapienziale, capace di armonizzare l’approccio tecnico e scientifico con quello umanistico, nella convinzione che il perseguimento della verità e del bene è in definitiva unico”.
"Questo incontro mi offre l’opportunità di esprimere nuovamente la mia vicinanza a tutti coloro che soffrono per i conflitti che da decenni affliggono la Terra Santa. L’incertezza della situazione e l’incomprensione tra le parti continuano a causare insicurezza, limitazione di diritti fondamentali e l’abbandono della propria terra da parte di molti. Per questo invoco l’aiuto di Dio e chiedo a tutti i soggetti coinvolti di moltiplicare gli sforzi affinché si realizzino le condizioni di una pace stabile, basata sulla giustizia e sul riconoscimento dei diritti di tutti". Lo ha detto stamane Papa Francesco, nel corso dell'udienza a Theophilos III, Patriarca Greco Ordotosso di Gerusalemme.
“La realtà di oggi è che tanti uomini che vivono per adorare il denaro, per fare del denaro il proprio dio. Tante persone che vivono soltanto per questo e la vita non ha senso: non sanno cosa è arricchirsi presso Dio”. Lo ha detto il Papa nell'omelia pronunciata nel corso della Messa mattutina a Santa Marta.
Era il 27 ottobre del lontano 1986 quando, per volontà di san Giovanni Paolo II, veniva celebrata nella città del Poverello la Giornata mondiale di preghiera per la pace. A 31 anni da quella giornata straordinaria la commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”, ha organizzato tre giorni celebrativi.
"Sono contento di stare con voi, partecipando al vostro dialogo. Sono le meraviglie della tecnologia che - se sfruttate positivamente - offrono occasioni di incontro e di scambio. Quando le persone lavorano insieme cercando il bene comune il mondo si rivela in tutta la sua bellezza, allora non lasciatelo rovinare da chi pensa solo a sfruttarlo e a distruggerlo senza scrupoli. Inondate i luoghi in cui vivete con la gioia e l'entusiasmo tipici della vostra età. Irrigate con la gioia che viene dal Vangelo, con la gioia di aver incontrato una Persona: Gesù, che vi ha affascinato". Così Papa Francesco in un videomessaggio trasmesso la notte scorsa durante un incontro dei giovani del Canada, in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi dedicato proprio alla gioventù.