Sarà il versetto 6 del quindicesimo capitolo dell’Esodo, “Potente è la tua mano, Signore”, il filo conduttore della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si apre oggi (18 gennaio) e si concluderà giovedì 25 gennaio alle 17.30 con la celebrazione dei secondi vespri presieduta da Papa Francesco nella basilica di San Paolo fuori le Mura. A livello diocesano l’Ottavario avrà il suo momento centrale nella Veglia di preghiera ecumenica di lunedì 22 gennaio.
Siamo una piccola minoranza che subisce attacchi e discriminazioni, ma la nostra Chiesa cresce e i cristiani pachistani sono sempre più saldi nella loro fede». Così afferma, al telefono con Aiuto alla Chiesa che Soffre, monsignor Sebastian Francis Shaw, arcivescovo di Lahore in Pakistan.
Per la prima volta Lourdes ospita le “Giornate di San Francesco di Sales ". L’evento si svolge ogni anno da 22 anni, e riunisce più di 200 professionisti, tra giornalisti dei Media cattolici e responsabili della comunicazione della Chiesa, per tre giorni di scambio di esperienze.
“Noi cristiani crediamo e sappiamo che la pace è possibile perché Cristo è risorto. Lui ci dona lo Spirito Santo che abbiamo invocato”. Così Papa Francesco invitava tutti i fedeli a pregare durante la celebrazione di preghiera per la pace in Sud Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo lo scorso novembre a San Pietro. E su questo “speciale invito” del Pontefice nasce la Tavola Rotonda “Costruire la pace insieme” per il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo, che si è tenuta ieri alla Pontificia Università Urbaniana.
Papa Francesco è atterrato all’Aeroporto Internazionale di Lima alle ore 16,54 ( 22,54 di Roma). Inizia così la seconda parte del suo 22esimo viaggio apostolico internazionale: quella legata alla visita in Perù e alla popolazione dell’Amazzonia.
C’è anche un familiare delle vittime della repressione che è seguita al colpo di Stato del 1973, tra quelli che accolgono Papa Francesco al Santuario di Nuestra Senora di Lourdes.
Si chiama Iquique, e in lingua Aymara significa “Terra di sogni”. Ma la città che si affaccia sul Pacifico, luogo di accesso verso il Perù e anche verso la Bolivia, è il posto dove tante culture si incrociano. Per questo, l’ultima Messa di Papa Francesco in Cile è dedicata proprio all’integrazione dei popoli. Perché la terra dei sogni “continui ad essere anche terra dell’ospitalità”.
“Il pellegrinaggio e la trasmissione della fede” è il tema del XX Convegno nazionale teologico-pastorale dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp) in programma dal 22 al 23 gennaio nella Pontificia Università Lateranense.
Si chiude oggi in Egitto la Conferenza internazionale a sostegno di Gerusalemme promossa dalla Università di Al-Azhar.
I giovani delusi dalla leadership politica, che vivono all’ombra di un conflitto, ma su cui riporre la speranza di un futuro migliore: è il cuore del messaggio finale dei membri del Coordinamento Terra Santa, il gruppo di vescovi europei, nord-americani e sud-africani che dagli anni Novanta si recano periodicamente in Terrasanta, per visitare le comunità.
Con l’apertura dell’Emporio della Solidarietà alla Barona a Milano si completa un sistema diffuso e integrato di distribuzione alimentare a persone e famiglie in difficoltà. La Caritas Ambrosiana continua a creare iniziative per aiutare le famiglie. “Nella Diocesi di Milano stimiamo che lo sorso anno siano state 30 mila le persone che hanno chiesto aiuti alimentari ai centri di ascolto di Caritas Ambrosiana, quasi il doppio rispetto all’inizio della crisi economica”. Così ha detto il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti all’inaugurazione dell’Emporio della Solidarietà, sabato 13 gennaio.
Generalmente un beato viene ricordato per il suo amore a Dio ed alla Chiesa. Ed è vero. Ma Antonio Serbati Rosmini (1787-1855), oltre ad essere stato un innamorato di Cristo è stato anche un sacerdote (1821) ed un uomo che ha operato sulla cultura del suo tempo. In queste brevi righe, vorremo non solo celebrare una memoria ma attualizzare una presenza, nel nostro mondo culturale e sociale, sottolineando il contributo che questo straordinario studioso, ha lasciato, con il suo pensiero, nella società contemporanea.
La Pontificia Università Cattolica del Cile a Santiago chiude la giornata di Papa Francesco, accolto da un migliaio di studenti e da 1200 esponenti del mondo accademico cileno.
Essere protagonisti, certo ma come? Il Papa incontra i giovani cileni in un luogo che ha segnato il legame con Maria: il Santuario di Maipú, dove il 3 aprile 1987 Giovanni Paolo II affidò il Cile alla Vergine.
L’Europa ha bisogno di speranza, e questa speranza non può esserci senza Dio. Il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, che racchiude la presidenza dei Consigli episcopali d’Europa, sigla un messaggio congiunto insieme al Consiglio Ecumenico delle Chiese in occasione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.
Dopo la Messa per il progresso dei popoli a Temuco, Papa Francesco pranza con gli abitanti dell’Araucania nella Casa “Madre de la Santa Cruz”. Un pranzo importante, il primo del Pontefice con la comunità Mapuche. Sono precisamente undici le persone che pranzeranno con lui provenienti dall’Araucania, otto di loro sono Mapuche.
E’ il terzo giorno di Papa Francesco in Cile. Francesco arriva all’Aeroporto di “La Araucania” di Temuco per la seconda messa di questo 22esimo viaggio apostolico. Nell’aerodromo di Maquehe celebra la Messa “per il progresso dei popoli”. Tra i fedeli sono presenti rappresentanze delle popolazioni originarie dell’Araucania che animano la celebrazione con elementi tipici e tradizionali.
Si prepara l’anno giubilare dell’Ordine di Santa Maria della Mercede, e Papa Francesco invia loro un messaggio in cui identifica tre protagonisti della loro storia: il fondatore, San Pietro Nolasco; la Vergine Maria; e Cristo Redentore. Con l’invito, alla fine del messaggio, di avere la forza di abbandonare tutto per prendere la croce del Signore.
Papa Francesco renderà omaggio alla comunità ucraina in Italia con la visita alla Cattedrale di Santa Sofia di Roma il prossimo 28 gennaio, che è “casa” per gli ucraini di rito greco cattolico in Italia. Ma per la Giornata Mondiale del Migrante, il 14 gennaio, c’è stata anche a Grosseto la visita del vescovo Dionisio Lachoviz, visitatore apostolico per i fedeli ucraini in Italia.
Sarà una intera giornata dedicata agli aspetti teologici e canonici nell’oggi dei Movimenti e Comunità ecclesiali quella di domani 18 gennaio al Palazzo della Cancelleria a Roma.