Papa Francesco festeggia oggi il quinto anniversario dell’inizio del suo ministero petrino. Era infatti il 19 marzo 2013 e il nuovo Pontefice celebrava la Messa di inizio pontificato sul sagrato della Basilica Vaticana insieme al Collegio Cardinalizio.
E’ morto stamane il Cardinale Keith Michael Patrick O'Brien, Arcivescovo emerito di Saint Andrews and Edinburgh. Aveva compiuto 80 anni due giorni fa.
Sono circa 300 i giovani presenti al Pre-Sinodo a Roma. Vengono da ogni parte del mondo. Raccontano la loro esperienza, il loro bagaglio di vita, ma soprattutto portano i loro sogni. E la loro forza, unica. Il Papa ha detto loro di non avere paura, di parlare con coraggio e di fidarsi della Chiesa e dei pastori che li accompagnano in questo viaggio che li porterà ad Ottobre al Sinodo 2018 dedicato proprio a loro.
Giovani di cinque continenti che raccontano al Papa la situazione nelle loro terre, poi le domande direttamente a Francesco.
“Per apprezzare un libro come questo nel suo giusto valore per la comprensione del pontificato attuale occorre avere una certa esperienza e una memoria non troppo corta. Se no, si fa presto a considerare prime volte quelle che non lo sono e a non distinguere le grandi novità reali che il servizio di papa Francesco ci sta donando.
Papa Francesco apre la Riunione Pre-sinodale del 2018. Al centro i sogni, il futuro, le speranze dei giovani. Il Pontefice è arrivato nella mattinata presso il Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesia a Roma, ha tenuto un discorso di apertura e successivamente un dialogo spontaneo con i giovani che elaboreranno il documento finale da consegnare al Papa per il Sinodo dei Giovani ad Ottobre.
La quinta Domenica di Quaresima.
Un uomo pieno di fascino, che riesce a diventare potentissimo. Una donna da conquistare ad ogni costo, usando menzogne e arrivando persino al delitto.
“Chi vuole conoscere Gesù deve guardare alla croce, dove si rivela la sua gloria”. Papa Francesco lo ha ripetuto nel commento al Vangelo della liturgia domenicale.
Siamo ormai prossimi alla settimana santa e come domenica scorsa il Vangelo ci porta a confrontarci con la passione e la morte di Cristo, che Egli definisce come la sua “ora”. Per il mondo la Croce è sinonimo di impotenza e di fallimento, di disfacimento e di morte mentre per Gesù costituisce il momento della sua glorificazione. Come è possibile che una morte umiliante e dolorosa possa trasformarsi in esaltazione e gloria? Perché nella morte di Cristo si manifesta al mondo l’amore di Dio e la fecondità dell’offerta della sua vita.
Questo pomeriggio la Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede ha diffuso il seguente comunicato:
Festa grande oggi per il piccolo borgo di Pietrelcina dove per la prima volta ha ricevuto la visita di Papa Francesco.
Nel medioevo si costruisce la chiesa di San Nicola in Carcere vicino al Teatro di Marcello riutilizzando due templi romani costruiti tra il III e il II secolo avanti Cristo.
È cominciato un periodo impegnativo alle Nazioni Unite per la Missione della Santa Sede: dal 12 al 23 marzo si riunisce la 62esima sessione della Commissione sullo status delle donne, un incontro annuale che si focalizza su come far progredire la situazione delle donne nel mondo. È quel tipo di incontri dalla cui finestra sono stati fatti entrare il diritto all’aborto o l’obbligatorietà a fornire contraccezione, e per questo la Santa Sede è molto impegnata sul tema: questa settimana, ci sono già stati tre interventi e due eventi organizzati dalla Missione.
Inizia tutto da lì, dai piccoli, dai malati, dai figli di Padre Pio che volle per i sofferenti una casa che non solo li curasse ma li dove si sentissero amati.
Dalle prime ore di questa mattina Pietrelcina e San Giovanni Rotondo sono state invase da pellegrini in attesa della visita di Papa Francesco ai luoghi di Padre Pio.
“Pietrelcina la tengo tutta chiusa nel mio cuore”, scriveva Padre Pio il 22 dicembre 1926 al fratello Michele.
E siamo all’obbedienza. Ne ha parlato Padre Catalamessa nella predica di Quaresima con il Papa questa mattina.
Nel 1588 Pompeo Ugonio vede la chiesa di Sant’Eusebio in Piazza Vittorio Emanuele prima che venga totalmente rifatta nel XVIII secolo. Si tratta di una delle parrocchie più antiche di Roma, menzionata già nel 474, ma la chiesa che vede Ugonio è quella medievale, rifatta nel XII secolo, di cui noi oggi vediamo solo il campanile romanico.
Domande e risposte tra il Papa e i sacerdoti e seminaristi che studiano a Roma riuniti nell’ Aula Paolo VI in Vaticano.