L'Angelus di Papa Francesco. Al centro delle sue parole l'importanza di ascoltarci in famiglia. La Santa Famiglia di Nazaret, modello per tutti
Il commento al Vangelo domenicale di S. E. Mons. Francesco Cavina
Restano solo 14 nazioni senza un nunzio apostolico, ma in un caso un solo “ambasciatore del Papa” andrà a coprire tre nazioni. L’anno diplomatico della Santa Sede ha visto proseguire il grande ricambio generazionale nelle nunziature, andando a riempire molti vuoti e – dato da non sottovalutare – anche la nunziatura in Venezuela, che è rimasta vacante per qualche anno.
Tra le cinque porte della Basilica di San Giovanni in Laterano
Lo scrive il Segretario di Stato vaticano il cardinale Parolin in un messaggio a nome del Papa in occasione del 47° Incontro Europeo guidato dalla Comunità di Taizé a Tallin.
Il Giubileo 2025 accoglierà davvero tanti, tantissimi pellegrini e fedeli da tutto il mondo. Roma da tempo si prepara ad accoglierli e con le sue innumerevoli chiese, parrocchie e basiliche affascinerà e coinvolgerà tutti coloro che dimoreranno nella Capitale. Questa piccola rubrica cercherà di dare ai turisti e ai fedeli alcuni spunti per la visita e raccontare altrettante curiosità. Continuiamo il nostro piccolo tour con una chiesetta, sempre al centro di Roma, vicino via del Corso, che ha una particolarità tutta sua. La chiesa in questione è quella di Santa Maria in Via, con la Madonna del Pozzo.
Venerando Marano, Presidente Aggiunto del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano dal primo gennaio del 2025 diventa Presidente del Tribunale. Era presidente aggiunto dal gennaio del 2024.
Papa Francesco, nella notte della Vigilia di Natale ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Pietro dando così avvio al Giubileo ordinario del 2025.
Un libro sospeso, come il caffè a Napoli. Un libro regalato senza sapere a chi, ma che si sa andrà a qualcuno in carcere. In quel mondo a sua volta sospeso, dove la vita è bloccata e stenta ad andare avanti.
Papa Francesco, nella Bolla Spes non confundit, ha stabilito che dopo l'apertura della Porta Santa di San Pietro in Vaticano, Domenica 29 dicembre 2024, Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, si celebri l’apertura del Giubileo nella Chiese particolari, quindi anche nella Arcidiocesi di L’Aquila e a Loreto.
Sono sei i vescovi italiani che nel corso del 2025 compiranno 75 anni e che pertanto a norma del diritto canonico saranno obbligati a presentare la rinuncia dal loro ufficio al Papa. Sarà il Pontefice a decidere se accettare la rinuncia e nominare un successore o se prolungare nell’incarico il vescovo dimissionario. Secondo il canone 401 del Codice di Diritto canonico infatti “il Vescovo diocesano che abbia compiuto i settantacinque anni di età è invitato a presentare la rinuncia all'ufficio al Sommo Pontefice, il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze”.
Il Giubileo 2025 accoglierà davvero tanti, tantissimi pellegrini e fedeli da tutto il mondo. Roma da tempo si prepara ad accoglierli e con le sue innumerevoli chiese, parrocchie e basiliche affascinerà e coinvolgerà tutti coloro che dimoreranno nella Capitale. Questa piccola rubrica cercherà di dare ai turisti e ai fedeli alcuni spunti per la visita e raccontare altrettante curiosità. Oggi iniziamo con una chiesa bellissima al centro di Roma, la Chiesa del Gesù, anche se il suo nome completo è Chiesa del Santissimo Nome di Gesù all’Argentina.
L’ultimo atto delle riforme di Papa Francesco è stata la nomina di un direttore dell’Autorità di Informazione e Supervisione Finanziaria che abbia anche funzioni di vicepresidente. Una scelta con la quale Papa Francesco fa un ulteriore passo indietro rispetto allo straordinario percorso sulla trasparenza finanziaria avviato da Benedetto XVI e che aveva dato soddisfazioni internazionali, di fatto ritornando ad un modello che sembrava superato: quello in cui presidenze e direzioni si confondono, in nome di una collaborazione all’interno degli enti vaticani che non funziona fino in fondo quando si tratta di avere una struttura moderna per lo Stato.
Dopo aver visitato il carcere di Rebibbia e aperto la speciale porta santa, il Papa si è affacciato dal Palazzo Apostolico per recitare l’Angelus in occasione della festa di Santo Stefano protomartire.
Con questo gesto “ho voluto che tutti noi che siamo qui avessimo la possibilità di spalancare le porte del cuore e capire che la speranza non delude”. Lo ha detto stamane il Papa aprendo la Porta Santa del carcere romano di Rebibbia, l’unica porta santa speciale del Giubileo. Un desiderio che Francesco aveva espresso già nella bolla di indizione del Giubileo. A varcare la porta insieme al Pontefice anche Monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma e delegato per la diaconia della carità.
Papa Francesco, nell’urbi et orbi di Natale, lancia un appello a varcare la Porta Santa, ad entrare nell’Anno Giubilare riconciliandosi con se stessi per riconciliarsi con gli altri, e per creare un movimento di pace che va dall’Ucraina alla Terrasanta, dal Myanmar al Nicaragua, e tocca anche la situazione di Cipro, l’ultima nazione divisa di Europa dove da cinquanta anni la parte Nord è occupata.
Papa Francesco questa sera ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Pietro dando così inizio al Giubileo 2025, dedicato alla speranza. Il Papa ha pronunciato la formula di rito e poi ha aperto le due ante della Porta Santa e varcandone la soglia è entrato così nella Basilica Vaticana.
La storia dell'arte presepiale partenopea. I secoli d'oro: il Seicento e il Settecento
Il cardinale indiano Oswald Gracias, arcivescovo metropolita di Bombay, compie oggi 80 anni ed esce così dal novero degli elettori in un futuro conclave: è nato infatti a Bombay il 24 dicembre 1944
“Il Bambino Gesù, avvolto in fasce, viene posto nella mangiatoia. Sembra quasi una profezia del fatto che quel bambino divenuto grande si farà nostro cibo, ma anche del fatto che quel bambino divenuto grande sarà nuovamente e frettolosamente avvolto in fasce e poi in un lenzuolo e posto in ben altra grotta, quella del sepolcro”. Lo scrive Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, nel messaggio in occasione del Natale.