Una chiamata a tendere la propria mano ai poveri, ai deboli, agli uomini e alle donne cui viene calpestata la dignità.
Dalla promozione dell’ospitalità alla preoccupazione per la casa comune; dalle azioni concrete alla promozione della preghiera. Gli sviluppi del dialogo buddista-cristiano sono riassunti nei 10 punti che concludono il comunicato del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso al termine del VI convegno buddista cristiano.
Riflettere su come la realtà sociale ed ecclesiale di oggi è in grado di affrontare le sfide della partecipazione e della prossimità, in un tempo in cui la Chiesa è chiamata da Papa Francesco a essere “in uscita”, in quell’andare evangelicamente, da duemila anni in qua, “a due a due” sulle strade della terra. E’ il tema del seminario “Farsi prossimi e avviare processi: forme e stili di servizio nel mondo”, promosso dall’Associazione Comunità Domenico Tardini - Villa Nazareth il 17 e 18 novembre 2017, con inizio alle ore 16 in entrambe le giornate, presso il Collegio universitario Villa Nazareth, in via Domenico Tardini, 35 a Roma.
E’ dal settembre del 1955 - quando lavorò alla sua tesi di abilitazione - che il Papa Emerito Benedetto XVI studia la figura di San Bonaventura. Lo ricorda Marianne Schlosser, dell’Università di Vienna, intervenuta al Congresso internazionale e interdisciplinare su “Deus summe cognoscibilis”, organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana insieme alla Pontificia Università Antonianum e alla Pontificia Facoltà Teologica "San Bonaventura" – Seraphicum.
Il 19 novembre prossimo, XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, la Chiesa celebra la prima Giornata Mondiale dei Poveri. Molte le diocesi che si stanno attivando per l’occasione, in particolare quella di Genova. La Giornata sarà celebrata in tutte le parrocchie. Già sabato 18 Novembre, due momenti segneranno l’avvio della Giornata, alla presenza dell’Arcivescovo, il Cardinale Angelo Bagnasco.
Il rapporto con la morte è al centro dell'omelia del Papa, stamane durante la Messa a Santa Marta.
“Vengo a proclamare il Vangelo di Gesù Cristo, un messaggio di riconciliazione, di perdono e di pace”.
Per la giornata mondiale dei poveri papa Francesco ha inviato a tutte le diocesi ed ordini religiosi un messaggio, intitolato, ‘Non amiamo a parole, ma con i fatti’, nel quale è scritto:
La prima giornata per i poveri voluta da Papa Francesco è una iniziativa di successo. In ogni parte del mondo le Chiese locali e i movimenti, le associazioni e anche le diverse confessioni cristiane, hanno iniziative per partecipare in modo attivo e non sol per un giorno.
Tre giorni in Vaticano per parlare di “disparità globali” in campo sanitario, con la necessità di combattere la “cultura dello scarto” tanto stigmatizzata da Papa Francesco e la volontà di mettere in rete tutte le istituzioni cattoliche del mondo che si occupano di salute.
“Oggi la consapevolezza della profondità della figura” di San Bonaventura “e la ricchezza di prospettive del suo pensiero è considerevolmente aumentata”. Lo scrive il Papa Emerito Benedetto XVI nel messaggio inviato agli organizzatori del Congresso internazionale e interdisciplinare su “Deus summe cognoscibilis. L'attualità teologica di san Bonaventura”, organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana insieme alla Pontificia Università Antonianum e alla Pontificia Facoltà Teologica "San Bonaventura" – Seraphicum.
Papa Francesco ha visitato questo pomeriggio a sorpresa il Presidio Sanitario Solidale in Piazza Pio XII. Le tende sono state allestite in occasione della Prima Giornata Mondiale dei poveri voluta espressamente dal Pontefice e organizzata dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Venticinque minuti di colloquio tra Papa Francesco e il presidente austriaco Alexander van der Bellen, per la prima visita del neoeletto presidente austriaco in Vaticano.
“Caro fratello, quando sono stato da voi vi ho detto che un figlio della vostra terra, il p. Bonaventura De Filippis, SJ, è stato il primo cappellano nell’Antartide Argentina. Ho ricevuto il libretto e ho pensato di inviarlo a voi, così avete un ricordo di questo cittadino illustre”. E’ il testo del messaggio che Papa Francesco ha inviato all’Arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Maria Bregantini.
Nelle società democratiche i temi del fine vita vanno affrontati “con pacatezza: in modo serio e riflessivo, e ben disposti a trovare soluzioni, anche normative, il più possibile condivise”.
“Il regno di Dio non si fa vedere con la superbia, con l’orgoglio, non ama la pubblicità”. Papa Francesco lo ha detto questa mattina nel commento alle lettura del giorno durante la messa celebrata a Santa Marta.
Incontrando la scorsa settimana i membri del “Pacific Islands Forum Secretariat”, Papa Francesco aveva chiesto una “presa di coscienza mondiale contro il degrado ambientale”. E oggi che si sta per concludere il COP23, la 23esima Conferenza delle Parti sul clima, ha ribadito la necessità di “prestare attenzione all’educazione e agli stili di vita improntati a una ecologia integrale”.
I Vescovi della Conferenza Episcopale dell’Uruguay sono in Vaticano per la visita ad limina. Oggi l’incontro con Papa Francesco.
Tutti i battezzati sono chiamati alla santità, perché “oggi come in passato sono i santi i principali evangelizzatori”. Papa Francesco incontra i partecipanti all’Assemblea Internazionale della Confederazione Unione Apostolica del Clero, indica loro la via della santità e ancora una volta condanna la “mondanità spirituale”, e ribadisce la necessità dell’unione con il vescovo e con la diocesi, da mettere avanti ai programmi dei tanti movimenti che animano le diocesi.
Tra i nostri valori contemporanei c’è ancora una “cultura costituzionale”’? E’ uno degli interrogativi cui tenta di dare una risposta un convegno di studio di due giornate che si svolge il 17 e 18 novembre al Pontificio Istituto Orientale promosso dal Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica di Armenia e dal Centro di Cultura Costituzionale di Yerevan a Roma.