Nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali, Pompeo Ugonio vede la chiesa di Santa Croce in Gerusalemme molto diversa da oggi. Non era ancora stata fatta la grande ricostruzione rococò nel Settecento sotto Papa Benedetto XIV, che poi, visto il risultato, lo definì “una porcaria moderna”.
Don Camillo: per lui il tempo sembra non passare mai, anzi lo conserva sempre vivo e più forte che mai. Grazie, certo, anche alla saga cinematografica intramontabile, e ai suoi grandissimi protagonisti Fernandel e Gino Cervi.
E’ morto stamane a Magonza il Cardinale Karl Lehmann, per anni Vescovo della città tedesca e già Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca. Da tempo soffriva per i postumi di un ictus a cui era seguita una emorragia cerebrale. Avrebbe compiuto 82 anni a maggio.
Qual è il motivo della gioia della Domenica di oggi, detta Domenica “laetare”? Lo spiega Papa Francesco durante l’Angelus odierno in Piazza San Pietro: “È il grande amore di Dio verso l’umanità, come ci indica il Vangelo di oggi: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.
Nel brano di Vangelo oggi risuona questa parola di Gesù: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la via eterna.
Da alcuni anni, l’antica chiesa di Santa Susanna è chiusa per restauri, e perciò quest’anno la stazione quaresimale si celebra a S. Maria della Vittoria in via XX Settembre.
La dignità dei bambini è “a rischio” e il migliore interesse del bambino “dovrebbe essere una priorità in ogni situazione umanitaria”. La Santa Sede parla a Ginevra di Diritti del Bambino, ed espone la sua denuncia della situazione internazionale. Sempre a Ginevra, in questa settimana, c’è stato un evento sulla persecuzione dei cristiani, tema forse un po’ dimenticato, eppure sempre attuale.
“Con voi rendo grazie al Signore, che vi ha permesso di fare esperienza della sua misericordia e che vi ha condotti a cercare e proporre dei mezzi affinché essa possa rimanere ben radicata nei vostri cuori e quindi aiutarvi a guardare sempre con serenità alla vita quotidiana”. Sono le parole di Papa Francesco ai Membri dell’Associazione “Fontaine de la Miséricorde” dalla Svizzera, ricevuti oggi in Udienza presso il Palazzo Apostolico.
Una preghiera di tutta la comunità del Movimento Lednica per sostenere Papa Francesco nel quinto anniversario del suo pontificato.
“Siamo finalmente giunti al nostro immancabile appuntamento di marzo ad Assisi, che è diventato in questi anni un punto fermo del nostro camminare insieme come fraternità nazionale. Il Signore continua a farci dono della possibilità di incontrarci e dedicarci tre giorni per mettersi in ascolto della Sua Parola, per pregare insieme, per condividere i cammini e per affidargli le nostre vite di giovani che cercano Dio”. Sono le parole di Riccardo Insero, Presidente della Gioventù Francescana d'Italia nella lettera d’invito a tutti i gifrini d'Italia per la formazione nazionale che si terrà ad Assisi questo week end.
“Una luce che brilla sulla vetta del monte”. Con questo video che ricorda la figura di Papa Paolo VI si apre la pagina internet della diocesi di Brescia con l’informazione, ormai nota, della promulgazione del decreto con il quale si sancisce il miracolo attribuito all'intercessione di papa Montini. Una “canonizzazione sempre più vicina” scrive la diocesi che si prepara a questo evento con una serie di iniziative.
“L’amore di Dio è sempre più grande di quanto possiamo immaginare, si estende persino oltre qualsiasi peccato la nostra coscienza possa rimproverarci”. Papa Francesco confessa e nella Basilica di San Pietro, durante il Rito Penitenziale.
“Della vita, & morte di S. Lorenzo Martire si è già detto”, ripete Pompeo Ugonio stancamente quando arriva alla ventiquattresima chiesa nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali.
“Essere umile davvero significa avere il cuore di Gesù. Dio ama l’umile perché l’umile è nella verità”. Lo ha detto stamane Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, nella terza predica di Quaresima nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, alla presenza di Papa Francesco e della Curia Romana.
Dalla roccaforte del cattolicesimo in tempi di comunismo al Paese a maggioranza protestante, fino al Santuario mariano di Aglona alla Collina delle Croci: Papa Francesco sarà nei Paesi Baltici a settembre, dal 22 al 25 per celebrare i 100 anni dall’indipendenza delle tre nazioni, ma soprattutto per riconfermare nella fede le tre Repubbliche Baltiche che ricevettero 25 anni fa la visita di San Giovanni Paolo II.
Giovani tra i giovani i confessori dice Papa Francesco ai partecipanti al corso della Penitenzieria apostolica, hanno lo stesso linguaggio, un vantaggio certo, ma anche un rischio perché, dice il Papa “siete all’inizio del vostro ministero e dunque dovete ancora acquisire tutto quel bagaglio di esperienza che un “confessore consumato” ha, dopo decenni di ascolto dei penitenti”.
È gesuita, ha vissuto e insegnato a lungo in Giappone dove è stato anche ordinato sacerdote, ed è un esperto di pastorale giovanile: questo l’identikit dell’arcivescovo Jean Claude Hollerich di Lussemburgo, chiamato a succedere al Cardinale Reinhard Marx alla guida del COMECE.
“Che ci fanno oltre cento hacker in Vaticano?”
Tracciare la vita di un uomo non è sempre un'impresa semplice. Ciò per una duplice serie di fattori: il primo in quanto si perdono spesso le tracce di quell'esistenza; il secondo in quanto nel cuore dell'uomo vi sono tanti pensieri, atti sconosciuti. Quest'affermazione vera non la si può applicare alla vita di padre Felice Cappello, in quanto la sua parabola terrena è stata tutta consacrata alla linearità ed alla coerente aderenza nella ricerca della volontà di Dio. E Dio nel cuore di chi lo ama non si fa attendere.
Davvero il Cardinale Karol Wojtyla ha chiesto a Paolo VI di pubblicare una istruzione per ribadire l’infallibilità dell’insegnamento dell’enciclica Humanae Vitae? È questa l’interpretazione che è stata data della lettera dell’allora arcivescovo di Cracovia a Paolo VI, pubblicata nel libro “Karol Wojtyla e Humanae Vitae”, di Pawel Galuska. Ma è una interpretazione fallace. O, per meglio dire, di una “fake news”.