Si è parlato di fine vita e fenomeno migratorio durante i lavori dell’incontro dei consulenti giuridici delle Conferenze Episcopali Europei, che si sono riuniti a Lussemburgo dal 10 al 12 dicembre 2017. E i lavori si sono conclusi con una posizione netta sul tema del fine vita, che altro non è che il ribadire la Dottrina Sociale della Chiesa: “Non è lecito togliere la vita a nessuno”.
Un telegramma per salutare la inaugurazione della cattedra ecumenica internazionale intitolata proprio al patriarca ortodosso e alla fondatrice del movimento dei Focolari intitolata a Bartolomeo e Chira Lubich.
Ormai è un appuntamento fisso quello del Papa con in suoi confratelli gesuiti durante i suoi viaggi.
“Sembra che il nostro Dio voglia cantarci la ninna nanna. Il nostro Dio è capace di questo. La sua tenerezza è così: è padre e madre. Ci porta nelle sue proprie viscere. È il Dio che con questo dialogo si fa piccolo per farci capire, per fare che noi abbiamo fiducia in Lui e possiamo dirgli con il coraggio di Paolo che cambia la parola e dice: Papà, Abbà…È la tenerezza di Dio”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia pronunciata durante la Messa mattutina a Santa Marta.
Il ruolo fondamentale della diversità nel concerto delle nazioni. La necessità di creare dialogo, perché la diversità “non è di per sé una causa di queste sfide alla coesistenza pacifica”. L’importanza dell’educazione. Papa Francesco riceve sette nuovi ambasciatori non residenti presso la Santa Sede, e delinea con loro le sfide della comunità internazionale e le priorità della diplomazia pontificia.
È un viaggio nella Betlemme di duemila anni fa il presepe vivente allestito a Porta Asinaria (piazza di Porta San Giovanni) dalla parrocchia di San Giulio con il patrocinio del Vicariato di Roma, dell’Opera romana pellegrinaggi, di Roma Capitale e dell’assessorato alla Crescita culturale.
A poco più di un anno dal sisma del 30 ottobre 2016 che l’ha resa inagibile, la Chiesa del Sacro Cuore di Tolentino è stata riaperta al culto sabato 9 dicembre da mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia.
Come da tradizione gli oratori romani si ritroveranno anche quest’anno in Piazza S. Pietro per la Benedizione dei Bambinelli con Papa Francesco domenica prossima 17 dicembre.
Papa Francesco dopo il Sinodo sulla Famiglia dell’ottobre 2014, ha promulgato il 15 agosto 2015 i due motu proprio: Mitis Iudex Dominus Iesus per la Chiesa latina e Mitis et Misericors Iesus per le Chiese orientali cattoliche con lo scopo di snellire i processi di nullità matrimoniale nella Chiesa.
“Le iniziative che questo organismo compie vogliono essere una manifestazione dell'amore di Dio e della presenza materna della Chiesa in mezzo a tutti gli uomini, in particolare dei più poveri tra i poveri”. Lo scrive il Papa nel messaggio al Cardinale Turkson, in occasione del 25° anniversario della creazione della Fondazione Populorum Progressio per l’America Latina.
La presentazione dei nuovi loghi della Segreteria per la Comunicazione, e del nuovo portale che “non è la riforma della comunicazione”, ma è “il primo segno visibile della riforma”; il punto sulle attività della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale; l’enfasi sui giovani del Dicastero Laici, Famiglia e Vita: sono stati questi i temi della XXII riunione del Consiglio dei Cardinali, che si è riunito dall’11 al 13 dicembre.
Papa Francesco ha incontrato 10 di loro nell’Auletta Paolo VI, prima dell’udienza generale, e ha poi dedicato loro un saluto al termine della stessa: il Forum delle Ong di Ispirazione Cattolica compie 10 anni dalla prima Costituzione, e li celebra con un incontro a Roma, cui partecipa anche l’Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, l’arcivescovo Bernardito Auza.
L’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, nel Discorso alla città, pronunciato per la festa di Sant’Ambrogio, ha lanciato il suo invito: accogliere i più poveri a pranzo o a cena soprattutto nei giorni di Natale. Caritas Ambrosiana ha colto al volo le sue parole e ha rilanciato con un’iniziativa: “Il pane spezzato è più buono dell’aragosta 2017”.
Riprendendo le catechesi sull’importanza della Messa, Papa Francesco, durante l’Udienza Generale odierna in Aula Paolo VI, spiega i motivi principali sul perché partecipare alla Messa il giorno della Domenica. La prima risposta del Pontefice è chiara: “Noi cristiani andiamo a Messa la domenica per incontrare il Signore risorto, o meglio per lasciarci incontrare da Lui, ascoltare la sua parola, nutrirci alla sua mensa, e così diventare Chiesa, ossia suo mistico Corpo vivente oggi nel mondo”.
Dopo il terremoto le Marche rilanciano le bellezze ferite, ma anche quelle che molti ancora non conoscono.
San Juan Diego come Elisabetta, e Elisabetta come i popoli dell’America Latina. Nel tradizionale appuntamento per la festa di Nostra Signora di Guadalupe, Papa Francesco fa un parallelo tra San Juan Diego, l’uomo cui apparve la Vergine morenita, e la storia di Elisabetta, cugina di Maria. E vede in questa dialettica tra sterilità e fecondità, che caratterizza la storia di Elisabetta, la storia stessa dell’America Latina.
«Un messaggio di speranza e di vittoria. ISIS voleva cancellare la presenza cristiana e invece i jihadisti se sono andati, mentre noi siamo tornati». Con queste parole monsignor Bashar Matti Warda ha festeggiato la riconsacrazione della Chiesa di San Giorgio a Tellskuf, gravemente danneggiata e profanata da ISIS e ricostruita grazie ad un contributo di 100mila euro da parte di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Il nuovo Nunzio Apostolico in Italia, l’Arcivescovo Paul Tscherrig, è stato ricevuto questa mattina al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la presentazione delle lettere credenziali.
Francesco Borromini è stato uno dei grandi architetti che ha costruito il Vaticano e molte delle grandi opere che ancora oggi ammiriamo.
“Gli auguri che tradizionalmente ci troviamo a scambiarci qui, nella sede dell’Opera Barolo, sono un momento bello e significativo di condivisione e di incontro tra quanti apprezzano le iniziative che essa realizza a favore della Città e di tanti suoi abitanti, soprattutto i più svantaggiati, poveri e sofferenti. Sulle orme della Venerabile Giulia di Barolo e del suo Sposo, l’Opera si è sempre sforzata di seguirne le orme e i principi”. Sono le parole dell’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, in occasione della cerimonia per lo scambio degli auguri natalizi dell’Opera Barolo.